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Jean Claude diventa… Dr House!

Chi non si è sganasciato dal ridere almeno una volta guardando Sensualità a Corte, la saga interattiva targata Gialappa’s? Tutto merito del suo geniale ispiratore, uno dei comici più surreali e divertenti della nuova generazione: Marcello Cesena. Uno che ha incominciato nei Broncoviz assieme a Maurizio Crozza ma che, a differenza sua, non ha inseguito

18 Gennaio 2007 18:51

marcello cesena dr house jean claudeChi non si è sganasciato dal ridere almeno una volta guardando Sensualità a Corte, la saga interattiva targata Gialappa’s? Tutto merito del suo geniale ispiratore, uno dei comici più surreali e divertenti della nuova generazione: Marcello Cesena. Uno che ha incominciato nei Broncoviz assieme a Maurizio Crozza ma che, a differenza sua, non ha inseguito il sogno della grande popolarità:

“Non faccio mai dirette in studio e produco i personaggi esclusivamente a casa mia dove ho il controllo totale su tutto. La mia faccia non la conosce nessuno. Ma francamente non me ne frega niente: tanto a fare le ospitate in Tv non ci vado”.

Il suo demenziale baronetto, diventato ennesima creatura di culto del trio più impertinente della tv, farà di nuovo capolino su Italia 1, in prima serata, dal 23 gennaio (assieme al grande ritorno di Fabio De Luigi).
L’irresistibile Jean Claude si innamorerà di un nuovo supereroe, ma questa volta sposato: Diabolik. L’unica cosa da fare, dunque, sarà sbarazzarsi di Eva Kant.
Ma le sorprese non finiscono qui. Cesena darà il volto a un nuovo personaggio destinato a far parlare di sè: il Dr. House. Ha promesso, infatti, di diventarne un clone perfetto, visto che è un suo accanitissimo fan: occhio azzurro, sguardo tenebroso e bastone. La differenza – com’era prevedibile – è che lui non azzeccherà una cura.
A quanto pare il fenomeno dell’anno non può proprio restarsene in pace. Ora se lo contendono anche i comic show, visto che la Tintoria di Raitre ha già proposto un’analoga parodia realizzata da Stefano Disegni.
Ma alla Gialappa’s si può perdonare di tutto, anche un lampo di genio tardivo (giustificato da una scelta aziendalista), visto che la sua qualità paga sempre.

[Fonte Vanity Fair]

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