In Rai sono tutti Charlie Hebdo (dopo le strigliate di Gubitosi): Speciale Porta a porta stasera in prima serata
Il Direttore di Rai1 Giancarlo Leone avrebbe fatto mea culpa per non aver dato il giusto risalto a Charlie Hebdo da subito. Rincorsa agli speciali su pressione di Gubitosi?
UPDATE: Cambia la programmazione Rai per seguire, minuto per minuto, la convulsa caccia ai due jihadisti francesi ritenuti gli autori della strage a Charlie Hebdo.
Dopo il prolungamento di Uno Mattina e le edizioni speciali del Tg3, alle normali edizioni dei Telegiornali sono previste: dalle 14:45 alle 16:00 una edizione straordinaria del TG1; dalle 16:00 alle 17:30 edizione straordinaria del TG3. La vita in diretta su Rai1 seguirà gli eventi di Dammarten en Goel. Dalle 17:30 alle 18:50 edizione speciale del TG2. RaiNews 24 continuerà per tutta la giornata la sua lunga diretta. Questa sera è, inoltre, previsto uno Speciale Porta a porta dalle 21.10.
Charlie, abbiamo un problema. In Rai sono tutti Charlie Hebdo solo dopo le strigliate di Gubitosi. Sulla tv di stato sono piovute tante polemiche e contestazioni per le mancate variazioni di palinsesto, soprattutto nella prima serata del 7 gennaio. Stando a Il Messaggero lo stesso Direttore di Rai1 Giancarlo Leone avrebbe fatto mea culpa per non aver mandato in onda uno Speciale Porta a Porta e il Direttore generale sarebbe contrariato con lui. La bufera è scoppiata dopo che il presidente della commissione di Vigilanza, il grillino Roberto Fico, ha scritto una lettera al direttore generale Gubitosi per chiedere di “riferire tempestivamente sui motivi per i quali la Rai non abbia ritenuto di modificare la propria programmazione”.
Critiche sono arrivate anche dal segretario della Commissione, il Pd Michele Anzaldi che su Twitter parla di «una brutta pagina» e invita la Rai «a una riflessione». L’obiezione è che RaiNews24 ha seguito in diretta le reazioni al drammatico attacco terroristico, «una lavoro ottimo – fa notare Anzaldi – ma con uno share dello 0.66%».
Il servizio pubblico ha deciso di correre ai ripari ai posteriori, come sempre (tutti bravi a sbrodolare una tragedia, mai a documentarla quando succede). Ieri sera è andato in onda su Rai3 uno speciale Agorà, stasera – al posto di Tv7 in seconda serata su Rai1 – è previsto uno Speciale Tg1.
E, soprattutto, questa mattina è andato in onda no stop Unomattina con Franco Di Mare e Francesca Fialdini (che poteva risparmiarci la sua inutilità), sostituendo lo stesso Storie vere che sta comunque mostrando di presidiare ottimamente l’attualità. Poi Antonella Clerici ha aperto La prova del cuoco senza sigla, dichiarando: “Seguiamo con apprensione i fatti che stanno accadendo in francia pronti a dare la linea al telegiornale in qualsiasi momento”.
Anche il Tg2 è andato in onda in edizione straordinaria, perché ora l’obiettivo è seguire il blitz per l’auspicata cattura dei colpevoli (che intanto avrebbero catturato degli ostaggi).
Intanto non si può tornare indietro, la Rai ha dato una pessima prova di informazione in tempo reale nel giorno dell”attentato di Parigi, quasi sottovalutandone la valenza terroristica internazionale e riducendolo a un mero fatto di cronaca. Risultato? Se – quando ammazzano il bambino del paesello – le strutture della cronaca sono subite pronte a mobilitarsi, di fronte all’emergenza esteri (che richiederebbe professionisti preparati del settore, anziché inviati morbosi) le risorse Rai latitano.
Se a questo aggiungiamo che l’attentato è scoppiato la mattina del 7 gennaio, quando le redazioni stavano riemergendo dal disarmo natalizio, il buco riscontrato sulla tv di stato induce dei seri ripensamenti sui presidi dell’emergenza, che in Rai dovrebbero attivarsi anche durante i festivi come in tutte le redazioni. Basti ricordare anche quanto accaduto con la Norman Atlantic domenica 28 dicembre: siccome i contenitori domenicali di Rai1 erano registrati, a dare le ultime notizie era Camila Raznovich alle falde del Kilimangiaro. Una pezza a colori piuttosto risibile, che conferma le cattive acque in cui versa il giornalismo Rai.