Italian Academy 2: un daytime impeccabile. Sembra una produzione Sky?
Italian Academy 2 ha letteralmente aperto le danze nel daytime di Raidue, confidando di diventare un marchio forte in prima serata. E’ ancora presto per dire se il programma avrà fortuna o no, ma possiamo azzardare qualche valutazione sull’impatto iniziale del format. Il concept di partenza, di origine svedese, si chiama Floor Filler, ma è
Italian Academy 2 ha letteralmente aperto le danze nel daytime di Raidue, confidando di diventare un marchio forte in prima serata. E’ ancora presto per dire se il programma avrà fortuna o no, ma possiamo azzardare qualche valutazione sull’impatto iniziale del format. Il concept di partenza, di origine svedese, si chiama Floor Filler, ma è diventato più noto e popolare nella versione spagnola, Fama, a Bailar!, campionessa di ascolti sul canale Cuatro. La sensazione è quella di vedere Paso Adelante in versione reality: il ballo diventa il solo filo conduttore e la danza la fa da padrona nelle sue più varopinte sfaccettature, con pari dignità al classico e al moderno.
Nel caso della tv nostrana è d’obbligo il confronto con Amici, che finora ha rappresentato l’unica scuola per giovani ballerini in tv, e cercheremo di affrontarlo senza pregiudizi trancianti. Se il daytime di Canale 5 è molto italiano e defilippicamente caratterizzato, facendo del pathos e dell’identificazione le sue marche stilistiche, ad Italian Academy 2 c’è un rispetto del meccanismo molto rigoroso, che non perde mai di vista la materia trattata. Il monumentale logo che campeggia sullo sfondo conferisce al tutto una sacralità da tempio dell’arte (o se preferite da telefilm Saranno Famosi).
Il nuovo talent sulla danza arriva nel palinsesto di RaiDue in un momento molto delicato, in cui la scuola di Cinecittà è riuscita a valorizzare i propri cantanti finendo, però, per penalizzare i ballerini. Non a caso la concorrenza si è già “armata” per non farsi trovare impreparata a un eventuale sorpasso, trasmettendo da sabato pomeriggio i Casting per la nona edizione di Amici – già in partenza da domani – e promettendo una ghiotta borsa di lavoro oltre che maggiori contatti con i teatri per la sua categoria danza.
La fotogallery di Italian Academy 2
Che la tv balli su RaiDue – come recitano gli slogan della tv di stato – è ancora tutto da vedere, ma una cosa è certa: il daytime di Italian Academy 2 è calligraficamente perfetto, come solo le strisce di RaiDue da qualche tempo a questa parte sanno essere. Sulla scia dell’ottimo lavoro di confezione fatto per X Factor, in via Mecenate stanno dimostrando di non avere nulla da invidiare a Sky, in quanto a cifra internazionale e qualità impeccabile dei loro montaggi.
In tal caso, però, come in ogni intento di perfezione si nasconde un rischio di fondo: condannarsi alla realizzazione di show di nicchia. Come l’esibizione ha un ruolo centrale nel talent canoro, qui è la coreografia a dominare su tutto, con tanto di titolo della canzone in sovrimpressione e commenti al caldo sull’esecuzione dei singoli movimenti.
Questa prima fase vede in ogni puntata una serie di testa a testa tra i semifinalisti: il vincitore di ogni sfida a due approda direttamente al primo lungo speciale del sabato in diretta. Il tutto avviene nella cornice di un teatro spoglio, ove la sola cosa che conta è il giudizio degli esaminatori. Solo alla fine di ogni striscia i trionfatori della puntata si ritrovano tutti insieme per i saluti finali, con qualche buonismo di troppo che azzera ogni spirito competitivo.
Niente dialettica con gli spalti, né pubblico starnazzante o eventuali commenti rancorosi dei propri colleghi: ogni ballerino si misura solo con il proprio avversario e il responso di tre insegnanti, per ora molto tecnici e dal basso profilo. C’è Raffaele Paganini per la danza classica, Little Phil per l’hip hop e Luciana Savignano per la danza moderna.
A differenza dei giudici di X Factor non vi è una forza televisiva trainante come Simona Ventura e per ora la polemica personalistica che tanto ha snaturato la commissione di Amici, finendo per far competere brutalmente i vari stili, sembra lontana anni luce.
A condurre, in una veste a metà tra la Grande Sorella Alessia Marcuzzi e il supporter Francesco Facchinetti, è Lucilla Agosti, per ora ingabbiata in un rituale che lascia poco spazio alla sua brillante personalità. Nel suo caso la vera prova del nove coinciderà con la prima puntata in diretta.
Giudizio complessivo? Di sicuro una sufficienza piena, considerando che la rete di Marano ce la sta mettendo tutta a svecchiare i linguaggi a partire dai daytime. Sembrano passati secoli dall’amatorialità dei vari Popstar di Italia 1, visto che qui si porta a casa un prodotto ben fatto e a misura di un’ora di programmazione. Non resta che sperare che quel clima straniante e un po’ gelido che si avverte alle battute iniziali venga ravvivato da un’evoluzione della formula in senso più emotivo e meno didascalico. Perché altrimenti staremmo tutti a studiare danza, anziché appassionarci a chi balla davvero.