Home Canale 5 L’Isola dei Famosi 17, Cristina Scuccia nomina Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini: “Ma non è per la mia fede, amo l’amore in tutte le sue forme”

L’Isola dei Famosi 17, Cristina Scuccia nomina Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini: “Ma non è per la mia fede, amo l’amore in tutte le sue forme”

L’ex suora nomina la coppia gay del reality show, sentendosi in dovere di operare una precisazione.

25 Aprile 2023 01:03

Nella seconda puntata de L’Isola dei Famosi 17 ha tenuto banco – seppur per pochi minuti – la nomination di Cristina Scuccia. L’ex suora ha nominato Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini, che in quanto coppia valgono come unico concorrente. La ragazza ha però voluto operare una precisazione:

“Li nomino ma non per via della mia fede. Io amo l’amore in tutte le sue forme purché si sparga amore nel mondo. Dio non è un giudice, rispetta tutte le scelte sessuali”.

Al di là dell’infelice espressione “scelte sessuali“, la vincitrice del talent show The Voice nel 2014 ha voluto lanciare un messaggio che l’opinionista in studio Vladimir Luxuria ha particolarmente apprezzato. Tuttavia la precisazione rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio: da un lato Cristina Scuccia si è tenuta al riparo dalle accuse di omofobia, dall’altro le accuse di omofobia sarebbero state comunque ridicole in quanto una coppia gay per quanto insolita non è una specie da proteggere come i panda. Un concorrente può essere simpatico o meno a prescindere dal suo orientamento sessuale, figuriamoci due.

Già in un’intervista precedente al suo approdo in Honduras, Scuccia aveva dichiarato al Corriere della Sera a proposito dei matrimoni gay:

“Chi sono io per giudicare… Dio predica solo l’amore e se due persone si vogliono bene cosa c’è di male?”.

Alessandro Cecchi Paone tuttavia finora non si sta rendendo un concorrente esemplare. Nel tentativo di tranquillizzare Corinne Clery che aveva paura a dormire con un ragno nei paraggi, ha urlato nei confronti di Nathaly Caldonazzo, dandole della “pescivendola“. L’ex documentarista, interpellato sulla vicenda, non ha voluto fare retromarcia, limitandosi a scusarsi con le pescivendole. Vladimir Luxuria dallo studio lo ha però rimproverato in quanto il possesso della cultura non implica il dover alzare la voce con i naufraghi.

 

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