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In Mezz’Ora | 20 settembre 2015 | Annunziata intervista (sulle uova) Moscovici

La nuova stagione del talk politico di Lucia Annunziata su Rai 3: la prima puntata in diretta su Blogo.

pubblicato 20 Settembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:40

  • 14.10

    Pochi minuti prima del Tg3. E subito dopo è tempo di Annunziata.

  • 14.29

    Si parte con ritardo per la prima puntata?

  • 14.32

    Dieci anni di In Mezz’Ora: il Tg3 passa la linea all’Annunziata. Già dieci anni?

  • 14.32

    Eccola la sigla che fa subito Kill Bill.

  • 14.32

    “Buongiorno. Benvenuti per essere tornati dopo la pausa estiva. Una pausa estiva che è durata molto poco, ma ha cambiato moltissime cose in Italia e per l’Europa”.

  • 14.33

    “Festeggiamo, senza festeggiamenti, i dieci anni, ma ringraziamo chi ci ha seguitoIniziamo con un’intervista rara, quasi impossibile, perché è difficile trovare i commissari Europei”: Lucia, stai dicendo che fuggono sempre o che non lavorano mai?

  • 14.34

    “Siamo qui con l’uomo, per dirla semplice, che dovrà dire sì o no al nostro budget, agli investimenti dell’Europa su di noi”.

  • 14.36

    “Mi preoccupano le divisioni tra Est e Ovest d’Europa, tra coloro che sono troppo nazionalisti e chi invece si mostra più generoso verso l’arrivo dei migranti. Io stesso sono figlio di immigrati. Mio padre è arrivato in Francia ed è stato naturalizzato e io ora sono Commissario”: Moscovici tra passato e futuro.

  • 14.38

    “Essere Europei vuol dire essere ‘umani’, solidali. Abbiamo sempre detto che bisogna accogliere i migranti” sottolinea Moscovici.

  • 14.40

    Moscovici ha apprezzato la condotta della Merkel, sia la sua decisione di aprirsi ai migranti sia la necessità di controllare gli accessi.

  • 14.41

    Ci si prepara al vertice di mercoledì che lo stesso Moscovici definisce “decisivo”. Le speranze – dice l’Annunziata – di un accordo tra i paesi ‘ostili’ e generosi sono poche, come dice Prodi? Questa la domanda di Lucia. “La cosa importante è sia essere capaci di accogliere chi rischia la vita, ma anche assicurare la nostra sicurezza collettiva e lottare contro gli scafisti che sfruttano le miserie umane”.

  • 14.44

    “Dobbiamo agire con la ragione e con il cuore” dice Moscovici. Non si sbilancia certo sulle ipotesi di accordo, o disaccordo, con i paesi riluttanti all’accoglienza.

  • 14.45

    La questione ‘migrazione’ è anche una questione economica, visto che la gestione è dispendiosa e la CE chiede il rispetto di vincoli economici ai paesi membri. Una riduzione dei finanziamenti per convincere i paesi riluttanti a cedere non è la via, dice Moscovici. In merito non si esprime.

  • 14.47

    Servono posizioni politiche, dice Moscovici.

  • 14.47

    L’Onu dov’è? domanda l’Annunziata. Ma Moscovici sottolinea come la questione sia essenzialmente Europea.

  • 14,48

    Si cambia argomento: dalla migrazione alle elezioni greche. “Glielo chiedo come socialista: Tsipras è uno che ha ceduto all’Europa o un politico interessante”.
    “Da socialista non ho problema a rispondere. Tsipras non è socialista. E’ un’altra cosa. Come commissario mi interessa quello che succederà oggi all’Europa dopo le elezioni. Quel che è certo è che la Grecia deve fare le riforme chieste. L’Italia le sta facendo, delle buone riforme. Anche la Grecia deve farle se vuole restare nell’Eurozona. Non importa chi vince. “

  • 14.50

    Il rischio di Grexit è finito? “Se la Grecia rispetta gli impegni e le promesse fatte non ci sarà Grexit” dice Moscovici.

  • 14,51

    Corbyn è populista? Queste ‘nuove’ sinistre aprono al populismo ‘tipico’ della destra? si domanda Annunziata. Moscovici sottolinea che le domande che arrivano dagli elettori, ma le risposte sono sbagliate. Non è nel passato che si trovano le soluzioni per il futuro. Corbyn non è populista, è un politico da 35 anni. Basta che le soluzioni non siano quelle di 35 anni fa, in pratica dice Moscovici.

  • 14.54

    La Destra invece guarda sempre più alla xenofobia, dice Moscovici…

  • 14.54

    Come mai la casa socialista europea è così divisa sull’immigrazione se l’obiettivo è quello dell’accoglienza? “Sono temi che toccano la coscienza. La sinistra per me deve essere giusta, umanista… Per l’Europa questo è un momento di sfida, anche per capire come vivere i nostri valori e come farli vivere”.

  • 14.56

    E’ tempo di unificare politicamente l’Europa? “Penso che serva un’organizzazione che ci protegga dalle crisi. Bisogna spingere verso un’unificazione politica dell’Europa, anche economica e finanziaria. Ma non verrà mai un momento in cui gli europei pagheranno le tasse all’Europa. Magari potrà esserci una tassa, ma si tratterà di trasferimenti. Io non sono per l’innalzamento delle tasse”.

  • 15.00

    “La situazione italiana è migliorata. E’ migliorata anche la situazione globale dell’Europa. Ma è vitale il percorso delle riforme. Non è un sostegno a questo o quel governo. Le sta facendo Renzi ed è vitale che si facciano”.

  • 15.01

    Sono importanti le riforme costituzionali per l’Europa? “Possono migliorare il Governo del Paese e quindi possono essere favorevoli anche per l’Europa. Per la CE la riforma centrale è quella del mercato del Lavoro”.

  • 15.01

    Importante togliere la tassa sulla casa? “Se il governo italiano decide di fare delle riduzioni fiscali, è necessario anche fare dei tagli. Bisogna fare la cosa più efficace. Non posso commentare le scelte del Governo. Ma penso che si possano fare riduzioni anche sul mercato del lavoro”.

  • 15.04

    “Spero che abbiamo navigato intorno a tutte le impossibilità a commentare direttamente…”: i paletti di questa intervista erano evidenti. Un continuo minuetto tra domande legittime, fatte con mille precauzioni, e risposte ‘istituzionalmente’ corrette, con qualche tenue apertura all’opinione/valutazione realmente politica.

“Ringrazio il Commissario Moscovici: spero che abbiamo navigato intorno a tutte le impossibilità a commentare direttamente…”

Così Lucia Annunziata conclude la prima puntata/intervista della decima stagione di In Mezz’Ora, partita oggi, domenica 20 settembre, nella consueta collocazione della domenica post-prandiale. Un’intervista puntellata di “glielo chiedo anche se non mi risponderà”, di tentativi (talvolta riusciti) di stanare dalla sua veste istituzionale il Commissario all’Economia, un duello che – al netto dei partecipanti – pone qualche domanda sulla ‘necessità’/’opportunità’ di intervistare ‘le istituzioni’. Certo, la durata breve può non aiutare a far sbilanciare un interlocutore particolamrnte intenzionato a non sbilanciarsi, ma rappresenta una sfida ancor più difficile per l’intervistatore: e sul finale qualche parola in più, soprattutto sul Moscovici socialista che commenta la politica riformista delle sinistre al governo in Europa, riesce anche a tirarla fuori. La sensazione finale, però, è quella di un ‘coito interrotto’, di un’intervista “che poteva andare, non si sapeva dove”.

Un inizio, quindi, un po’ in sordina considerato l’interlocutore – di quelli che però non puoi lasciare andare – che alla fine cede anche un po’ alle pressioni della Annunziata. Qualche ‘parere’ sulle riforme italiane (dalle Costituzionali a quelle del Lavoro, passando per l’abolizione delle tasse sulla prima casa) esce, così come una posizione sul futuro della Grecia in Europa dopo le Elezioni. Sul tema migranti, il primo trattato, la situazione fluida e delicata che vede l’Europa spaccata (di nuovo) tra Est ed Ovest – per stessa e diretta ammissione del Commissario – determina un percorso dialettico particolarmente cauto. Tema non calso, ma scottante che non può essere, evidentemente, giocato senza precauzioni in un breve talk tv italiano.

Il format, però, è una garanzia: piaccia o non piaccia, è forse il miglior tipo di intervista politica attualmente in onda. Un modello, quella della 1 a 1 in mezz’ora, che è diventato il must have di ogni talk politico, da Quinta Colonna che ormai apre la puntata di lunedì con il segmento dedicato al faccia al faccia, ai vari Ballarò e Porta a Porta, che a fronte di un dibattito allargato incapace di offrire (più) contenuti, sono sempre più ‘costretti’ a ripiegare sul faccia a faccia, come unico vero strumento – se davvero ben utilizzato – per far uscire la controparte dal copione degli slogan e del benaltrismo.

Il meglio, però, la Annunziata lo dà con i politici nostrani. Aspettiamo la seconda puntata.

In Mezz’Ora | 20 settembre 2015 | Diretta prima puntata

In Mezz’Ora | 20 settembre 2015 | Anteprima

In Mezz’Ora torna oggi, domenica 20 settembre 2015, alle 14.30 di Rai 3 con la prima puntata della nuova stagione. Il talk di Lucia Annunziata ritrova la sua consueta collocazione della domenica pomeriggio per affrontare, in tempi certi e con una scaletta di argomenti definiti, i temi caldi dell’agenda politica ed economica italiana e internazionale.

In Mezz’Ora 2015-2016  |  Anticipazioni prima puntata

Per la prima intervista faccia a faccia, Lucia Annunziata ha scelto il Commissario economico dell’Unione Europea Pierre Moscovici a due giorni dal varo del Documento di Finanza pubblica da parte del Governo Renzi e nel mezzo dell’emergenza europea su profughi e migranti.

 

In 1/2h 2015-2016  |  Come seguirlo in diretta tv e in live streaming

In Mezz’Ora va in onda ogni domenica, dalle 14.30 alle 15.00, su Rai 3 e in live streaming sul portale Rai.tv. La puntata è poi disponibile on demand sul portale Rai e su Rai Replay per la settimana successiva alla prima visione.

 

In 1/2h 2015-2016  |  Second Screen

Il programma ha un proprio sito internet, oltre ad avere un profilo Twitter @Inmezzora_Rai3. L’hashtag è #inmezzora.


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