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Intervista esclusiva a Matteo Scortegagna, amministratore delegato di Neonetwork, gruppo Magnolia – De Agostini

Matteo Scortegagna è amministratore delegato e responsabile delle produzioni televisive di Neonetwork s.r.l., agenzia e casa di produzione di contenuti per Televisione, Web e Wireless fondata nel 2000. Tra i programmi realizzati, dei servizi per “Fuego!” e “Cercasi Vj” per Mtv. Da quando è ad di Neonetwork, ha prodotto per Mtv “Very Victoria“, “School in

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4 Novembre 2008 09:10

Matteo Scortegagna, amministratore delegato NeonetworkMatteo Scortegagna è amministratore delegato e responsabile delle produzioni televisive di Neonetwork s.r.l., agenzia e casa di produzione di contenuti per Televisione, Web e Wireless fondata nel 2000. Tra i programmi realizzati, dei servizi per “Fuego!” e “Cercasi Vj” per Mtv. Da quando è ad di Neonetwork, ha prodotto per Mtv “Very Victoria“, “School in action“, “Parental Control” e “Italo Spagnolo/ Francese/Americano” con Fabio Volo; per All Music “Sofa so good“, “Albakiara” e “Audio Ambiente“; per Sky Vivo “Geppi Hour” e “Reality Game“; per La7 “Rugby“.

Lei è amministratore delegato di Neonetwork e compare sia come partner che come componente del Comitato Direttivo del Master presentato in Cattolica venerdì. Come mai questa partnership?

Il progetto nasce dalla sensazione che sia necessario lavorare su figure professionali del mondo della televisione in maniera diversa da quella che c’è oggi. La nostra intenzione è quella di costruire un prodotto formativo che veda interlacciata le due competenze in maniera profonda a partire dal progetto didattico. Partecipa Neonetwork ma anche tutto il Gruppo Magnolia visto che nel Comitato Direttivo ci sono io e Giorgio Gori. Lavoriamo insieme alla Cattolica nella progettazione del Master che non è rivolto come spesso accade a figure prettamente creative o tecniche, ma a quelle di managerialità televisiva che secondo noi molto mancano in termini formativi ed è forse uno degli anelli più deboli nella progettazione del prodotto televisivo. Il tentativo è dire che sì esistono autori, registi, produzione ma anche una parte di lavoro televisivo importante che ha a che fare con un sistema veramente industriale complesso e articolato che sposta moltissime risorse e influisce pesantemente nel sistema che va formato. Parliamo di progettazione di palinsesti, di acquisizione del materiale, di analisi del mercato internazionale, di adattamento dei formati, di capacità di leggere i dati di ascolto. Tutte figure manageriali che sia le case di produzione sia le reti fanno fatica a trovare perchè percorsi formativi orientati in questa direzione sono molto pochi“.

Dal suo curriculum televisivo si denota come i programmi da lei ideati siano prevalentemente rivolti ai giovani. Per rimanere nella stretta attualità, cosa ne pensa della Riforma Gelmini e di tutte le manifestazioni che ci sono state in questi giorni?

E’ difficile giudicare tutto insieme. Più che la Gelmini il responsabile di queste manifestazioni è il sig. Tremonti che con il giusto intento di tagliare, va a colpire anche sui giovani. Io credo che di fondo il sistema formativo italiano dall’Università alle scuole superiori abbia dei problemi in termini di agilità, di offerta formativa e di rapporto con gli studenti e quindi credo che ogni momento in cui si va ad intaccare un sistema già malato con operazioni quantitative e non qualitative sia legittima la reazione di protesta. Capisco quindi molto bene la levata di scudi, credo però che la piazza serva per un pezzo e non per tutto. Speriamo che qualcosa si muova“.


Mtv ConfidentialParliamo di prodotti televisivi. In questi giorni è in onda Mtv Confidential. Di che cosa si tratta esattamente?

E’ in realtà l’evoluzione di un prodotto di qualche anno fa che si chiamava School in action. E’ una cosa in cui credo molto perchè presidia le scuole superiori e io penso che questa sia un’esperienza importante e forse unica per la tv italiana; io stesso ho insistito molto con Mtv per rafforzare questo valore perchè avere le telecamere all’interno delle scuole superiori costruisce una relazione con i teenagers più concreta di quelle che arrivano dagli Istituti di Ricerca ma soprattutto educa gli stessi a comprendere il linguaggio televisivo. Mtv Confidential è un prodotto di ‘cuore’, perchè il meccanismo consiste nell’invio di una lettera anonima e, attraverso un percorso nella storia del destinatario fatto di luoghi e piccole prove, raggiunge il mittente chiarendone i contenuti. Può essere una storia d’amore finita, un’amicizia tradita, un’amicizia che non c’è e che vorrebbe esserci…

Sembra una sorta di C’è Posta per Te ambientata nella scuola…

Sì, anche se c’è una differenza. Il meccanismo si assomiglia oggettivamente però c’è un tono più ironico e c’è il tentativo di raccontare una storia per cui la selezione la facciamo in base alle persone che incontriamo e non alla spettacolarità delle vicende che troviamo. Senza nulla togliere al programma della De Filippi che è un ottimo prodotto con il quale non vogliamo assolutamente confrontarci anche perchè ci rivolgiamo ad un target diverso andando in onda di pomeriggio e su una rete giovane come Mtv.”

Leggo che in passato lei ha lavorato per programmi storici della televisione pomeridiana che oggi non c’è più come Fuego. Che ricordi ha di quella esperienza?

Eravamo una squadra di 15 autori e ritengo sia stata per me un’esperienza straordinaria praticamente assente oggi. Prima il daytime di Italia 1, dove si dava spazio a professionalità più acerbe per potersi misurare con la tecnica e la realizzazione, era un valore; oggi questo non esiste più e infatti si nota nello stesso mercato televisivo: o trovi autori affermati oppure i neofiti non hanno spazio per misurarsi se non quello di scalettare dei girati dei reality. E’ un vero peccato che dopo Fuego!, Wazzup e Mosquito si sia chiusa la stagione del daytime di Italia 1 che ha preferito chiudere la produzione in quella fascia e mandare solo prodotto acquisito.”

Tra gli altri programmi cult del passato, vediamo Cercasi Vj su Mtv che ha scoperto molti conduttori oggi presenti nelle varie reti televisive. Ce li può ricordare?

Nel tour del 1998 che seguii come co-autore trovammo Marco Maccarini. Facemmo il tour con Daniele Bossari, Andrea Pezzi, Camila Raznovich e Victoria Cabello. L’anno prima avevamo scoperto proprio Daniele Bossari e poi tanti altri che ora non ricordo. E’ anche questo un prodotto di cui si sente la mancanza. Ogni tanto lo ripropongo, portava Mtv nelle piazze, si costruiva una relazione con i ragazzi molto vera e autentica ed è un peccato che questo esperimento non si faccia più. Forse la cannibalizzazione dei provini da reality ha un pò deponenziato la voglia di produrre un programma come questo“.

Tra i suoi prodotti più recenti ci sono stati i programmi di Fabio Volo e ultimamente la docufiction Albakiara. Quanto è stato complesso realizzare un programma in diretta dall’estero e viceversa, come mai l’idea di realizzare una docufiction su un film?

L’esperienza con Fabio Volo è stata complicata e ha richiesto uno sforzo produttivo importante poichè andavamo in diretta tutti i giorni dalla Spagna e dovevamo inventarci qualcosa di nuovo per rinfrescare il programma e non renderlo ripetitivo. Fabio ci ha aiutato, portando una propria creatività e capacità di gestione della telecamera. Le due esperienze di Italo-Francese-Spagnolo erano in studio mentre Italo-Americano è stata realizzata on the road facendo viaggiare Fabio negli USA senza la diretta. Un’esperienza faticosa che ha mostrato anche nuovi esperimenti di linguaggio in cui si mescolava realtà e finzione decisamente all’avanguardia. Di questo ringrazio lo stesso Fabio, l’autore Andrea Benpensante e il regista Cristian Biondani.
Per quanto riguarda invece Albakiara, per me è stato un esperimento di docufiction molto importante. L’intuizione proposta a Mikado all’epoca fu quella di raccontare il backstage del film, lo svolgimento, come si costruiva il prodotto cinematografico. Il film ha avuto vari vicissitudini e questo ha in un certo senso condizionato e rallentato il lavoro della docufiction, però tutto sommato sono soddisfatto perchè ne è uscito un bel prodotto e bisogna dar merito al coraggio di Elisa Ambanelli che è stata disposta a rischiare in questa direzione
“.

Per concludere, quali novità ci aspettano nei prossimi mesi?

Una seconda edizione di Mtv Confidential con ancora più focus sulle relazioni affettive che dovrebbe partire a breve. Inoltre sto lavorando ad una sketch-com che si chiamerà “La terra dei cachi” per Mtv con Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, un prodotto ispirato a quelli anglosassoni visti sulla stessa Mtv e su altri canali. Stiamo inoltre lavorando anche ad altri prodotti di fiction della durata di mezz’ora americana poichè credo che la mia struttura, più che essere indicata a produrre la fiction faraonica di Raiuno, sia più adatta a trovare prodotti più leggeri, cercando di emulare l’ottimo Boris trasmesso da Fox. Tra le novità, la storia vera di una persona che ad un certo punto decide di mettere in vendita qualunque cosa della sua vita su Internet, compresi affetti, amici e lavoro e una versione nostrana de La vita segreta di una teenager americana.”

Grazie della disponibilità. (Share)
Da sinistra, Matteo Scortegagna, Giorgio Gori, Victoria Cabello, Andrea Bellavita, Axel Fiacco