In Onda, un cronometro a tutto schermo per conteggiare il silenzio della Meloni
In Onda pubblica il timer per indicare i giorni di silenzio di Giorgia Meloni. “Non sappiamo dove sia la premier, è una novità rispetto alla tradizione italiana”. A giugno una trovata simile andò in scena a L’Aria che tira
A La7 rispunta il timer per conteggiare il silenzio di Giorgia Meloni. Il cronometro è apparso lunedì sera ad In Onda, con i padroni di casa che hanno spiegato i motivi di tale scelta. “Non sappiamo dove sia la premier, è una novità rispetto alla tradizione italiana”, ha affermato Luca Telese. “Magari è un legittimo desiderio di privacy, ma se la Meloni vuole chiamarci per farci sapere dove sta a noi interessa molto”.
Parallelamente è stata mostrata anche una cartina dell’Europa, con la localizzazione degli altri leader europei, da Sanchez a Starmer, passando per Macron e Scholz.
“E’ oggettivamente un po’ strano che non si sappia dove sia la presidente del consiglio”, ha osservato Marianna Aprile. “Il nostro timer verrà fermato quando la Meloni ricomparirà”.
Insomma, una vera e propria missione che ricalca la trovata messa in campo da David Parenzo a L’Aria che tira lo scorso giugno, quando sempre un timer cominciò a calcolare i giorni di silenzio della stessa Meloni a proposito dell’inchiesta portata avanti da FanPage su Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia che si rese protagonista di insulti antisemiti, omofobi e razzisti ripresi da una telecamera nascosta.
“Dal momento che si viene a sapere che nel suo partito accadono queste cose, una sua parola sarebbe stata importante”, commentò Parenzo, che ammise di muoversi “tra il serio e il faceto”.
Il tormentone sul silenzio della Meloni – che si è interrotto ufficialmente stamattina, con la pubblicazione di un video sui social – si può pertanto allargare ad una questione che riguarda l’intera La7, contesto che l’inquilina di Palazzo Chigi ha attaccato apertamente e a più riprese, respingendo ogni ipotesi di partecipazione alle trasmissioni della rete, a partire da Piazzapulita, talk ormai riconosciuto come nemico giurato. L’unica eccezione, alla vigilia delle elezioni europee, fu rappresentata da Enrico Mentana, che la ospitò all’interno del telegiornale delle 20, in quanto impossibilitata a presenziare nello speciale di prima serata da lui guidato. Una strategia, quella meloniana, che in qualche modo azzerò la narrazione del “non viene a La7”, spostando lo scontro dall’emittente ai singoli conduttori.