Italicus, su Rai Storia una strage lunga 40 anni
Un documentario per ricordare la prima delle grandi stragi sui treni che hanno insanguinato l’Italia tra gli anni ’70 e ’80.
4 agosto 1974, un vagone di seconda classe dell’Espresso delle vacanze Roma-Brennero salta in aria appena uscito dalla galleria di San Benedetto Val di Sambro (BO), sulla tratta appenninica Firenze-Bologna. Nell’esplosione muoiono 12 persone, circa 50 restano ferite.
Dopo la strage di Piazza Fontana, dopo la bomba di Piazza della Loggia, la strage dell’Italicus è forse quella che più di altre colpisce al cuore l’Italia: un treno come tanti altri, diretto verso le vacanze estive, pieno di gente che nulla ha a che fare con la politica. La Strategia della Tensione inizia lì a far cambiare abitudini alle persone, a farli muovere con più circospezione e paura anche quando non ci dovrebbero essere motivi per farlo. Qualche anno dopo sarà la volta della strage di Bologna del 2 agosto 1980 e l’attentato al Rapido 904 del 23 dicembre 1984 (avvenuto in quella stessa galleria da cui l’Italicus era appena uscito e oggi ascritto come il primo atto della guerra della Mafia contro il MaxiProcesso a Cosa Nostra).
Dalla strage dell’Italicus, rivendicata all’epoca dalla formazione di estrema destra Ordine Nero, sono passati 40 anni e Rai Storia (DTT, 54) celebra l’anniversario con due speciali in onda alle 19.30 e alle 23.00. Con l’ausilio di materiali d’archivio, filmati inediti e Tg dell’epoca (che vi presentiamo anche noi nel video d’apertura) e con i documenti trasmessi dalla Rai si ricostruisce l’attentato e il procedimento giudiziario nei confronti di Ordine Nero che rivendicò la strage. Nessun colpevole, nessuna condanna: solo l’ipotizzato coinvolgimento della P2 e dei servizi segreti deviati. E una ‘coincidenza’: Aldo Moro, salito sull’Italicus a Roma, fu fatto scendere dal treno con la scusa di dover firmare dei documenti…