In onda sulla NBC sin dal 1964 (con una breve pausa in mezzo), Jeopardy! è il quiz più popolare negli Stati Uniti d’America. Basato su domande di cultura generale, da noi ha avuto un adattamento italiano con il Rischiatutto di Mike Bongiorno trasmesso dal 1970 al 1974 su Rai 2 (allora denominato Secondo Programma), poi tornato con Fabio Fazio su Rai 3 nel 2016 con un remake. Del game show in questi giorni si è parlato molto per la vittoria di Amy Schneider, la prima concorrente transgender a diventare milionaria.
42 anni, ingegnera informatica di Oakland, in California, è diventata la donna più premiata nella storia della trasmissione, oltre ad essere la quarta concorrente a superare il milione di dollari. Vittoriosa da 28 puntate, una striscia positiva anch’essa da record, in poco tempo ha conquistato i tanti telespettatori del quiz più nazionalpopolare d’Oltreoceano.
Arrivata a metà della sua marcia trionfale, la Schneider ha cominciato a parlare pubblicamente della sua identità di genere in concomitanza con il Giorno del Ringraziamento su Twitter, raccogliendo fondi a sostegno delle persone transgender. “Sono sopraffatta da questa esperienza di vita, vi ringrazio tutti per la gentilezza e il supporto“. L’ingegnera vive a Oakland con la compagna Genevieve e pare che da sempre sognasse di partecipare al game show.
Tuttavia, non tutti hanno accolto negli Stati Uniti con favore questo personaggio: per i conservatori non si può considerare un record femminile, in quanto contestano la Schneider come donna.
Lo storico conduttore di Jeopardy è stato Alex Trebek, entrato nel Guinness dei Primati per il maggior numero di puntate di un gioco televisivo condotte dallo stesso presentatore, ben 6829. Trebek è poi morto di cancro l’8 novembre 2020 e tuttora è sostituito da conduttori a rotazione. La trasmissione è anch’essa premiatissima, tant’è che vanta allo stato attuale ben 39 Emmy nella categoria di intrattenimento del daytime.