Il Trono di Spade su Rai 4 dal 2 maggio. Questa sera Mainstream gli dedica la puntata, con Marco Pontecorvo
Su Rai 4, dal 2 maggio, arriva Il Trono di Spade, con la prima stagione. E Mainstream, il programma dedicato ai telefilm, gli dedica una puntata questa sera.
Winter is coming… anche in chiaro. Ed era ora: a due anni dal debutto, “Il trono di spade” (o “Game of Thrones” se siete più affezionato al titolo originale) arriva finalmente sulla tv free. Solo una rete dipendente dalle serie tv di qualità come Rai 4 poteva cogliere la sfida di mandare in onda la trasposizione tv della saga letteraria di George R. R. Martin. L’appuntamento è dal 2 maggio, ogni giovedì, dalle 21:10 con un doppio episodio.
Andata in onda nel 2011 sulla Hbo (ed in Italia su Sky Cinema 1, che trasmetterà la terza stagione dal 10 maggio), la prima stagione de “Il trono di spade” è riuscita subito a conquistare il pubblico della Hbo, che ha fatto diventare questa serie un cult nel giro di pochi episodi.
Merito dell’impegno della produzione, che è riuscita a non tradire il clima dei libri di Martin, sia per quanto riguarda le location (che sono sparse tra Malta, Scozia, Irlanda e Marocco) sia per la scelta del cast, con attori capaci di entrare nel cuore del pubblico grazie a personaggi dolci, spietati, e (quasi) tutti interessati a conquistare il Trono di Spade su cui siede il Re del regno di Westeros.
La prima stagione presenta così le varie famiglie che, nel corso delle puntate, si troveranno l’una contro l’altra: gli Stark, con Ned (Sean Bean) incaricato di diventare Primo Cavaliere del Re Robert (Mark Addy) ad Approdo del Re, ed i Lannister pronti a conquistare il regno, mentre ai confini Viserys Targaryen (Harry Lloyd) e la sorella Daenerys (Emilia Clarke) si preparano a riconquistare quello che gli spetta.
Per l’occasione, Rai 4 manderà in onda, questa sera alle 23:00, una puntata di “Mainstream” in cui non solo la rubrica “Focus on” sarà dedicata alla serie tv, ma ci sarà anche un’intervista a Marco Pontecorvo, l’italiano direttore della fotografia di “Game of Thrones” e di tante altre serie americane (e di recente registra di “Aladino e Sherazade”). Così Montecorvo, anticipa la pagina del programma, ha spiegato il suo lavoro su “Game of Thrones”:
“La qualità distintiva delle varie location sta innanzitutto nel colore e anche nel contrasto. Noi abbiamo immaginato di voler mettere immediatamente in condizione lo spettatore di decifrare solo dall’immagine, anche da un primo piano e quindi senza avere un totale, in che posto si trovasse. […] Abbiamo lavorato più sui contrasti per differenziare, per fare delle piccole differenze all’interno dei mondi che in una configurazione geografica potevano essere Nord, Centro e Sud. E quindi il sud lo abbiamo caratterizzato tentando quasi di desaturarlo leggermente portandolo però su toni caldi, mentre la parte centrale, Approdo del Re, era quella più calda e ricca di colori”.