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Il sogno del podio, Milly Carlucci su Rai 5 con un docu-talent su giovani direttori d’orchestra

Quattro puntate in prima serata, dal 6 al 27 giugno, per raccontare il sogno di 20 giovani musicisti.

pubblicato 6 Giugno 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 18:44

Milly Carlucci per le arti: oltre a cercare giovani ballerini in giro per l’Italia con Ballando on the Road, ora porta in tv il concorso internazionale della London Simphony Orchestra per giovani direttori d’orchestra con Il Sogno del Podio, quattro puntate in onda dal 6 giugno alle 21.25 su Rai 5 (DTT, 23).

Un docu-reality, o meglio un docu-talent, che racconta il percorso di 20 giovani concorrenti, provenienti da tutta Europa e tutti under 30, che si sfidano per vincere l’edizione 2018 della Donatella Flick LSO Conducting Competition, concorso biennale fondato nel 1990 da Donatella Flick e patrocinato dal principe Carlo d’Inghilterra. In palio per il vincitore un anno da Assistente Direttore alla London Symphony Orchestra al fianco di maestri come Sir Simon Rattle, François-Xavier Roth e Gianandrea Noseda. L’edizione in oggetto è quella che ha avuto luogo nel novembre 2018.

Un talent decisamente raffinato, che sostituisce alla musica pop internazionale e alle melodie made in Italy celebri – e meno celebri – movimenti di musica classica, che i concorrenti devono eseguire guidando una vera orchestra e al cospetto di alcuni dei maggiori direttori d’orchestra del mondo: in giuria, infatti, ci sono i maestri Antonio Pappano (Sir per volere di Sua Maestà Elisabetta II), Tadaaki Otaka, Sian Edwards e Lennox Mackenzie, giusto per citarne alcuni.

Se cambia la natura delle prove, non cambia la sostanza del racconto: l’emozione, l’impegno, la sfida, la determinazione dei concorrenti, che non assecondano solo una passione, ma mettono a frutto anni di studio alla ricerca di una premio che può davvero significare una svolta nella loro carriera e nel loro futuro professionale.

Una sfida anche per la Carlucci, che firma il docu-talent con Maddalena De Panfilis, Anna Carlucci e Andrea Quartarone: un modo per cercare di avvicinare il pubblico televisivo – per quanto quello di Rai 5 sia di buon palato – alla musica classica, e di alto livello. La Carlucci si inserisce in un filone narrativo particolarmente florido su altre reti, ma che potrebbe diventare un precedente interessante per spingere anche nella direzione di contenuti talent musicali non solo pop.

Vale la pena ricordare anche il primo ammirevole tentativo di raccontare la musica classica in tv e in chiave pop firmato da Raffaella Carrà, che nel 2008 mise anima e corpo in Il Gran Concerto, condotto da Alessandro Greco con la regia di Sergio Japino.

Il sogno del podio, le puntate

Nei primi due appuntamenti, in onda giovedì 6 e 13 giugno, i venti concorrenti – divisi in due gruppi da 10 – affrontano il primo round della selezione sul podio della Guildhall School Symphony Orchestra, sede della competizione. La prova prevede che ogni candidato debba dirigere tre ‘movimenti’ estratti a sorte dalla giuria e facenti parte di un ampio repertorio studiato nei mesi precedenti. La prima prova sarà l’occasione per conoscere i 20 concorrenti, anche attraverso  confessionali, interviste ai loro accompagnatori e i commenti della giuria.

Giovedì 20 giugno è già tempo di semifinale per i 10 candidati che hanno superato la prima prova: per loro nuove prove a base di repertorio. Solo tre accedono alla finale e hanno l’onore di dirigere la London Symphony Orchestra nella prova definitiva che rappresenta il clou della puntata del 27 giugno. Il vincitore riceverà il premio da Sua Altezza Reale il Duca di Kent, Edward Windsor.

 

 

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