Il reality verde
La settimana scorsa Antonio Dipollina scriveva – parlando positivamente di Frankenstein, che fa parte della categoria dei gender swap – che non esistono generi buoni o cattivi in sé. L’affermazione mi trova perfettamente d’accordo, e riguarda – ovviamente – anche i reality show. E’ il caso, giusto per parlare di una cosa un po’ particolare
La settimana scorsa Antonio Dipollina scriveva – parlando positivamente di Frankenstein, che fa parte della categoria dei gender swap – che non esistono generi buoni o cattivi in sé.
L’affermazione mi trova perfettamente d’accordo, e riguarda – ovviamente – anche i reality show. E’ il caso, giusto per parlare di una cosa un po’ particolare che ancora non si vede sui teleschermi nostrani, di Building Green, un reality show quasi fatto in casa che – sulla falsariga di Extreme Makeover Home Edition – documenta la ricostruzione integrale di un’abitazione per renderla completamente ecologica.
Il reality è realizzato in casa, con strumenti a portata di mano di utenze non necessariamente professionali e professioniste, in particolar modo di Mac-users. Se volere saperne di più, è il caso di dare un’occhiata alla bella recensione che ne fa Melablog.