Isola – fuori Balzo, resta Leone, esiliato Ceccherini
Puntata ricca, quella dell’Isola appena trascorsa, ma con meno tinte forti del solito. Si segnala, in primis, l’apparente messa in onda anticipata, visto che al posto del Tg2 sono andati in onda filmati di repertorio, nonchè lo straripamento dell’eliminazione e dei fatti salienti al termine delle partite serali. Puntata difficile, visto che La Rai ha
Puntata ricca, quella dell’Isola appena trascorsa, ma con meno tinte forti del solito.
Si segnala, in primis, l’apparente messa in onda anticipata, visto che al posto del Tg2 sono andati in onda filmati di repertorio, nonchè lo straripamento dell’eliminazione e dei fatti salienti al termine delle partite serali.
Puntata difficile, visto che La Rai ha imposto ordine e decoro
Vi segnaliamo già il video del simpatico siparietto con Di Lernia che si erge a improbabile paciere.
Il talk di apertura (che ci ha ammorbato per quasi un’ora) ha visto al centro un simpatico triangolo, con lo sconosciuto attore dalla lingua biforcuta e due schedine che se la giocavano a chi lo offendeva di più.
A quanto pare, infatti, Luca è riuscito a convivere nel rispetto reciproco con il suo coetaneo-rivale Balzo, ma trovare un punto di incontro con le naufraghe dell’Isola si è rivelata un’impresa impossibile.
Di certo i due nominati della settimana si sono fatti apprezzare per aver sfatato il mito del macho rude e prevaricatore in ogni approccio al gentil sesso, dimostrando una solidarietà maschile che va al di là del cameratesco-trogloditico.
Ad avere la meglio, è stato l’anonimo Calvani dal passato defilippico, probabilmente per il desiderio manifestato dallo stesso Balzo, inchiodato dal prof. Meluzzi alla sindrome di break down depressivo, di concludere la sua avventura sull’Isola.
Probabilmente, l’attore in questione ha scontato davvero l’eccessiva preparazione atletica, con tanto di allenamento massacrante in palestra e dieta di irrobustimento massiccio.
Forse, avrebbe potuto farci vedere meno addominali e concentrarsi maggiormente sull’aspetto psicologico dell’esperienza, qualità intimistica che ha dimostrato quand’ormai era troppo tardi e il suo fisico chiedeva tregua (peccato, poteva essere un ipotetico vincitore).
Ma, come sempre, bisogna accogliere in studio l’eliminato della settimana, in tal caso la fidanzata d’Italia Alessandra Pierelli.
Quando si dice, una ragazza qualunque (nel senso che qualunque piccola fiammiferaia del borgo poteva stare al suo posto e, probabilmente, mostrare più mordente). Senza il leit motiv di Costantino, la Pierelli è puritana in modo imbarazzante, facendo discorsi scontati e confermando la totale assenza di personalità.
In quest’Isola non ha dato assolutamente nulla – mentre con il reality ha dato abbastanza e ora potrebbe, gentilmente, starsene a casa (ma la sua, non quella di un ipotetico Gf Vip eh) -.
Diciamo la verità, del suo rientro in Italia non importa poi a molti visto che le orecchie sono tutte puntate sull’intervista a Ceccherini, così da non perdersi eventuali biascicamenti indesiderati.
La tv di stato ha deciso di cautelarsi, ragion per cui la captatio benevolentiae del toscanaccio impenitente è registrata. Un trattamento fin troppo cautelare e sicuramente singolare, visto che nel caso di Baccini o Guido del Grande Fratello il diritto di replica è stato concesso in studio. Ma Ceccherini è un capitolo a parte, pare troppo sboccato di suo per controllare eventuali impenitenze non più ammissibili (e chissà che non si siano rinfrescati la memoria del Sanremo con la Carrà, in cui non dette gran prova di eleganza).
Ma il personaggio emblema di questo reality ormai avido di trash e sensazionalismo a buon mercato è Leone di Lernia, acclamato a furor di popolo come concorrente fisso del cast, a dispetto di un Sergio Vastano di cui non si sentiva troppo la mancanza.
Leone, l”unico che, quando gli chiedono dove si tiene la Notte della Taranta, risponde Montepulciano anzichè Melpignano, che si trova proprio nella sua Puglia.
Altro aspetto da non sottovalutare, per un’intrinseca tristezza di fondo, è che a sdoganarsi come jolly della prova di ricompensa sia nientemeno che Mike Bongiorno, ormai pronto a farsi prendere in giro in ogni reality (che di per sè detesta) pur di promuovere Il Migliore.
La Ventura lo elogia come un grande maestro di televisione, ricordando i tempi in cui era la sua valletta, eppure appartengono a due mondi troppo diversi, che neanche il gentile invito di Mike di andare ospite al suo programma riuscirebbe a conciliare (soprattutto se puntualmente declinato da una Ventura restia a Rete4).
Quel che continua a trasparire, in quest’edizione, è la mancanza di pepe in studio, che nelle scorse annate vedeva gli opinionisti più eccentrici commentare a briglia sciolte, punzecchiando i concorrenti e creando una dialettica piacevolmente polemica.
Ora la Ventura regna sovrana, fa il bello e il cattivo tempo più che mai spegnendo ogni tentativo di contradditorio. E la lancetta dell’orologio cammina, denunciando l’ennesimo sforamento da stillicidio.
Ma vale la pena resistere. Un’altra nomination bella tosta: Luca Calvani contro Leone Di Lernia.
Che vinca… il migliore?