Il Ricco e il Povero: la coppia funziona, il programma molto meno
Il pilot con Costa e Rubio live su Blogo.
Il Ricco e il Povero non è solo il titolo del format appena andato in onda su DMAX, ma anche un’ottima chiave di lettura, a mio avviso, per commentare il pilot.
“Il ricco” è il protagonismo, “Il Povero” è l’insieme di scrittura e confezione. Il programma appare spaccato a metà: da una parte Costantino della Gherardesca e Chef Rubio, che si caricano la storia sulle spalle e la portano in giro per Marrakech con la sola forza dei loro personaggi (e della loro fortunata combinazione); dall’altra sfide con poco senso, confezione fastidiosa e sostanziale povertà di cure.
Il vero istrione è Costantino: il programma è sostanzialmente lui. Le sue battute, i suoi confessionali, le sue iperboli, la sua ironia (che ritengo sempre farina del suo personalissimo sacco) danno un senso narrativo a questa versione ‘fake’ di Pechino Express e riescono a lasciare senza parole persino Rubio, che solitamente non si ferma davanti a nulla. I due però funzionano e non mi meraviglia: quel che traspare nella loro relazione è il rispetto. Ingrediente sostanziale per far andare avanti una relazione. Nella prima metà della prima giornata i due sembrano prendere le misure, testando passo a passo cosa e come possono interagire: già alla prima notte la tensione si stempera e i due si ‘riconoscono’. Costa molla il freno, Rubio si fa coinvolgere. Costantino traina con la verve che lo contraddistingue, Rubio gli si affida divertito e consapevole del diverso apporto che ciascuno può dare al progetto. Lo portano avanti loro, c’è poco da fare.
Le dolenti note riguardano ciò che li circonda.
Non a caso ho usato la parola ‘fake’: il pretesto delle sfide per dare un obiettivo ai due viaggiatori può anche funzionare, sempre che si capisca che la prova non è sostanziale, ma solo una ‘scusa’ per far visitare loro la città. Città che, tra parentesi, non si vede molto nonostante i 70 minuti di programma (trasmesso peraltro senza spot). Il vero nodo narrativo sono ‘le ricompense’ più che le sfide. Le prove, anzi, sembrano fin troppo costruite per appassionare o per incuriosire: raccogliere oggetti in un suq, ballare, recuperare chiavi in casse piene di serpenti…. Tutto ha quasi il sapore del superfluo. Il programma gira quando si lasciano i due a interagire per le strade della città, insieme. L’uso insistito dei confessionali, soprattutto all’inizio, limita – secondo me – le reali potenzialità, davvero esplosive, della coppia. Più di una volta, soprattutto nella prima metà di puntata, mi son ritrovata infatti a pensare “lasciateli fare”. La sensazione è che più che ‘fare’ e ‘mostrare l’azione’ si sia pensato più a raccontare quel che succedeva. Che senso ha, visto che puoi contare su due narratori come Rubio e Costantino?
Certo, il problema può essere, al contrario, ‘contingentarli’, tenerli a bada, fare in modo che si attengano al ‘cronoprogramma’. Ma Costantino ha ormai la tv nel sangue e Rubio si lascia guidare dalla sua esperienza, lasciando che la spontaneità – e anche la misura, per quanto a molti possa sembrare strano – lo guidino.
Povera, quindi, la parte ‘agonistica’ (nel senso che non mette e non toglie nulla allo spirito del programma, ovvero Costa e Rubio che fanno cose, vedono gente…), non particolarmente brillante la ricerca di cose da narrare (molto apprezzata il confronto tra dentisti, davvero inedito, fin troppo banale il mangiatore di Cous-Cous, con i locali ridotti a macchiette), ma addirittura irritante il finale.
Diciamo che sono disposta a sospendere l’incredulità e accettare i verdetti delle prove; non sono però disposta all’atto di fede sul momento più ‘epico’ di tutto il racconto, ovvero il viaggio di ritorno di 52 ore in bus da Marrakech a Milano. Chiunque l’avesse dovuto fare sarebbe stato degno di racconto, ma quel pizzico di sadico cinsimo del telespettatore avido avrebbe portato a una goduria maggiore se a farlo fosse stato Costantino. Quel ritorno a Milano poteva essere, da solo, uno spin-off. E invece, dopo tutta la retorica della prova, di questo viaggio si vedono solo i primi 5 minuti, quelli ricavati prima di imbarcarsi – tutti – sul volo privato di ritorno. Non sarà così, (si concede il beneficio del dubbio) ma questa è l’impressione. E così non vale. Si tradisce il patto narrativo col pubblico. Si finisce per falsificare tutto il presupposto ‘dell’esperimento’. Non va bene. Bisogna limare qualcosa. E soprattutto non promettere quel che non si può mantenere.
Povera anche la parte visiva. Abituati alla cura di Pechino Express e al taglio praticamente cinematografico di Unti e Bisunti, questo Il Ricco e il Povero ha il sapore di una ripresa ‘amatoriale’. Fotografia in balia delle luci dell’Africa settentrionale – con quel costante effetto controluce che rendeva i due protagonisti ‘opachi’ e oscuri -, regia di servizio, confezione sostanzialmente poco curata. Se poi l’effetto talvolta polarizzato, talvolta oscuro fosse voluto, ammetto di non averlo capito. La sensazione per me principale è stata ‘il fastidio’. Un po’ come se avessero affidato la confezione al massaggiatore dell’hammam pubblico che ha rigirato Costantino come un calzino per un’esperienza che, come prometteva la ditta, Costa non avrebbe mai dimenticato. Ma si può migliorare.
Ecco: cosa mi resta di questo viaggio? La capacità autoriale di Costantino e la spontaneità di Rubio. La coppia funziona. Il programma ha bisogno di qualche limatura prima di una prossima tappa, che mi auguro comunque arrivi presto.
Il Ricco e il Povero | Diretta | Chef Rubio e Costantino a Marrakech
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21.13
Ci siamo. Si parte- Con tanto di ‘farfalla’ personalizzata.
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21.15
Costantino che si lancia in un ‘Porca Troia’ salendo sul cammello già vince tutto.
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21.16
Una voce narrante unisce i vari pezzi: Rubio vorrebbe andare in Sudamerica, Costa in Russia. “Vuoi vedere che andiamo a Ladispoli?” “No, il Lazio no, non ce la posso fare” dice Costantino
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21.21
Prima tappa, il suk di Marrakech. E c’è un’altra sfida. Sembra davvero Pechino Express. La seconda prova li metterà a contatto col servizio sanitario nazionale.
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21.37
“Bellissima Marrakech da poveri… ‘na fatica, però”.
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21.38
Un banditore li va a prendere. “Costantinaaa!! Rubiooo!”. “Mi chiama Costantina. Ci si può fidare?”.
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21.43
HOtel a 5 stelle. Rubio si sente un elefante in una cristalleria. Costa è completamente a suo agio. In stanza trovano dei regali. Per Rubio pistilli di zafferano, per Costa olio d’argan.
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21.44
“Non so perché hanno messo le rose sul letto? Ma pensano che siamo due pervertiti? Pure le rose nell’idromassaggio? Ma pensano che siamo due culattone francesi? Non sanno che tu sei eterosessuale e io impotente?”: Costantino mi fa morire. Rubio ride di gusto. La mezza giornata insieme già li trova più uniti.
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22.04
Comunque quando Costa vede Rubio lo abbraccia quasi disperato: “Sai, a me a questo punto non basta tornare in Italia, devo tornare in Austria”. Rubio se la ride.
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22.05
Diciamocelo, delle prove non ci interessa nulla: possono farle semplici o complesse, ma non interessano. Anzi. Più son complesse più spezzano il ritmo.
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22.26
No, ma non ci fanno vedere proprio il viaggio in bus?! Ma allora è truffa! Ma no! Ma non si può annunciare un viaggio di 52 ore di Costantino in bus e poi non farlo vedere. Sì, siamo cinici, perfidi, sadici. Altrimenti non l’avreste messa come prova. Io cosa devo pensare? Che è tornato in aereo privato con Rubio. Cosa che mi fa piacere per Costa, ma non per il programma tv. No, non ci siamo. C’è da limare.
Il Ricco e il Povero | Chef Rubio e Costantino a Marrakech | Anticipaioni
Costantino della Gherardesca e Chef Rubio sono Il Ricco e il Povero, nuovo format Magnolia in onda questa sera, 29 giugno 2016, su DMAX e che seguiremo live su TvBlog dalle 21.15. I due esploreranno per noi Marrakech con due sguardi diversi, ma ugualmente affascinanti. Nel mezzo prove e sfide. Ma vediamo di che si tratta.
Il Ricco e il Povero | Format
Un weekend per scoprire una città con prove, individuali e di coppia, che serviranno proprio a esplorare i luoghi più suggestivi di Marrakech, tra esperienze extralusso e più popolari ed autentiche. Il modello è quello dell’adventure game, ma con l’ironia tipica dei due protagonisti, che ricordano un po’ i nuovi Ricky e Barabba. Chi vince torna a casa in aereo, all’altro toccherà invece un lungo viaggio in autobus.
Il Ricco e il Povero | Come seguirlo in tv e in live streaming
Il programma va in onda questa sera, mercoledì 29 giugno, alle 21.15 su DMAX (DTT, 52; Sky 136, 137 e Tivùsat Canale 28) e in simulcast sul canale NOVE (DTT, 9; Sky, 145 e Tivùsat Canale 9). Il programma sarà poi disponibile sulla piattaforma Dplay dopo la prima tv.
Il Ricco e il Povero | Second Screen
Per seguire la prima (e finora unica) puntata de Il Ricco e Il Povero vi consigliamo ovviamente il nostro liveblogging, dalle 21.15. Sui social si può commentare con l’hashtag #IlRiccoeilpovero e magari chiamando in causa @rubio_chef e @CdGherardesca e i canali @dmaxitalia e @nove