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Intervista al buio: Il cast di “Altrimenti ci arrabbiamo” intervista Milly Carlucci

Alla vigilia della partenza del nuovo show del sabato sera di Rai1 Altrimenti ci arrabbiamo, Milly Carlucci è ospite di TvBlog in una nuova rubrica che abbiamo chiamato “Intervista al buio”. In questo nuovo spazio, rivolgeremo all’ospite di turno alcune domande “al buio”, senza cioè che il nostro intervistato sappia da chi sono state fatte, con la stessa Milly che si divertirà ad indovinarne l’autore.

di Hit
pubblicato 5 Aprile 2013 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:44

In questo nostro primo appuntamento porremo alla conduttrice di Rai1 dieci domande, fatte dai 10 componenti del cast VIP del nuovo varietà “Altrimenti ci arrabbiamo”, in partenza su Rai1 sabato sera. Voi cari lettori, potrete vedere l’autore della domanda, scritto fra parentesi al termine della stessa.

Quanto eri adolescente hai vinto il campionato assoluto di pattinaggio a rotelle, dicono che andare sui pattini sia un po’ come volare così come lo possono essere i tuffi. Quali erano le tue sensazioni mentre pattinavi? Il momento che ricordi con più affetto? (a parte immagino la vittoria del titolo assoluto) (Tania Cagnotto)

Qui è facile indovinare, la domanda è di Tania Cagnotto. Le sensazioni erano bellissime, mi sembrava di planare sul mondo, mi sentivo come un aquila. In realtà il momento che ricordo con affetto è una catena di momenti che mi terrorizzavano. In effetti non era il momento in cui ero in pista, ma gli attimi precedenti. Cioè quando mi dicevano “Si prepari Milly Carlucci”, mentre venivano pronunciate quelle parole, per me era come una discesa all’inferno. C’era paura, emozione, voglia di scappare, tutto quello che passa per la testa di un atleta nell’istante prima di gareggiare. Quei momenti me li ricordo con affetto, perché sono stati molto formativi per me. Mi hanno insegnato come affrontare le varie difficoltà che ti si pongono davanti nella vita.

Un consiglio affinchè un giornalista in un programma di intrattenimento possa risultare divertente senza perdere credibilità…. (Attilio Romita)

Ovviamente è Attilio Romita. Intanto dipende dalla motivazione per cui tu fai una cosa. In questo programma noi abbiamo la strana coppia, formata da un ragazzino professore, che insegna ad un adulto. L’adulto deve fare bella figura perché il ragazzino, di fronte all’eventuale vittoria dell’adulto, otterrà la realizzazione di qualcosa che gli sta veramente a cuore. Per esempio di fare uno stage, anche all’estero, affrontare un corso di studio, insomma qualcosa che riguardi la sua passione. Il mio consiglio per Romita è di affrontare la cosa nella maniera più seria possibile, dando il massimo di se stesso, nel caso di Attilio con le percussioni, aiutato dai Bungt Bangt & Friends.

Tra poco festeggeremo i nostri 30 anni di televisione. Per l’occasione io ho pensato di fare una statua d’oro per Renzo Arbore… vuoi partecipare alle spese? (Nino Frassica)

Lui è quel simpaticone di Nino Frassica (ride, ndr). Renzo l’ho proprio sentito questo pomeriggio ed abbiamo parlato del suo bellissimo programma, che va in onda il sabato sera subito dopo il nostro (L’Altra TV, ndr). In quel programma mi si vedrà nei miei esordi, proprio in L’altra domenica, credo nella puntata di sabato. Per la statua rispondo a Nino che parteciperò molto volentieri alle spese per la statua d’oro ad Arbore. Io devo tutto a Renzo.

Dopo il successone di Ballando con le stelle, sei pronta a ripetere anche otto stagioni di Altrimenti ci arrabbiamo? (Gabriele Rossi)

Questa più che una domanda mi sembra un meraviglioso augurio. Mi piacerebbe moltissimo che questo programma possa diventare un appuntamento seriale più lungo. Per ora noi proporremo queste 4 puntate e poi vedremo cosa succederà. Noi siamo un programma nuovo in una serata molto difficile, scontrandoci contro una trasmissione consolidata che ha profuso grandi mezzi per quest’anno. Difficilissimo dire chi mi ha fatto questa domanda, non te lo saprei proprio dire.

E’ Gabriele Rossi

Molto bene lo ringrazierò per l’augurio!

Se non fossi la presentatrice del programma in quale disciplina ti vorresti cimentare? (Pablo Espinosa)

Mi piacerebbe fare Wushu Kung Fu, ma credo di non avere proprio l’età. Forse potrei fare una delle discipline vocali. Sarebbe come colmare un vuoto di qualcosa che non ho potuto fare da ragazzina. Per esempio cantare in una band, oppure fare percussioni, qualcosa di inerente alla musica. Penso che questa domanda me l’ha fatta Pablo o Simone, ma non saprei proprio dire chi dei due.

E’ Pablo Espinosa

Okei, grazie a Pablo per la domanda!

Qual è se c’è un sogno nel cassetto che non hai potuto realizzare perchè la vita poi ti ha portata in un’altra direzione? (Simone Corrente)

Mi stai facendo riflettere su una cosa enorme (lungo silenzio, ndr). Il mio sogno nel cassetto era proprio questo in realtà. Mio papà mi voleva giudice ed io volevo fare l’architetto e quella era la mia realtà, mentre il mio sogno nel cassetto è, come dicevo, quello che faccio adesso. Dire che uno ha realizzato i propri sogni è una cosa immensa, eppure io il mio sogno nel cassetto l’ho realizzato. Sono molto felice di quello che sono riuscita a fare della mia vita professionale. Sono molto indecisa su chi mi possa aver fatto questa domanda, mi dici se è maschio o femmina?

E’ maschio

Avrei detto Nicoletta, allora se è un maschio direi Simone Corrente.

Esatto

Riusciranno i nostri eroi a soddisfarti? (Gianfranco Vissani)

Prima di tutto devo dire che, dopo averli visti alla prova, sono molto soddisfatta dei miei 10 protagonisti. Da tutti quanti mi aspettavo l’entusiasmo della partecipazione e del mettersi in gioco e devo dire che tutti si sono messi al servizio dell’idea base di questo spettacolo. Tutti mi stanno aiutando a dare vita ad un progetto e per me siamo vincenti già solo per questo. Difficile dire chi mi possa aver fatto questa domanda. Aiuto!

Ti posso dire che è ancora un lui

Sono rimasti Amadeus e Vissani, non saprei proprio. Butto lì dai, diciamo Vissani

Esatto

Raccontaci quando hai percepito un punto di svolta nella tua vita a livello personale (Nicoletta Romanoff)

Qui sono abbastanza sicura, è una domanda di Nicoletta. C’è stato un anticipo di punto di svolta quando mi sono sposata. Però il vero crinale è stata la nascita del primo figlio. E’ stata un svolta di maturità, di presa di coscienza, è stato quasi un cambiamento della mia struttura molecolare. Perché da quel momento in poi, prima di tutto, sono stata mamma.

Se un giorno dovessi condurre un programma in cui si esibiscono vip e ti chiedessi di partecipare tu accetteresti senza sapere cosa ti farei fare? (Amadeus)

Io essendo di base una persona timida,che ha imparato a gestire la propria timidezza, devo sempre sapere prima cosa devo andare a fare. A questa persona direi che mi fa molto piacere l’invito, ma dimmi che devo fare! Essendo rimasti solo Maria Grazia ed Amadeus, ovviamente la persona è Amadeus, anche perché so che Maria Grazia non ha il desiderio di condurre un programma.

Che cos’è per te la felicità? (Maria Grazia Cucinotta)

Essendo ultima è ovviamente Maria Grazia Cucinotta e devo dire che bella domanda Maria Grazia! La felicità non è un momento, non è uno stato fisso. Te ne accorgi dopo, quando ripensi a dei momenti del passato. In genere a darci la felicità sono delle piccole cose. Mi è capitato per esempio a Natale che ero con mio padre e mia madre, che sono due persone molto anziane. I miei figli erano tornati dall’Inghilterra, c’era mio marito, le mie sorelle, i nipoti. Quando ci facevamo le fotografie ho proprio pensato, che quei momenti me li dovevo fissare nella mente, perché erano per me momenti felici. Quella è per me la felicità!

Chiudiamo con 4 domande allo “scoperto” del sottoscritto per te, la prima è la seguente: Dei 10 concorrenti VIP che ti hanno appena intervistato, qual è stato più difficile da convincere a partecipare ad Altrimenti ci arrabbiamo ?

Anche se tutti quanti avevano delle remore a riguardo di quello che avrebbero dovuto fare nel programma, poi in realtà sono stati tutti affascinati dall’idea di mettersi alla prova insieme con un ragazzo. Quindi riprodurre questa strana situazione che è di tornare piccoli al comando di un piccolo che fa il grande è subito piaciuta a tutti. Questa è stata una idea che ha fatto sorridere di piacere a tutti quanti, è un concetto che tutti hanno assimilato da subito con molto divertimento. E’ stato di certo difficile per esempio far combaciare gli impegni di questi 10 personaggi con la partecipazione al nostro programma, ma non abbiamo faticato a convincere nessuno sull’idea e sul concetto della trasmissione e di questo ringrazio di cuore davvero tutti.

Un nome che avresti voluto nel cast e non sei riuscita a portare ?

Alcune persone me lo sono perse proprio per motivi di impegni e di tempistica. Mi è spiaciuto non aver potuto avere nel cast Lino Banfi, che sarebbe stato uno dei giurati e che non è stato della partita per tutta una serie di motivi. Mi è dispiaciuto perché nonno Libero sarebbe stato una meravigliosa presenza nella nostra trasmissione e ancora spero che Lino venga a farci una sorpresa in una delle prossime puntate.

Parlando di concorrenza, parti per andare nella corsia di sorpasso e tentare di superare Maria De Filippi ed il suo Amici, o ti metti dietro e aspetti che lei eventualmente buchi una ruota per poi mettere la freccia ?

Io sto dietro in fila, tranquilla. Il nostro è un programma che, rispetto all’enorme budget che ha Amici e agli ospiti portati in quella trasmissione, gente come Harrison Ford in giuria non si vede dai tempi dei Sanremo d’oro, vuole ritagliarsi il proprio spazio. Noi siamo una trasmissione di grande cuore, con bellissimi personaggi, senza i grandi nomi internazionali e andiamo in onda per soli 4 appuntamenti, mentre come sappiamo i talent hanno bisogno di molte puntate per farsi riconoscere dal grande pubblico. Amici va in onda di sera, dopo essere stato trasmesso in day time per mesi e mesi. Intanto facciamo queste quattro puntate e poi vedremo se in un secondo tempo mettere in piedi una seconda serie con un budget più alto e andare così contro alle grandi corazzate della concorrenza. Per ora, passami il paragone, stiamo allevando un prototipo.

Che numerello, parlando di auditel, ti farebbe felice leggere domenica mattina accanto al tuo programma?

La storia dei numeri è l’ultima cosa che mi può interessare. Io sono sempre stata molto polemica riguardo al nostro uso dei numeri dell’auditel. Noi ci siamo incartati ad un certo punto, in un uso non scientifico di un dato che ha una sua scientificità se usato nella maniera propria. Ti faccio un esempio: quando ci sono le elezioni politiche, tutti quelli che fanno i sondaggi e gli exit pool, quando citano un dato, danno sempre una forchetta, che la stessa auditel da, quando parla dei dati che diffonde. Ovvero ti dice, c’è una forchetta di più due o meno due, rispetto a quel dato. Questa cosa però è tranquillamente ignorata da tutti, quando si parla di ascolti, ed io leggo articoli trionfalistici, che dichiarano la vittoria del tal programma per lo 0,13% rispetto ad un’altra trasmissione, che è una cosa che non ci sta proprio in termini matematici e statistici. Noi ci studiamo la curva, come se al minuto 4 del tal programma c’è un calo di ascolto mentre per esempio Milly sta presentando il tal concorrente. Quella è una curva virtuale che unisce punti medi e che quindi non dice nulla su quel fatidico quarto minuto di cui sopra. E’ una tendenza media quella delle curve, di uno strumento che indubbiamente ha una sua serietà e di cui noi alla fine ne abbiamo fatto una burletta. L’importante, più che quei numeri, è che le persone che hanno investito energia, tempo e denaro, a partire dalla Rai, su questo programma dicano che è stato un buon esperimento ed un buon prodotto su cui possiamo investire in futuro.

Un grazie a Milly Carlucci per aver accettato di essere protagonista di questa speciale intervista ed in bocca al lupo per la prima puntata di Altrimenti ci arrabbiamo, un in bocca al lupo che facciamo anche a Maria De Filippi per il serale di Amici 2013, con l’augurio che vinca il telespettatore, avendo la possibilità di scegliere fra due buoni prodotti televisivi.

Milly Carlucci