Ivan Cotroneo: “La compagnia del Cigno 2 avrà nuovi personaggi”
Cotroneo e Rametta stanno scrivendo la seconda stagione della serie ambientata al Conservatorio di Milano.
“Io e Monica Rametta stiamo scrivendo la seconda stagione de La compagnia del Cigno. Quando saremo sul set? Non lo so, dipende da quanto saremo bravi”.
Ivan Cotroneo è al Giffoni 2019 con tutto il cast dei protagonisti della serie – prodotta da Indigo Film in collaborazione con Rai Fiction – che ha registrato ottimi ascolti nell’ultima stagione tv.
Nessuno spoiler per la seconda stagione, che è in fase di scrittura:
“Quando è finita la prima, ci siamo domandati se ci fosse altro materiale per continuare. Abbiamo immaginato quindi un altro scenario in cui far muovere i personaggi, consolidando le loro amicizie ma anche attingendo alle vite reali degli interpreti: c’è chi si è trasferito a Milano da una provincia del Sud, chi si è riavvicinato a uno strumento, chi è andato all’estero. Nelle nuove puntate ci sarà anche questo. E anche nuovi personaggi”.
Anche questa volta i casting coinvolgeranno i Conservatori d’Italia, da cui provengono i sette protagonisti – Leonardo Mazzarotto, Fotinì Peluso, Emanuele Misuraca, Hildegard De Stefano, Ario Nikolaus Sgroi, Chiara Pia Aurora e Francesco Tozzi – tutti al Giffoni 2019 per incontrare i giurati del Festival, di fatto a loro speculari.
“I jurors del Festival sono come La compagnia del Cigno: per il cast sarà come guardarsi in uno specchio. L’intenzione de La compagnia era raccontare ragazzi di talento, che studiano, che hanno passioni e sogni ma comuni. Insomma quella bella gioventù che non passa per la cronaca nera e che solitamente resta in ombra. Il mio desiderio è quello di parlare dei ragazzi non con lo sguardo del cinquantenne, ma con il rispetto per quella sofferenza, quell’insoddisfazione tipica dell’adolescenza che quell’età merita e che io ancora ricordo”.
Un pensiero va anche a Mattia Torre, sceneggiatore, autore tv e teatrale scomparso a soli 47 anni pochi giorni fa per un tumore che aveva raccontato ne La Linea Verticale.
“Abbiamo lavorato insieme come autori di Parla con Me ed è stata un’esperienza straordinaria. Mattia è stata una figura importante nel mondo degli autori, del teatro, della sceneggiatura. Quando ho visto La Linea Verticale ho pensato che ormai il peggio fosse passato e invece non sempre la vita va come scriviamo o come ci auguriamo”.