Il ricordo di Ettore Scola alla Vita in diretta: Quando Rai e Servizio Pubblico sono la stessa cosa
Il ricordo del grande regista e sceneggiatore nel pomeriggio di Rai1
Ci sono momenti in cui si pensa che la Rai sia un enorme pachiderma che si muove a fatica e che ci fa rimpiangere un certo suo passato, altri momenti invece in cui si conferma prima azienda culturale del nostro paese, come spesso viene chiamata. L’altro ieri è morto il grande regista e sceneggiatore Ettore Scola, una persona che ha fatto la storia del cinema italiano. Tanti i capolavori assoluti che ci ha lasciato come regista da “C’eravamo tanto amati” del 1974 a “Una giornata particolare” del 1977 fino a “La famiglia” del 1987.
Scola ha sceneggiato negli anni cinquanta successi del calibro “Un americano a Roma”, “Il conte Max”, “Il mattatore” tanto per citarne alcuni. Rai1 ieri pomeriggio ha deciso di ricordare il grande maestro stravolgendo la propria programmazione trasmettendo il film “C’eravamo tanto amati” alle 14:30 al posto di Torto ragione. Non solo, la Vita in diretta ha stravolto completamente la propria scaletta per dar spazio al ricordo di Scola.
E’ stata quindi messa in piedi in poco tempo una puntata in cui ha avuto larghissimo spazio la notizia della morte del grande regista e sceneggiatore già a partire dalla prima parte della trasmissione. Il ricordo di Scola è poi proseguito nel corso della seconda parte di Vita in diretta con filmati ed immagini tratte dai film che abbiamo citato. Mentre l’ultima mezz’ora del programma ha ospitato un dibattito in studio con ospite Erminia Manfredi, vedova del grande attore romano Nino Manfredi, che fu diretto da Scola in “Riusciranno i nostri eroi”, “C’eravamo tanto amati” trasmesso poco prima da Rai1 e “Brutti sporchi e cattivi“.
In studio anche Ricky Tognazzi che fu diretto da Scola nel grande film “La famiglia” e la giornalista Gloria Satta. Un pomeriggio dunque quasi intermente dedicato dalla prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo ad Ettore Scola, partendo dalla trasmissione di uno dei suoi film più belli, passando per il ricordo lieve, efficace e pieno di sentimento di una Vita in diretta che cambia pelle per ricordare e raccontare un maestro che se n’è andato solo materialmente, lasciandoci però la sua anima attraverso il suo meraviglioso lavoro.
In tutto questo alla Rai e ala sua trasmissione principe del pomeriggio Vita in diretta, un plauso per la sua capacità di mettere in piedi velocemente un programma e per come lo ha costruito.