Irene Grandi su Sanremo: “La Rai mi diede 200 euro. Nel 2000, avevo vinto io. Baudo? Dava consigli non richiesti ma ci azzeccava ogni tanto!”
Irene Grandi, intervistata nel podcast Tintoria, ha condiviso alcuni aneddoti riguardanti le sue partecipazioni al Festival di Sanremo.
Irene Grandi, intervistata nel podcast Tintoria di Stefano Rapone e Daniele Tinti, ha parlato a lungo delle sue esperienze al Festival di Sanremo. Il suo nome, tra l’altro, risulta anche tra gli artisti non scelti dal direttore artistico Carlo Conti per l’edizione 2025 del Festival.
Dopo aver parlato degli inizi della sua carriera, la cantautrice toscana ha dichiarato che la prospettiva di prendere parte alla kermesse sanremese non le suscitò particolare entusiasmo:
Negli anni ’90, Sanremo c’era ed era importante ma non piaceva quasi a nessuno. Tutti guardavano Sanremo per farsi quattro risate. Era un po’ finto. Era una cosa che stava crollando. Poi arrivò Pippo Baudo che reintrodusse l’orchestra dal vivo, gli diede importanza… La casa discografica era contenta che mi avessero presa ma io ero l’unica che non ci teneva più di tanto perché poi avrebbero legato il mio nome a Sanremo e io non mi sentivo una cantante da Sanremo. Poi alla fine, ero adatta a Sanremo ma non l’ho mai vinto!
Nel 2000, Irene Grandi sfiorò la vittoria con La tua ragazza sempre, pezzo scritto per lei da Vasco Rossi e Gaetano Curreri. In quell’edizione, vinse la Piccola Orchestra Avion Travel con la canzone Sentimento. Nonostante si sia ampiamente consolata con gli ottimi risultati di vendita, Irene Grandi, però, ha fatto sottintendere che la giuria di qualità fu decisamente determinante per la vittoria del gruppo capitanato da Peppe Servillo:
Tutti si ricordano che La tua ragazza sempre è stata a Sanremo ma nessuno si ricorda chi ha vinto! Quella è stata la mia rivincita. Ma tutto sommato è un bene che non abbia vinto Sanremo visto che non è il mio concorso preferito. L’aveva vinto la Piccola Orchestra Avion Travel. Ma non ricordo il pezzo perché, veramente, non s’è più sentito! Me ne dissero di ogni: non è importante vincere, vincere porta sfiga… Ero quarta per la giuria del pubblico, sesta per la giuria di qualità. Poi c’erano gli Avion Travel che erano primi per la giuria critica e venticinquesimi per il pubblico! I conti non tornavano. C’è stato qualcosa… È evidente che avevo vinto io, pure se fai i conti!
Dopo aver definito Saxa Rubra, “uno dei posti più tristi al mondo”, Irene Grandi ha anche lanciato una frecciata alla Rai, parlando dell’esiguo compenso ricevuto per la settimana sanremese:
A Sanremo, i soldi che ci davano li spendevamo tutti lì. Una camera d’albergo che costa 65 euro, durante il Festival, costa 650 euro. Ci mangiano sopra tutti. Al ristorante, uno spaghettino alle vongole, 42 euro. Quindi Sanremo ti dà i soldi ma poi se li ripiglia anche! Il pagamento per il cantante, invece, arriva dalla Rai. Sai quanto ti pagano? 200 euro. E se vuoi invitare qualcuno, devi prendere un pacchetto da due serate, da 300 euro l’una. E dovevi tirare fuori i soldi tu. Sanremo è solo un investimento. Ma 200 euro, piuttosto è meglio che non mi dai nulla!
Irene Grandi, infine, ha anche parlato di Pippo Baudo e dell’aneddoto già noto riguardante Bruci la città, la canzone scritta per lei da Francesco Bianconi che fu scartata da Sanremo 2007:
Il direttore artistico era Pippo Baudo. Ha anche ammesso l’errore anche se diceva che io gliel’avevo data diversa. Ma era praticamente uguale… Lui ha sempre preferito Giorgia! Ti dava anche dei consigli, non sempre graditi… Ma qualche volta ci azzeccava pure!