Telese contro la cerimonia delle Olimpiadi: “Immagine grottesca, non fa bene agli Lgbt”
Luca Telese commenta a In Onda la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi: “Una carnevalata. Se ci fosse stata una drag queen che interpretava Mattarella di cosa staremmo parlando?”
“Non penso che faccia bene agli Lgbt essere rappresentati da un’immagine grottesca”. E’ l’opinione decisa espressa da Luca Telese nel corso della puntata domenicale di In Onda. Al centro del dibattito, come prevedibile, il caso della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi con la messa in scena di quella che per molti è stata la parodia queer dell’ultima cena di Leonardo Da Vinci. Una lettura successivamente smentita dall’ideatore Thomas Jolly, che ha fatto riferimento ad una “festa pagana”, senza però riuscire ad allontanare del tutto le polemiche.
“Si è detto che fosse Bacco – ha proseguito il conduttore – penso di poter dire tranquillamente che c’era una doppia evocazione, sia di Bacco che dell’ultima cena, perché era abbastanza evidente. E comunque era una cosa brutta. Il tema della bruttezza è un tema e non è solo una cosa soggettiva. E’ brutta perché non è uno spettacolo generalista. Qualcuno evoca la sublime satira di Arbore nel Papocchio, ma non c’è nessun paragone”. Telese ha quindi evocato “l’ideologia gender” proposta in una manifestazione planetaria “che vedono i bambini”.
A pensarla come il giornalista anche Gianni Alemanno, ospite in studio che ha ulteriormente rincarato la dose: “Credo che quell’immagine non solo è brutta e volgare, ma è un immagine di autolesionismo rispetto alla nostra storia ed identità. Il cristianesimo fa parte del nostro dna e della nostra cultura. Come si può fare alle Olimpiadi una scena così ripugnante? E’ una scena quasi da satanismo, ragazzi. Sembrano quasi le messe sataniche, sto esagerando, ma non è possibile”.
A rappresentare la corrente opposta c’era Luca Bottura, sostenuto dall’altra padrona di casa, Marianna Aprile. “Viviamo nella parte più fortunata del mondo in cui puoi persino rileggere l’Ultima cena e non ti sparano”, ha spiegato l’autore televisivo. “A quelli che dicono ‘andate a farlo a Teheran’ rispondo che no, non ci andiamo perché sennò ci lapidano. Tutti i giorni rompiamo le scatole al mondo dicendo che siamo superiori e che vogliamo insegnare la nostra civiltà. Ebbene, la nostra civiltà prevede che uno possa fare una cosa anche di cattivo gusto“.
Argomentazioni che non hanno convinto Telese, pronto a contrattaccare: “Se ci fosse stato Maometto lo avrei considerato altrettanto brutto. Questa è una carnevalata. Immagina se ci fosse una drag queen che interpreta Mattarella. Di cosa staremmo parlando?”.