In Onda, per ora è esclusa la chiusura. Telese: “Non siamo contenti dei risultati, ma lavoriamo alla prossima puntata”
In Onda crolla sotto il 2%, tuttavia è da escludere un’imminente chiusura. Telese: “Non siamo contenti di questo risultato, ma siamo in redazione, come ogni lunedì, a lavorare alla prossima puntata”
Appena 325 mila spettatori con l’1,9% di share per l’ultima puntata di In Onda. Numeri a dir poco deludenti per la domenica di La7, che in estate aveva puntato su Luca Telese e Marianna Aprile per il dopo-Giletti.
Un dato che è andato costantemente a scendere con l’aumentare della competizione in una serata piena di proposte e arricchita dallo sbarco di Fabio Fazio su Nove con Che tempo che fa.
Ad oggi In Onda rimane in palinsesto e le voci di una chiusura anticipata non sono confermate né dalla rete, né dai diretti interessati. “Non siamo contenti di questo risultato, ma siamo in redazione, come ogni lunedì, a lavorare alla prossima puntata”, è il laconico commento rilasciato a TvBlog da Telese, che non può non nascondere l’amarezza.
La scadenza più vicina è quella delle festività natalizie, a cui si punta ad arrivare limitando i danni. Poi, per il 2024, si vedrà.
In merito alla trasmissione, uno dei tanti limiti di In Onda sta nella sua identità. Percepito come un talk da access prime time, e a tinte estive, è stato automaticamente promosso nella prima serata autunno-invernale senza modificarne di una virgola la struttura, fatta eccezione per luci più soffuse e un’inversione di postazione di Telese e Aprile.
Una conduzione statica, dalla regia semi-fissa. Insomma, nient’altro che una semplice estensione dell’appuntamento originario, un po’ come capitò in passato a due titoli di Rete4 come Stasera Italia e Controcorrente, che – non a caso – non hanno avuto lunga vita. Tuttavia, almeno nel caso del programma di Veronica Gentili si era optato per una parziale trasformazione della scenografia, con l’eliminazione del tavolo e l’inserimento dei divani su cui far accomodare gli ospiti.