Una polemica chiaramente inseguita, cercata e annusata. Il risultato, tuttavia, è un clamoroso buco nell’acqua. A In Onda viene invitata Katia Serra, reduce dalla fortunata telecronaca di Italia-Inghilterra, partita che ha riportato gli azzurri sul tetto d’Europa. Un’esperienza vissuta come seconda voce, al fianco di Stefano Bizzotto, dopo che la coppia ‘titolare’ di Rai1 formata da Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro era stata bloccata a causa del covid.
Il taglio che si vuole dare all’ospitata appare chiaro fin dal principio. “La sua voce l’abbiamo sentita troppo poco, chiederemo a Katia Serra di dirci quello che non le hanno fatto dire in tv l’altro giorno”, dice Concita De Gregorio prima del lancio della pubblicità. Al rientro, la conduttrice non modifica lo spartito: “Soffrivo moltissimo, la interrompevano continuamente ed è una condizione che conosco molto bene. Vorrei che dicesse qui quello che non è riuscita a dire, una cosa che durante la telecronaca non ha potuto dire”.
La De Gregorio non aveva però tenuto conto della reazione spontanea della Serra, pronta al contrario a spendere parole al miele per la Rai: “Ringrazio chi mi ha dato questa possibilità. In quella partita era più opportuno che a parlare fossero le immagini e le gesta, è stata una mia scelta”.
Finita qui? Manco per sogno. La giornalista insiste, portando avanti forzatamente una tesi prestabilita, ovvero quella di una presunta discriminazione a danno della figura femminile: “Sono stata fortunata a stare lì e ad avere il privilegio di spiegare la partita, perché a raccontarla ci ha pensato Bizzotto”, ribatte l’ex calciatrice. “I ruoli sono differenti e ognuno fa il suo”.
Insomma, nessuno scandalo. Molto più semplicemente la distinzione tra il ruolo di telecronista e quello di commentatore tecnico. Quest’ultimo è generalmente una spalla, che aggiunge dettagli e aiuta lo spettatore a comprendere cosa sta accadendo in campo. Funziona così da sempre e, soprattutto, funziona così con tutti.