Il Sangue e La Rosa: una fiction kolossal per Canale 5
Parte ufficialmente stasera la grande fiction di Canale 5 (dopo il buon riscontro di ieri di ‘O Professore) con la messa in onda della prima delle quattro puntate de Il Sangue e la Rosa, kolossal ambientato nella Roma papalina avente tra gli interpreti Gabriel Garko, Isabella Orsini, Alessandra Martines, Ornella Muti e Virna Lisi. Di
Parte ufficialmente stasera la grande fiction di Canale 5 (dopo il buon riscontro di ieri di ‘O Professore) con la messa in onda della prima delle quattro puntate de Il Sangue e la Rosa, kolossal ambientato nella Roma papalina avente tra gli interpreti Gabriel Garko, Isabella Orsini, Alessandra Martines, Ornella Muti e Virna Lisi. Di produzione Janus International, la serie è sceneggiata da Teodosio Losito e diretta da Salvatore Samperi, Luigi Parisi e Luciano Odorisio. (Gallery fotografica)
Una storia che si affaccia a metà 800 a Roma. Protagonista un’umile ragazza, Isabella Malvolti (Isabella Orsini), figlia del locandiere di Cave e il suo amico segretamente innamorato di lei, Rocco (Gabriel Garko). Un cast che si preannuncia stellare per una produzione costata più dieci milioni di Euro. Sono infatti presenti oltre ai citati tra gli altri, Giancarlo Giannini, Cosima Coppola, Martine Brochard, Franco Castellano, Gerardo Amato, Antonio Giuliani, Massimiliano Varrese, Martina Pinto e Brando Giorgi.
La fiction è caratterizzata da un triangolo d’amicizia e d’amore che vede protagonisti sin da ragazzini proprio Isabella, Rocco e Giulio (Mirko Petrini), quest’ultimo arrivato in paese insieme alla madre Camilla (Martine Brochard); una difficile scelta per la ragazza che deve decidere per l’umile operaio o il ricco di famiglia.
A Cave, Isabella Malvolti figlia del locandiere passa le proprie giornate studiando frequentando il suo amico di sempre, Rocco, da sempre innamorato perso di lei.
Con l’arrivo in paese di Giulio Mancini, stabilitisi presso la residenza del Barone Andrea Forleis (Gerardo Amato) e la moglie Barbara (Ornella Muti) in seguito all’uccisione del rivoluzionario Uberto Mancini (Franco Nero) le cose per Isabella però cambiano e inizia ad interessarsi anche al giovane rampollo. Nascerà così un rapporto d’amicizia “a tre” che si protrarrà anche nel tempo quando sembrerà che le loro strade si staranno per separare. Isabella dovrà scegliere ad un certo punto tra il nobile e il bandito.
I tre si ritroveranno a Roma qualche anno dopo, ad inizio 800, per condividere esperienze, avventure e piccoli misteri.
Il Sangue e La Rosa è una produzione ad alto budget che include azione, avventura, misteri, romanticismo e intrighi. I personaggi sono ben caratterizzati, vediamoli brevemente direttamente dalle schede di produzione (SPOILER):
ROCCO RIBONI (Gabriel Garko)
Irrequieto e passionale, Rocco non abbassa la testa davanti alle ingiustizie. E paradossalmente proprio per questo si ritrova ad avere spesso guai con la giustizia e con il potere. Ha l’indole del capopopolo, del Robin Hood. Sempre pronto ad andare in soccorso delle persone a cui vuol bene, non esita a mettersi nei guai lui stesso. È bello, forte, generoso: tutte qualità che lo fanno benvolere da alcuni ma invidiare da altri. Ha successo con le donne, anche se ne ama solo una, da cui però non sembra essere riamato: Isabella Malvolti (Isabella Orsini), la capricciosa, intelligente, bellissima figlia dell’oste del paese che conosce da quando erano bambini. Operaio come il padre e il fratello in una cava di marmo, sarà prima licenziato per aver protestato contro dei licenziamenti ingiusti, poi costretto a scappare per aver accidentalmente ucciso durante un litigio il capomastro della cava, che aveva provocato la morte del padre. Arrivato a Roma si unirà alla banda del terribile Cesarone diventando un bandito.
ISABELLA MALVOLTI (Isabella Orsini)
Che sia capricciosa e viziata dalle troppe attenzioni tipiche di una figlia unica non si può negarlo, ma ha anche una gran testa, Isabella, e determinazione, intelligenza, coraggio. Suo padre riesce difficilmente a tenerla a bada: la reputa un maschiaccio in gonnella. Il vecchio Malvolti non sa che il suo “maschiaccio” ha anche un gran potere di seduzione con il quale riesce da anni a tenere legati a sé i due ragazzi più ambiti del paese: il volitivo e passionale Rocco e il raffinato e aristocratico Giulio. Non sa tra i due chi scegliere, anche se a un certo punto l’ago della bilancia penderà per il nobile… forse è solo un’illusione, ma che la farà approdare a Roma e infilarsi in situazioni sempre più bizzarre e pericolose, con il povero Giovanni a correrle dietro come Geppetto con Pinocchio. Sì, l’ha viziata, le ha dato troppo. D’altronde quella figlia per lui e la sua defunta moglie era stato un dono quando ormai avevano perso le speranze. Un dono nel vero senso del termine perché si tratta della figlia illegittima del conte Damiani e della marchesa Ines Sciarra: la madre era morta dandola alla luce e il conte non aveva voluto affrontare da solo il peso dello scandalo. Di questa storia Isabella non sa nulla.
ORTENSIA DAMIANI (Alessandra Martines)
La seconda moglie del conte Damiani, ovvero il padre di Isabella. Rapace e sensuale anche nelle sue mise da lutto stretto. Non ha mai perdonato a suo marito di aver avuto un grande amore prima di lei. Gli sguardi e le parole della gente l’hanno sempre fatta sentire una seconda scelta e proprio mentre sta per prendersi la sua rivincita, ecco che il fantasma di quell’amore ritorna nei panni di Isabella. Lei non ci sta a dividere l’eredità con lei. Non è solo una questione economica, assolutamente no, è il desiderio di vendetta. Un desiderio che le fa brillare gli occhi e diventare bellissima. Una dark lady ottocentesca.
BARBARA FORLEIS (Ornella Muti)
E’ l’affascinante Baronessa Forleis, moglie di Andrea, il migliore amico del defunto Uberto Mancini e padrino di Giulio. Un’aristocratica, riservata e timorata di Dio. Non ha bisogno di pronunciare parole per suscitare attenzione. Basta la sua presenza, un suo sguardo. Che talvolta può anche suscitare inquietudine.
LUCREZIA SCIARRA (Virna Lisi)
È la nonna di Isabella. Una donna orgogliosa, di una bellezza luminosa e altera, in cui si legge la fierezza del suo lignaggio, ma che sa anche trasformarsi in infinita dolcezza. Determinata a ottenere quello che vuole, non si lascia abbattere dagli ostacoli che incontra lungo il suo cammino. Conoscendola, capiamo da chi ha preso sua nipote Isabella.
CARDINAL ROSPIGLIOSI (Giancarlo Giannini)
Una figura che mette soggezione. Uno sguardo imperscrutabile e un sorriso che non ha nulla di celestiale. Dalle cronache dell’epoca: “…Se il maligno avesse sembianze umane, sarebbero quelle del cardinale Rospigliosi. I suoi occhi, sono sfuggenti e pericolosi come quello di una tigre…”. Un’anima nera, a dispetto dell’abito che porta. Motiva la sua cattiveria con la necessità di mantenere l’ordine nella città del Papa, ma in realtà è il piacere del male a spingerlo. Anche se lui è solo la mente, mai il braccio delle sue malefatte per cui si serve di un killer d’eccezione, la SFINGE ROSSA.
GIULIO MANCINI (Mirko Petrini)
È il perfetto principe azzurro: nobile, biondo, elegante, dal sorriso incantevole e lo sguardo malinconico. Un intellettuale dall’animo sensibile, bravo a declamare versi e a pronunciare parole d’amore. Giulio non è nato a Cave, ci arriva a quindici anni dopo morte del padre, un nobile prestato alla causa della Carboneria. Una morte violenta, avvenuta durante un’azione di protesta, che aveva non solo coperto la sua famiglia di vergogna, ma l’aveva anche ridotta sul lastrico a causa del sequestro dei beni. È per questo che lui e sua madre Camille si trasferiscono in campagna, dai Forleis, gli unici amici disposti ad aiutarli. È un animo mite Giulio, ma se viene provocato reagisce. La sua mitezza si stempererà fino quasi a svanire quando conoscerà i compagni di lotta di suo padre e deciderà di vendicare la sua morte. Per portare a compimento il suo piano sarà disposto a tutto dimostrando una caparbietà e una determinazione insospettabili.
ADELASIA (Cosima Coppola)
La giovane e seducente moglie di Cesarone. Zingara, un po’ strega e un po’ veggente. Ex prostituta del giro di Faustina. Ha ammaliato il boss con la sua bellezza e di certo anche con le sue pozioni magiche. Intelligente e colta, succube del marito che la maltratta, ha un gran bisogno di tenerezza. Se non fosse cresciuta in quell’ambiente sarebbe potuta diventare una letterata, una cortigiana col suo cenacolo di intellettuali. Si innamorerà di Rocco, ma sarà un amore senza speranze.
RUDOLF KRUGER (Franco Castellano)
Il commissario di Polizia è un uomo di bell’aspetto, elegante, dai modi raffinati. Ma non lasciatevi trarre in inganno, basta guardare nel fondo dei suoi occhi per capire che Kruger non è altro che una delle innumerevoli facce del male. Non è il potere a interessarlo, ma il piacere di far soffrire la sua vittima. Psicologicamente prim’ancora che fisicamente. Apparentemente imperscrutabile e gentile, basta poco a far scattare la sua rabbia.
GIOVANNI MALVOLTI (Maurizio Mattioli)
Padre adottivo di Isabella, Giovanni conduce l’unica locanda di Cave, che è anche la stazione di posta del paese. E’ un gran lavoratore, un uomo grande e grosso ma con il cuore tenero. Apparentemente burbero, nei fatti è affettuoso e facile alla capitolazione quando si trova davanti alla donna della sua vita: Isabella. Una figlia tanto attesa e arrivata in tarda età.
CAMILLA MANCINI (Martine Brochard)
La madre di Giulio. Vestiti accollati e lutto perenne. Ma più che per il coniuge venuto meno, per la sua condizione esistenziale. Quando non prega, Camille passa il suo tempo a lamentarsi: del marito carbonaro che l’ha coperta di vergogna, del figlio che corre dietro una sottana di paese dimenticandosi del suo lignaggio, dei soldi che mancano. Donna di fede e di morale, è però disposta a chiudere un occhio – se non addirittura tutti e due – quando la nuova servetta che le è capitata per casa (Isabella in incognito, che lei ai tempi di Cave non ha mai conosciuto) riesce a mettere insieme il pranzo con la cena senza chiederle un soldo.
CESARONE (Gaetano Amato)
Il capo dei Pitocchi, ovvero della banda di malviventi che controlla Trastevere e dintorni. Dipendono da lui tutti i traffici illegali. Organizza rapine e furti, controlla la rete dei mendicanti e della prostituzione. E non solo a Trastevere: Cesarone ha contatti con tutta Roma, anche con i nobili. E’ molto protetto dal capo della polizia a cui sa ricambiare i favori. Guai a cercare di fargliela sotto il naso, Rocco ci proverà e ne resterà scottato. Prepotente, feroce, godereccio, ha il suo tallone d’Achille: Adelasia.
FAUSTINA (Lydia Biondi)
La sorella di Cesarone, ancora più laida e feroce di lui. Gestisce il giro di prostitute di Trastevere e sul cuore ha un callo. È arcigna, rapace, sboccata e volgare. Niente la impressiona, niente la commuove. Per salvarsi la pelle è disposta a tradire anche il sangue del suo sangue.
Si tratta dunque di una fiction in costume che non mancherà di interessare il pubblico per la verità ultimamente stanco riguardo a questo genere di prodotti. Per l’esordio questa sera dovrà vedersela con la temibilissima messa in onda di Pretty Woman: come andrà?