Italia’s Got Talent, 30 aprile 2015: Il bello della diretta (dall’Arena)
Italia’s Got Talent 2015, la prima semifinale in diretta: siamo andati a vedere lo show ed ecco tutto ciò che, forse, vi siete persi…
Non toccate le telecamere, non è un gioco. Questo l’ammonimento che arriva in loop dal palco della Italia’s Got Talent Arena a trenta minuti dall’inizio dello show. Mentre il pubblico prende posto, due aspiranti animatori da villaggio turistico spiegano come usare l’app per votare i concorrenti che in questo momento sono proprio qui, dietro al ledwall insieme ai giudici.
Io il ledwall ce l’ho davanti ma sono seduta dietro ad una telecamera gigante (che, naturalmente, non posso toccare perché non è un gioco) e nonostante la visuale impallata non posso proprio lamentarmi del posto che mi è stato assegnato: da lì vedo il palco, le riprese del cameraman in diretta e ciò che va davvero in onda trasmesso dallo schermo del pc sopra una scrivania appena sotto gli spalti. Non potrei chiedere di meglio. Anche se temo di rischiare un principio di strabismo. E il cameraman mi richiama perché non presto abbastanza attenzione alle spiegazioni dei due animatori da villaggio turistico. Ma, bando alle ciance e alla mia distrazione, inizia lo show:
Ciò che non avete notato, a meno che la regia non sia stata davvero “cattiva”, sono le falle nel numero degli Electric City, purtroppo poco entusiasmante dal vivo. E forse vi siete persi anche l’unico momento di spontaneità di Luciana Littizzetto che ha lanciato una penna in testa a Bisio al primo “rimprovero” dell’ex conduttore di Zelig verso Vanessa Incontrada, “rea” di leggere su una cartellina il meccanismo del televoto invece di ripeterlo a memoria: Dai Vanessa, sono dieci giorni che studi! la punzecchia Bisio prima di essere colpito dalla collega di giuria. Da quel momento in poi, l’irriverente Lucianina si è limitata a recitare stancamente qualche commento che sapeva di “preconfezionato”, attingendo al proprio ormai arcinoto repertorio tra chupadance e qualche sbadiglio.
A colpire davvero è stato il lavoro studiato al secondo dei tecnici che preparavano il palco da un’esibizione all’altra. In tre minuti (tra congedo del concorrente precedente e clip introduttiva di quello successivo) sono stati in grado di disfare e mettere in piedi scenografie completamente diverse tra loro. E sempre in modo impeccabile. Vederli al lavoro sul palco è stato, forse pure in troppe occasioni, più esaltante delle performance di molti artisti in gara questa sera. Come gli stucchevolissimi Joel, diciannovenni travestiti da Zecchino d’Oro per fare più emotional. Ma in pochi, tra giuria e pubblico, ci sono cascati.
Senza di me non si comincia, mi dice Giacomo, il cameraman che mi aveva richiamato poco prima dell’inizio dello show. Siamo sgattaiolati fuori dall’Arena (quasi più velocemente della giuria) per fumare una sigaretta approfittando della prima pausa disponibile (quattro minuti con countdown in studio) e ora mancano solo sessanta secondi al ritorno in onda. La diretta prosegue con Bisio che continua a punzecchiare la Incontrada che, fasciata in un vestito che non le rende giustizia, incassa e rilancia senza mai prendersi troppo sul serio come ai gloriosi tempi di Zelig. Urge ridare una conduzione a questa coppia, davvero.
Ha una malattia alle cartilagini, dice un uomo munito di pass Sky alla donna seduta di fianco a me. Il soggetto sottinteso è Cisky, il contorsionista già star di questa edizione. Non lo sapevo, per quanto la cosa non mi stupisca.
A rimanere “stupita”, invece, è Nina Zilli che, come avrete notato, sul finire della puntata non era più seduta insieme ai suoi colleghi di giuria. Ero a fare pipì, si è giustificata la cantante ma da quel che ho potuto vedere è stato il suo stesso vestito ad abbandonarla nel momento del bisogno. Insomma, qualcosa è andato storto con l’outfit scelto per questa puntata, da lì la rapida fuga dietro le quinte. Anche perché altrimenti non si spiegherebbe un cambio d’abito a poco meno di dieci minuti dal termine della trasmissione. E nemmeno il tecnico intento a lavorare dietro di lei poco prima della sua uscita di scena per “fare pipì”.
Lascio l’Arena con una sola certezza: comunque vada, il vero vincitore è già Toni Bonji. Ovvero l’unico di cui non ho nemmeno una foto. Perché ero troppo impegnata a ridere. Bravo lui. E anche Giacomo. A proposito, Giacomo: visto che sono stata attenta?