Luca Argentero a TvBlog: “Ho esaudito il desiderio di essere uno sportivo, ora sogno un ruolo da supereroe. A Le Iene? Ancora non c’è la firma”
TvBlog intervista l’attore Luca Argentero in onda su Rai1 con il campione e la miss e prossimamente conduttore de Le Iene
Lunedì e martedì prossimo, 26 e 27 settembre, alle 21.00 su Rai1 andrà in onda in prima serata la fiction “Il Campione e la Miss” con Luca Argentero nei panni del pugile Tiberio Mitri. La messa in onda della fiction, inizialmente prevista il 6 e 7 marzo scorso, è stata l’occasione per portare su TvBlog l’attore arrivato in Tv per la prima volta in un reality ed ora dal talento ormai riconosciuto. Luca Argentero si racconta quindi con entusiasmo a TvBlog, di cui si dichiara lettore, svelandoci i punti di forza ed i ricordi del “Campione e la Miss” e lasciando ancora un punto di domanda su “Le Iene”, dove potrebbe essere al fianco di Ilary Blasi con Enrico Brignano dal 5 ottobre per 8 puntate.
E’ passato veramente ormai molto tempo dalla realizzazione della fiction “Il Campione e la Miss”, a giorni finalmente in onda su Rai1. Quale è il ricordo indelebile legato alla realizzazione di questa fiction?
“Il ricordo della vita sul set e di quei 3 mesi in Argentina, è indelebile. Ero dall’altra parte del mondo con un gruppo metà italiano e metà argentino che si è amalgamato benissimo. Ricordo un paio di grigliate cucinate dagli argentini assolutamente indimenticabili. La vita da set è uno degli incredibili privilegi di questo mestiere. In questo lavoro fatto di passione c’è anche la grande fortuna di poter riuscire a stringere ottimi rapporti con gli altri attori, con il regista e lo staff e poter passare magari, come in questo caso, 3 mesi dall’altra parte del mondo. ”
Cosa ha significato per te dare volto ed anima ad un campione come Tiberio Mitri?
“E’ stata per me una grossa sfida. L’idea di affrontare una biografia è straniante perché tutto il lavoro che solitamente si fa su un personaggio, viene fatto immaginandolo. Il passato di un personaggio nelle sceneggiature, solitamente non è scritto. In questo caso invece si parla di una persona realmente esistita e di una storia vera quindi ci sono dei paletti da rispettare ma anche molte informazioni e documenti da cui attingere che rendono molto interessante lo studio del personaggio. E’ sia un privilegio che una responsabilità.”
Si è parlato anche di costole rotte durante le riprese. Come ti sei preparato fisicamente?
Si è parlato anche di costole rotte durante le riprese. Come ti sei preparato fisicamente?
“Durante quei mesi di realizzazione facevamo preparazione fisica la mattina e tecnica al pomeriggio. Un giorno mi sono presentato al mio maestro di boxe con le lastre fatte il giorno prima dicendogli che purtroppo avremmo dovuto interrompere gli allenamenti perché mi ero rotto le costole. Lui mi ha risposto che il dolore e l’infortunio, nella vita di uno sportivo come Mitri, era da mettere in preventivo. Era una conseguenza naturale di quello che stavamo mettendo in scena. Devo ammettere che mi è stato anche utile perché mi ha insegnato a convivere con il dolore, proprio come lo affronta quotidianamente un pugile.”
Quali sono, per te, i punti di forza di questo progetto?
“Essendo io uno sportivo, quasi maniaco, mi ha fatto innamorare del progetto l’idea di portare in scena uno sport ed una vita da sportivo. Anche se nella mia vita sognavo di fare il tennista, più che il pugile, il principio a cui ambivo era lo stesso. Sognavo di alzare una coppa, vincere un campionato nazionale ed anche se non è successo nella realtà ho veramente goduto come un matto nel farlo, anche solo per fiction.”
Come mai secondo te c’è così tanta cinematografia sugli sportivi?
“E’ una metafora della vita perfetta. Salire sul ring, mettersi di fronte ad un ostacolo e cercare di superarlo è veramente un po’ come il percorso della nostra vita. Inoltre questo vissuto si unisce spesso a storie umane davvero incredibili. La boxe diviene spesso anche una sorta di riscatto sociale.”
Ripensando alle difficoltà che avevi quando eri sul set di “Carabinieri” non ti viene da sorridere?
“Quella però era una commedia romantica, generi completamente diversi. Adesso ho finito di fare il film di Placido a Parigi e lì abbiamo fatto rapine in banca con ferimenti, colpi di pistola. Le difficoltà tecniche solitamente ci sono sempre in prodotti che non siano solo sole, cuore, amore.”
Come hai preso il rinvio a sorpresa, a marzo scorso, della messa in onda de “Il campione e la Miss”?
“Avevamo già fatto anche la conferenza stampa ed era tutto pronto. Mi è dispiaciuto. Si ha sempre l’ansia di vedere arrivare il progetto in onda ma capisco anche quanto fossero, del tutto comprensibili, le ragioni da parte della Rai di fermarne la messa in onda. C’è stata più che altro l’amarezza nel dover fermare tutto per un motivo non del tutto nobile. Diciamo che chi ha voluto mettere il bastone fra le ruote non aveva delle grandi giustificazioni. ”
Cosa ti ha portato invece ad accettare “Le Iene”?
“Non te lo posso dire semplicemente perché come si dice al cinema finchè non si ha messo una firma sul contratto fanno a tempo a cambiare attore. Visto che sono tremendamente scaramantico evito di parlarne per questo motivo. Ovviamente è una idea che mi diverte,mi incuriosisce e mi stimola ma essendo ancora alle prese con i cavilli non ne voglio parlare perché non vorrei portarmi sfiga.”
Cosa cambia per te dire sì ad un progetto per il cinema od ad uno per la tv?
“Nulla. Io valuto la bontà del progetto poi che vada al cinema, in dvd, in televisione o su una nave in crociera a me veramente non importa. Mi interessano le opportunità che fornisce un progetto. E’ sulla regia, la sceneggiatura o sull’opportunità di lavorare con un certo cast che decido se accettare o meno.”
Dopo tanti sogni esauditi, quale ruolo sogni per la tua carriera?
“Ho un sogno ma tanto so che non me lo faranno mai fare. Io sognerei di fare un supereroe ma in Italia non si fanno. Ne avevamo uno in Italia di supereroe, Dylan dog e lo abbiamo venduto agli americani. Non so quante possibilità ci siano di realizzare questo sogno.”
Ti candidi ad essere il nuovo Clark kent italiano?
“Probabilmente però in quel caso al posto della kryptonite mi farebbero mangiare la mozzarella e renderemmo la cosa un po’ meno interessante.. Non siamo fatti per i supereroi.”
Cosa provi nel sapere che a distanza di anni girino ancora con successo le foto del tuo calendario?
”E’ stata una esperienza divertente dell’epoca. Ora non me lo posso più permettere per ovvi motivi fisici. Ora mia moglie mi guarda e mi dice: certo che sei proprio invecchiato. Sono felice di averlo fatto quando ancora me lo potevo permettere. Meglio che girino ancora quelle del passato quindi, quando ancora ero giovane e aitante (ride n.d.r.)”
Ringraziamo Luca Argentero per la disponibilità e gli auguriamo nuove soddisfazioni dai progetti presenti e futuri. A seguire il promo della fiction in onda lunedì e martedì su Rai1 e la famosa galleria di foto del calendario di Max: