In Onda, Telese e Parenzo duellano con Salvini. Lui sbotta sui social: “Quanta pazienza”
Matteo Salvini torna a In Onda e ne viene fuori un duello senza esclusione di colpi. Parenzo: “Perché non ha scaricato Immuni? Deve dare il buon esempio”. L’ex Ministro: “Non decide lei”. A fine puntata lo sfogo sui social
Matteo Salvini va a In Onda e ne esce un match senza esclusione di colpi con Luca Telese e David Parenzo. Quasi quaranta minuti di confronto, nel corso del quale il leader della Lega cerca di porre in continuazione al centro del dibattito la questione dell’immigrazione. Ma si trova di fronte due conduttori che lo incalzano, rendendo il duello pepato e imprevedibile, nonostante Salvini cerchi di riproporre lo spartito di sempre.
Pronti via e l’ex Ministro dell’Interno si scaglia contro i due padroni di casa, colpevoli di negare il collegamento tra gli sbarchi dei migranti e l’aumento dei contagi da covid. “Il professore Franco Locatelli dice che influiscono tra il 3 e il 5%”, dice Telese. “E’ affezionato all’idea degli extracomunitari?”.
Salvini si innervosisce e lancia una prima stoccata: “Non sono affezionato a nulla, mi spiace che faccia una domanda così infondata”. Ma Parenzo dall’altra parte insiste e l’ospite ribatte a tono: “E’ fastidioso nei panni di un telespettatore sentire uno dei due conduttori super partes che dice il virus non ce l’hanno solo gli africani malgrado quello che io penso. Quello che penso io lo decido io”.
Il clima torna bollente quando Parenzo domanda a Salvini se abbia o meno scaricato la app Immuni, conoscendo evidentemente la risposta negativa dell’interlocutore: “Sarebbe un dovere civico, è stata fatta una campagna, lei è un leader politico e dovrebbe dare il buon esempio”.
Il senatore sbotta:
“E’ obbligatorio? Non mi sembra. Lo decide lei cos’è un dovere civico? Dovere civico è rispettare le leggi, pagare le tasse, mandare i figli a scuola. Scaricare una app non è obbligatorio. Lei vive la vita reale? Il problema è il lavoro, la pensione…”.
Sul finale Telese cerca di strappargli un’opinione sulla situazione in Bielorussia, ma Salvini fa spallucce: “In Bielorussia decidano i bielorussi. Facciano quello che credono e democraticamente rispetterò le loro scelte”. Non proprio sul pezzo.
Una volta scollegato, Salvini apre i social e si sfoga: “Quanta pazienza ci vuole amici…”.