Italia 1: un game show al posto delle serie nell’access prime time?
Da quando non vanno in onda più quiz e game show nella fascia dell’access, Italia 1 risulta ultima rete tra le generaliste negli ascolti di prima serata
Italia 1 da alcuni mesi nella fascia strategica dell’access prime time propone telefilm anzichè game show. Un’abitudine cominciata con l’estate e, almeno finora, non mutata rispetto a quanto accadeva fino a circa 6 mesi prima con la programmazione di un gioco (l’ultimo Trasformat e sulla rampa di lancio anche il nuovo Play e l’eventuale ritorno de La Ruota della Fortuna). Una scelta che non premia negli ascolti: nonostante salvo rare eccezioni la rete di Luca Tiraboschi riesca grazie a film, Le Iene, Colorado e alcune serie cult come CSI Miami a primeggiare sul diretto competitor, questo risultato è vanificato dal telefilm che fa calare il dato di prime time consentendo alla seconda rete Rai di fare di più.
Per capire meglio, analizziamo la serata di ieri: Italia 1 nell’access è all’ultimo posto tra le generaliste con un dato del 5,53%, superata anche da La7 (6,26%) e Retequattro (5,90%). Certo, c’era il turno infrasettimanale di Serie A e si sa che il pubblico della rete cadetta Mediaset è formato prevalentemente da giovani maschi (il pubblico calciofilo appunto). Allora andiamo a vedere la situazione di martedì: la replica di CSI ha fatto il 5,41% a fronte del 5,88 di Otto e Mezzo e del 6,7% dell’immarcescibile Walker Texas Ranger. In prima serata la rete proponeva una prima tv forte, L’Era Glaciale 3 che infatti ha superato la sempre fortissima serie Criminal Minds di Raidue, ma nel computo di fascia del prime time (grazie o per meglio dire per colpa) di CSI, a vincere è stata la rete Rai che di fatto ha anche tratto beneficio del Tg2 delle 20:30.
Ora è evidente il motivo per cui sia stato tolto il game show dell’access dalla rete, problema di costi. E se una serie, a costo quasi zero fa 1-2 punti percentuali in meno rispetto al game ma fa risparmiare l’azienda, in questo periodo è tutto grasso che cola. Ma la cosa che sorprende è anche il dato del target commerciale: in questa fascia d’età (15-64) il game raggiungeva anche 2 punti in più rispetto al totale individui mentre il telefilm a malapena arriva sopra di un punto (ieri un punto e mezzo circa).
Se a questo si aggiunge il differente traino che può dare un game show e una serie si capisce perchè sarebbe opportuno tornare al quiz nell’access. Pensiamo ad un gioco finale qualunque, come l’Avanti un altro di Bonolis (che martedì ha consentito al Tg5 di battere il Tg1) o della Ghigliottina dell’Eredità: quanto porta alla rete di spettatori che restano incollati per vedere se il concorrente si porta a casa il montepremi? Si può affermare che la stessa cosa accada con i telefilm, quando invece il pubblico segue senza scossoni particolari?
Fermo restando il risultato di Trasformat positivo della scorsa primavera, sembra che si sia registrato un numero zero nuovo ideato da Enrico Papi dal titolo Play che pare abbia trovato pareri favorevoli anche dai dirigenti Mediaset. Perchè da gennaio non proporlo? Perchè non tornare a dare al pubblico di quella fascia un giochino anzichè l’ennesima replica di una serie, anche se amata? L’esperienza di Avanti un altro dimostra che il pubblico gradisce i format anche originali: partito in sordina, sta scalando le vette del preserale e tra poco più di un mese chiuderà i battenti lasciando la palla a Gerry Scotti con Money Drop, altro nuovo e attesissimo game. Allora, perchè non sfruttare anche dei giochi su Italia 1 (anzichè collocare serie stantie) che possano fare da traino anche al pubblico di prima serata?