Intervista a Pui San: Da Academy all’Arena di Verona “Il talent creerà anche illusioni ma almeno permette di vivere il proprio sogno”
Se dai talent show possano uscire sì o no dei talenti che poi riescano a percorrere con successo la lunga e tortuosa via dello spettacolo, sovente è tema di molte discussioni. Lo share e l’audience quindi ormai spesso e volentieri non sono più l’unico parametro di giudizio per dire se un talent ha funzionato oppure
Se dai talent show possano uscire sì o no dei talenti che poi riescano a percorrere con successo la lunga e tortuosa via dello spettacolo, sovente è tema di molte discussioni. Lo share e l’audience quindi ormai spesso e volentieri non sono più l’unico parametro di giudizio per dire se un talent ha funzionato oppure no. Al termine di uno di questi programmi si va sempre più di frequente a guardare se il tal protagonista ha poi confermato al di fuori delle mura dello studio televisivo le sue qualità e se esse vengono premiate dal pubblico “pagante”, quello cioè che frequenta i teatri ed i negozi di dischi. Esempio più lampante di questo processo sono sicuramente Giusy Ferreri rivelazione della prima edizione di X Factor e più recentemente Alessandra Amoroso vincitrice di Amici 2009, che sembrano aver trovato la “la via giusta per la celebrità” come cantava Raffaella Carrà. Academy il talent sulla danza in onda il sabato in diretta su RaiDue ha partorito prima della sua conclusione un esempio che va proprio verso questo processo di riscontro esterno al programma televisivo. Si tratta della concorrente Pui San che dal palcoscenico del programma di RaiDue è passata a quello della magica Arena di Verona dove a breve debutterà come ballerina. Abbiamo pensato quindi di chiederle, in questa nostra intervista le sue opinioni, le sue sensazioni e le sue emozioni su questo passaggio dalla televisione al tempio dell’opera lirica scaligero e sull’ effettivo apporto che questo tipo di programmi può dare ad un suo partecipante.
Prima di essere attirata nel vortice di Academy come era la quotidianità di una giovane aspirante ballerina come te?
“Prima avevo una quotidianità abbastanza tormentata. Ogni giorno mi svegliavo con il pensiero di cosa avrei fatto, delle audizioni che avrei affrontato trovando sempre il tempo di studiare fra le varie scuole. L’arrivo di una opportunità come Academy è stato come entrare in un mondo parallelo. ”
Incentrare la propria vita su una passione come la danza non è sicuramente facile. Quali difficoltà hai incontrato?
“Ho iniziato a studiare a 6 anni e come ogni aspirante ballerina ho trovato negli anni diverse difficoltà. Si deve passare delle lunghe giornate alla sbarra, a studiare davvero tutto ed ogni cosa deve essere perfetta. Ovviamente non sempre riesce, arrivano quindi i momenti tristi, ci si demoralizza e spinti dalla passione bisogna trovare comunque la forza di andare avanti.”
Una forza che riusciva ad alimentare la speranza e i tuoi sogni…
“Soltanto uno. Quello di ballare. Quello di diventare una ballerina professionista ed è il sogno che conservo ancora adesso. Academy è stato un bel trampolino di lancio, una bella trasmissione che ha permesso di dimostrare cosa è veramente la danza. Abbiamo sopportato sotto stress la presenza 24h al giorno delle telecamere soltanto per l’amore per la danza.”
Lo sbarco nel talent sembra, dalle tue tante lacrime versate, esser stato per niente facile. Come sei entrata in questa nuova dimensione?
Lo sbarco nel talent sembra, dalle tue tante lacrime versate, esser stato per niente facile. Come sei entrata in questa nuova dimensione?
“Credo di aver subito un processo insolito. All’inizio la situazione sembrava tranquilla, non mi mancava niente e nessuno poi pian pian lo stress aumentava con i dolori fisici e quella realtà si è fatta più pesante. Sono entrata veramente molto in crisi.”
Valeva la pena di soffrire così tanto per rimanere in questo talent show?
“Si. Ho pensato di lasciare il programma ma l’amore per quello che faccio è troppo forte. Dovevo portare a fondo la missione di ballare il Sabato e di salire sul palco. Quella era l’unica cosa che spingeva me, e credo anche tanti altri ragazzi che erano con me.”
Le tue capacità e la tua bravura ti ha circondato di complimenti ma anche di qualche gelosia.
“Sono molto insicura e sentir parlare della mia bravura mi mette davvero molto a disagio ed in imbarazzo perché non ritengo di essere così come mi descrivono. Non vedo così nemmeno eventuali gelosie degli altri. Sono molto egoista sul lavoro che devo fare, penso solo a me stessa e non mi interesso degli altri.”
La critica “bella senz’anima” ha colpito anche te. Come reagivi a queste critiche?
“ I ballerini, come i cantanti, si devono aspettare di rivedere per essere abbastanza razionali. Ho accettato comunque anche le critiche della signora Beltrami e di altri, mandando giù e lavorandoci. Grazie anche ai maestri che han cercato di smuovermi con coreografie diverse sono così riuscita a sbloccarmi.”
Poi a sorpresa, l’arrivo di una nuova grandissima opportunità professionale all’Arena di Verona.
“Una vera e propria doccia gelida. Ero tranquilla, avevo appena fatto lezione da sola ed è arrivato il maestro Paganini che mi ha portato fuori in giardino. Quando mi hanno detto di cosa si trattasse ho avuto una sensazione bellissima ma allo stesso tempo anche tantissima paura, non sapendo cosa dovevo fare, di come si svolgevano le prove. E’ stato bello ma non nascondo di essere rimasta anche spiazzata.”
Si annuncia quindi l’apertura di un nuovo capitolo della tua vita. Come la riorganizzerai?
“Ora non sarà più lo stesso lavoro di Academy sicuramente, ma sempre di danza si tratta. Non sarà così facile come lo era in questi mesi. Avrò ritmi diversi, con qualche kilometro in più da fare. Giorno per giorno riorganizzerò la mia vita aspettando il debutto del 20 all’Arena davanti a 40.000 persone. Sarà difficilissimo ma sicuramente bello.”
Da casa, tanti telespettatori ti paragonano ad Anbeta di “Amici” definendoti la sua risposta Rai. Ti piace questo paragone?
“E’ Sbagliatissimo perché lei la trovo davvero una ballerina fantastica. Stupenda a livello estetico ed anche tecnico e credo di non avere niente a che vedere con lei. Più che piacere, questo paragone fa imbarazzo. Non sono d’accordo. Sebbene sia un complimento, non lo accetto. Lei è una ballerina professionista io ancora non lo sono. Conosco le mie capacità e vedo le sue.”
A lei è stato proposto di diventare professionista proprio nel programma che l’ha lanciata. Avresti accettato la stessa proposta in Academy?
“Penso di si perché aldilà delle puntate, nomination e sfide per me era fondamentale ballare. In teatro o in televisione l’importante è poter ballare.”
Sebbene per te l’esperienza del reality abbia portato fortuna, non credi che per molti possa essere solo una grande illusione?
“Forse anche si. Come però può esserlo questo programma, lo può essere anche una scuola che diploma una persona dopo 8 anni. Spesso inutilmente, perché ti ritrovi spesso senza niente in mano. Vai alle audizioni e non ti prendono e con il tempo rinunci. Non è solo Academy che può illudere le persone. Credo sia stata invece una grande opportunità per tutte le persone che sono riuscite avere anche solo un attimo di luce per farsi vedere.”
Grazie a Pui San per aver risposto alle nostre domande ed un in bocca al lupo per il suo debutto presso l’anfiteatro scaligero.