Home Italicus, su Rai Storia una strage lunga 40 anni

Italicus, su Rai Storia una strage lunga 40 anni

Un documentario per ricordare la prima delle grandi stragi sui treni che hanno insanguinato l’Italia tra gli anni ’70 e ’80.

pubblicato 4 Agosto 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:51

4 agosto 1974, un vagone di seconda classe dell’Espresso delle vacanze Roma-Brennero salta in aria appena uscito dalla galleria di San Benedetto Val di Sambro (BO), sulla tratta appenninica Firenze-Bologna. Nell’esplosione muoiono 12 persone, circa 50 restano ferite.

Dopo la strage di Piazza Fontana, dopo la bomba di Piazza della Loggia, la strage dell’Italicus è forse quella che più di altre colpisce al cuore l’Italia: un treno come tanti altri, diretto verso le vacanze estive, pieno di gente che nulla ha a che fare con la politica. La Strategia della Tensione inizia lì a far cambiare abitudini alle persone, a farli muovere con più circospezione e paura anche quando non ci dovrebbero essere motivi per farlo. Qualche anno dopo sarà la volta della strage di Bologna del 2 agosto 1980 e l’attentato al Rapido 904 del 23 dicembre 1984 (avvenuto in quella stessa galleria da cui l’Italicus era appena uscito e oggi ascritto come il primo atto della guerra della Mafia contro il MaxiProcesso a Cosa Nostra).

 

Dalla strage dell’Italicus, rivendicata all’epoca dalla formazione di estrema destra Ordine Nero, sono passati 40 anni e Rai Storia (DTT, 54) celebra l’anniversario con due speciali in onda alle 19.30 e alle 23.00. Con l’ausilio di materiali d’archivio, filmati inediti e Tg dell’epoca (che vi presentiamo anche noi nel video d’apertura) e con i documenti trasmessi dalla Rai si ricostruisce l’attentato e il procedimento giudiziario nei confronti di Ordine Nero che rivendicò la strage. Nessun colpevole, nessuna condanna: solo l’ipotizzato coinvolgimento della P2 e dei servizi segreti deviati. E una ‘coincidenza’: Aldo Moro, salito sull’Italicus a Roma, fu fatto scendere dal treno con la scusa di dover firmare dei documenti…

Rai 1