Italia’s Got Talent, Gerry Scotti: “Ho pianto tre volte in quattro anni”. Non ha la lacrima facile …
Il giudice dice che non si vergogna di commuoversi e non intende giustificarsi, anche perché statisticamente ha pianto solo 3 volte in 4 anni.
Sono le cose che girano sui blog. Vediamo dal punto di vista statistico: in qualità di giurato ho pianto tre volte in quattro anni e nelle audizioni di questa nuova edizione mi è successo una volta. Direi che sono nella perfetta media di un uomo di 56 anni che abbia un cuore. Se invece, la mettiamo sul piano umano, allora io non mi vergogno affatto di commuovermi ancora e non intendo giustificarmi per questo. Anzi, sono grato a chi riesce a toccarmi nel profondo. Quest’anno temevo il contrario: di non essere più capace di emozionarmi, di essere assuefatto al ruolo.
Con queste parole Gerry Scotti su Tv Sorrisi e Canzoni risponde ad Alex Adami che gli fa notare che su Internet qualcuno ha scritto che lui a Italia’s Got Talent ha la lacrima facile. Io sono uno di quelli. Il 27 dicembre, raccontando della commozione provata da Gerry Scotti per la performance di Daniel Rays, ho scritto:
Non c’è da sorprendersi, dunque, se già ora possiamo assicurarvi che Gerry Scotti si emozionerà davanti alle performance di alcuni concorrenti (non dimentichiamoci che, come facemmo notare lo scorso anno con l’analisi qualitativa del programma, la commozione è uno degli elementi che piace di più al pubblico).
Premesso che non trovo che qualcuno si debba giustificare o si debba addirittura vergognare se si commuove e che non conosco statisticamente le medie di commozione per la categoria “uomo di 56 anni che abbia un cuore”, mi vorrei soffermare sulle prime affermazioni.
Sono le cose che girano sui blog
Prima di essere una cosa che “gira sui blog” bisogna segnalare Geppi Cucciari (17 maggio 2010) che, scherzando sulla lacrima di Gerry Scotti il 17 maggio 2010 disse:
Hai pianto più di Garrison ad Amici.
Prima di essere una cosa che “gira sui blog” bisogna segnalare che Gerry Scotti in apertura della puntata di ITG3, quella del 4 febbraio 2012, disse:
Prometto di non commuovermi e di dire un sacco di no.
Vediamo dal punto di vista statistico: in qualità di giurato ho pianto tre volte in quattro anni
Forse ha pianto solo tre volte in quattro anni, ma ricordo che si è emozionato:
nella prima edizione per Carmen Masola (12 dicembre 2009 – 17 maggio 2010) e per Federico Fattinger (19 aprile 2010 – l’allora diciannovenne cantante si esibisce con una canzone dedicata alla madre morta).
nella seconda edizione per Elena Disarò, cantante che nella vita fa la cameriera e ha alcuni problemi familiari; per il Gruppo ABC che con ragazzi non udenti interpretano una canzone con il linguaggio dei segni; per Miss Lolita, una drag queen con un conflitto interiore irrisolto con la propria omosessualità che si è esibito sulle note di Sulla porta di Federico Salvatore (in quella occasione disse: “Io che sono il più debole di coronarie e di sentimenti… Ho trovato questa tua esibizione molto struggente. Il tuo spogliarello morale mi è piaciuto tantissimo”).
nella terza edizione per la piccola Syria Luongo, la bambina artista di strada, per il ballerino Frank Giuseppe Polvere (che si commuove alla fine della sua esibizione), per la coppia di acrobati padre e figlio Igor e Andrea (10 anni), e per Salvo Randazzo che interpreta Caruso poco dopo la scomparsa di Lucio Dalla.
Non capisco: perché Gerry Scotti deve sostenere che non è vero che ha la lacrima facile, se la lacrima gli nasce da un sentimento vero? Perché deve sminuire questo aspetto del suo carattere parlando di statische? Perché non può andarne fiero?