Il sesso, il Grande Fratello, l’Italica Morale
Sesso al Grande Fratello. Per due volte. Consumatosi fra il cumenda e la dottoressa Lina Carcuro. E scrivo dottoressa non a caso, perché la dottoressa rischia di essere radiata dall’ordine dei medici (sic). Perché sui suoi amplessi con il cumenda (ormai, non ha più un nome) – veri, mediati, mediatici che siano – si sono
Sesso al Grande Fratello. Per due volte. Consumatosi fra il cumenda e la dottoressa Lina Carcuro. E scrivo dottoressa non a caso, perché la dottoressa rischia di essere radiata dall’ordine dei medici (sic).
Perché sui suoi amplessi con il cumenda (ormai, non ha più un nome) – veri, mediati, mediatici che siano – si sono pronunciati prima i signori dell’Ordine dei medici, poi, come se non bastasse, anche i signori dell’Aduc (l’Associazione degli utenti e dei consumatori), che non hanno niente di meglio da fare che occuparsi del sesso altrui.
Ora. A me poco importa se sia sesso vero, mediato o mediatico. Mi importa persino poco che sia sesso. Questa edizione del Grande Fratello non mi fa impazzire, e non fa impazzire gli italiani. Ma quel che mi interessa, le reazioni dell’Ordine e quelle dell’Aduc, che non possiamo certo immaginare organizzate come una campagna pubblicitaria – utilizzate, dopo, questo sì. E ci mancherebbe altro! Bisogna farlo, il G.F. è uno show e si alimenta di tutti i meccanismi dello show, con ogni diritto -, anzi, che immaginiamo essere spontanee.
E’ troppo, su un blog televisivo, predicare il fatto che una persona possa far sesso senza che consumatori o ordini di sorta abbiano qualcosa da ridire in merito? Anche se questo sesso viene consumato in televisione? Io credo di no. Credo che non sia troppo. Credo che sia il caso di smetterla con questa ridicola italica morale.