“In prova” di All Music: il mondo del lavoro, un po’ marchettaro
“In prova“, il programma di All Music giunto alla sua terza edizione, è un bel format di cui poco si è parlato nel web e che ha avuto ancora pochissima attenzione. La trasmissione in onda dal 19 febbraio ogni martedì alle 21.30 è condotto dalla direttrice del mensile Velvet Michela Gattermayer, una donna di incredibile
“In prova“, il programma di All Music giunto alla sua terza edizione, è un bel format di cui poco si è parlato nel web e che ha avuto ancora pochissima attenzione. La trasmissione in onda dal 19 febbraio ogni martedì alle 21.30 è condotto dalla direttrice del mensile Velvet Michela Gattermayer, una donna di incredibile impatto televisivo, con il suo incedere formale, i capelli da Morticia Addams e un enorme tatuaggio sulla spalla destra.
Il programma ha come obiettivo mettere in prova un giovane studente e aspirante professionista alle prese con un mini stage di alcuni giorni, periodo nel quale il protagonista della puntata dovrà realizzare un progetto che venga incontro ad un esigenza specifica dell’azienda di turno. Nel caso della puntata osservata si è misurato il bell’Andrea, studente di Industrial Design allo IED di 22 anni, che ha dovuto elaborare una scatola di caramelle omaggio per bambini di un famoso parco con delfini, pesci e percorsi d’avventura legati al mondo del mare, l’Oltremare di Rimini.
Si scontrano due mondi: quello promozionale nel quale “con la scusa di conoscere dove lavorerai” viene mostrata a mò di lungo spot il parco e l’altro, l’effettiva importanza nell’avere gli stessi elementi dello stagista per lavorare al progetto. Lo studente interagisce con il personale interno mostrando tutte le varie fasi di realizzazione del prodotto e dell’idea, non senza parecchie difficoltà.
Se l’impostazione fosse più da documentario che da finto reality, tutto ne gioverebbe in spontaneità. La sostanza però rimane: lo spettatore, nell’ora abbondante di programma ha tutto il tempo per immedesimarsi, spremere le meningi, giudicare l’elaborato e sentire la grande passione di un ragazzo più o meno talentuoso che affronta il mondo del lavoro per la prima volta. Un modo per scoprire come funzionano i nuovi mestieri, come si affronta un colloquio di lavoro e per scoprire quali figure professionali ci sono dietro un’azienda.
Stonati ma funzionali le mini rubriche su moda, viaggi e tendenze con i quali il filmato dello stage viene intervallato per tre volte. Dissonanti ma necessarie per spezzare il percorso di sviluppo della puntata, accrescendo l’attesa sul “come andrà a finire”. Nei tempi duri della precarietà, vedere persone che studiano e tentano concretamente la strada del lavoro riuscendoci è emozionante. Vedere che tutto questo accade con il contributo di un meccanismo promozionale evidente, un po’ meno.
E’ possibile vedere tutti gli episodi sul sito ufficiale di All Music.