Il Segreto | Puntata serale 27 novembre 2015 | Riassunto e foto

Maria ed Emilia vanno a chiedere aiuto a Candela per gli ammalati, ma lei in un primo tempo lo nega, poi ci ripensa.

Bernarda, dopo aver informato Fulgencio del regalo che le ha fatto Francisca (una casa), finisce per litigare animatamente con il marito.

Tula fa visita al Jaral ad Aurora, per aiutarla a capire cosa possa aver contagiato i malati, ma anche lei non sa che fare.

Raimundo si presenta alla villa da Francisca, che ha chiuso le porte di casa sua a tutti per paura del contagio della malattia.

Gonzalo informa Aurora e Tula che in ospedale, dopo l’autopsia sul corpo di Isidro, non hanno trovato alcun motivo che giustifichi la sua morte e la malattia che lo ha colpito.

Fernando reagisce male alla decisione di Candela di preparare il pane per gli ammalati e la minaccia di morte se continuerà a disobbedire. Lei però trova il coraggio di ribellarsi e ottiene di poter continuare.

Don Pablo, mentre assiste i malati nelle cantine del Jaral, si sente male.

Maria e Gonzalo si danno da fare per aiutare i malati, quando arriva la notizia del malore di don Pablo.

Don Pablo nel frattempo muore, chiedendo ad Aurora di occuparsi lei dei malati.

Anibal, di passaggio all’emporio, trova il pacchetto lasciato per lui da Isidro, con la loro foto da piccoli.

Fulgencio si prepara a partire per Madrid, ma Francisca cerca di convincerlo a restare, per paura del contagio.

Mauricio però lo blocca: il paese è in quarantena e nessuno può andarsene.

Conrado, che era andato alla ricerca di un medico, è costretto a tornare indietro: le autorità hanno disposto la quarantena per il paese e nessuno può entrare o uscire.

Tutti in paese sono angosciati per la situazione dell’epidemia che dilaga.

Quintina è preoccupata per Anibal, che non si trova. E se volesse togliersi la vita?

Aurora non sa più cosa fare: i malati si aggravano e lei non sa come migliorare la situazione.

Fulgencio litiga con Mauricio, e poi si ritrova a parlare con Bernarda, che lo invita ad essere paziente. Una volta passata l’epidemia potranno andarsene insieme, e ricchi sfondati.

Aurora ha un’intuizione: usare un farmaco per coagulare il sangue, che almeno rallenterà il decorso della malattia. E i malati si affidano a lei.

Maria va a prendere altro pane da Candela e a ringraziarla per l’aiuto offerto: “Ora inizio a riconoscervi”, le dice.

Quintina non sta bene e Dolores teme che sia stata contagiata. Ma la ragazza lo nega.

Gonzalo è preoccupato per Aurora, che si concentra sui malati, senza riposarsi e senza mangiare. Così rischiano di perdere anche lei.

Intanto Gonzalo pensa che sia necessario trovare ciò che accomuna gli ammalati, per scoprire la causa dell’epidemia.

Anibal è sempre più in crisi e neppure don Anselmo riesce ad aiutarlo.

Fernando continua a stare con il fiato sul collo a Candela.

Quintina si sente male: è stata contagiata.

Mauricio ha una sorpresa per Francisca: ha rintracciato il becchino che si è occupato della sepoltura del figlio di Fulgencio e Bernarda.

Al Jaral intanto si capisce da cosa arrivi la malattia: il deposito dell’acqua del paese è stato avvelenato.

Francisca scopre che il figlio di Fulgencio non è morto per un semplice incidente (un colpo alla testa) come detto dal cugino. Il corpo del bambino, infatti, era pieno di segni di colpi. È stato ucciso?

Anche Quintina viene trasferita al Jaral, assistita da Hipolito.

Gonzalo e Conrado hanno trovato un boccione di veleno nei pressi del deposito dell’acqua. Qualcuno ha voluto avvelenare i paesani. Ma chi odia tutti a tal punto?

La mattina seguente Gonzalo informa tutti i paesani di quanto ha scoperto sul veleno e sull’acqua. Nessuno deve più bere dalle fontane, per giorni, fino a quando l’acqua non sarà pulita.

Aurora è disperata: non riesce a trovare un antidoto per il veleno, e finché non lo troverà non si riposerà.

Francisca vuole scoprire cosa è successo al figlio di Fulgencio e non si fida più del cugino.