Il ritorno di Ulisse, la sceneggiatura ed un brutto montaggio appiattiscono i personaggi
Il ritorno di Ulisse risente di un montaggio che rende le scene meno cariche di tensione, mentre la sceneggiatura non conferisce ai personaggi la forza narrativa
I francesi hanno voluto portare in tv un’Itaca più violenta, ma quello che noi italiani seguiamo sembra essere una serie di clip male montate che della versione originale dell’Odissea ha poco. Il ritorno di Ulisse, la fiction di Raiuno, risente dall’accorciamento di puntate rispetto alla versione d’oltralpe, ma anche di una sceneggiatura che appiattisce i personaggi del poema omerico a semplici guerrieri in cerca di sangue.
Co-produzione internazionale, la serie tv non ha come obiettivo quello di rappresentare gli ultimi dodici libri dell’Odissea con precisione rispetto alla versione originale, ma quello di rivisitare un classico della letteratura inserendo elementi che possano renderlo più moderno.
Un classico, però, non ha bisogno di essere più moderno: passi il desiderio degli autori francesi di non scrivere un’altra versione dell’Odissea che fosse troppo simile alle altre, ma davanti ad un compito così arduo è difficile evitare di inciampare senza che la caduta non sia evidente.
Il difetto maggiore della fiction sembra essere il montaggio: la versione italiana ha dovuto essere accorciata, e questo ha comportato alcuni tagli che hanno tolto alla prima puntata il pathos necessario ad un racconto come questo. Da una scena all’altra, tutti recitano la propria parte ma manca il senso di grandezza dell’opera greca: il compito è svolto con attenzione, ma non basta.
Non è questione di modificare o no la trama. Alessio Boni aveva avvertito che gli autori si fossero presi qualche libertà nello scrivere la serie, ma questo non deve giustificare la carenza di dialoghi che forniscano a Penelope (Caterina Murino), Telemaco (Niels Schneider) ed agli altri personaggi quella forza narrativa che conosciamo.
Rendere l’Odissea un racconto moderno, con qualche scena di nudo e violenza giustificate dalla versione originale, non serve a rendere accettabile una produzione che non si capisce quanto voglia diversificarsi dalle versione passate. La Rai ha contributo esclusivamente nella produzione della serie, lasciando la scrittura alla Francia. Questo, però, non riduce il peso della nostra tv pubblica sulla fiction.