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In Treatment, la terza stagione dal 6 agosto su FoxLife

Arriva l’ultima serie sulle sedute dello psicoterapeuta Paul Weston: scopri trama e fot

pubblicato 6 Agosto 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:53

A tre anni dalla messa in onda della seconda stagione, allora in contemporanea rispetto a HBO, arriva finalmente in Italia l’appuntamento con il terzo e ultimo capitolo della serie In Treatment.

Trasmessa negli States nel 2010 (ma ricordiamo che il format di partenza è l’israeliano BeTipul), per un totale di ventotto episodi, la terza stagione di In Treatment lascia Cult e sbarca su FoxLife: la vedremo sul canale 114 da stasera, dal lunedì al giovedì, alle 00.35. Tutti nuovi i pazienti che si alterneranno nello studio di Brooklyn del Dr. Weston, come sempre magistralmente interpretato da Gabriel Byrne.

Da Francesca (Debra Winger), una star del grande schermo che sta invecchiando e che, durante le prove di uno spettacolo di Broadway, dove ricopre un ruolo importante, ha avuto un blackout a Sunil (Irrfan Khan), professore diventato vedovo da sei mesi, da poco emigrato da Calcutta, che con i suoi figli vive a Brooklyn e lotta per adattarsi allo stile americano. Ma In Treatment affronterà in chiave psicanalitica, dopo qualche riferimento omoaffettivo nella prima stagione, anche la tematica gay.

In Treatment – Le foto della terza stagione





In terapia ci sarà anche Jesse (Dane DeHann), gay sedicenne, adottato, con problemi di droga, che di recente ha conosciuto la sua madre naturale. Ogni venerdì, infine, Paul farà visita ad Adele (Amy Ryan), la sua nuova terapista: con lei affronterà anche il rapporto con suo figlio Max. La terza stagione è composta, infatti, di soli quattro episodi alla settimana.

Per i fan di In Treatment sarà un addio alla loro serie del cuore, in attesa di consolarsi con la versione nostrana in studio. Ricordiamo che a interpretare il Dr. Weston italiano sarà Sergio Castellitto: l’attore inizierà le riprese a dicembre (per proseguire sino a marzo) con la WildSide, società fondata da Mario Gianani, Fausto Brizzi, Marco Martani e Lorenzo Mieli, già ideatore di Boris.