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Il pubblico parlante di Amici: su TvBlog tutti i particolari sugli opinionisti più odiati della tv/1

Fanno parte del pubblico parlante di Amici ma l’Italia che guarda i reality show “sparla” di loro. Sono accolti da fischi, subissati da critiche eppure non abdicano al loro ruolo di implacabili fustigatori degli allievi di Cinecittà. Per alcuni è una missione – condotta in nome del fuoco sacro dell’arte – per altri puro divertimento,

14 Marzo 2009 16:35

pubblico parlante amici

Fanno parte del pubblico parlante di Amici ma l’Italia che guarda i reality show “sparla” di loro. Sono accolti da fischi, subissati da critiche eppure non abdicano al loro ruolo di implacabili fustigatori degli allievi di Cinecittà. Per alcuni è una missione – condotta in nome del fuoco sacro dell’arte – per altri puro divertimento, per tutti un modo di riempirsi la vita con leggerezza e autoironia.

Qualcuno degli opinionisti coinvolti in studio ha dei trascorsi artistici e per questo viene accusato di invidia, ma in molti casi la prima impressione si rivela sbagliata. Sono ragazzi “normali”, che sanno di correre il rischio di perdere credibilità nelle “cose serie” della vita, o di ricevere gli sfottò degli amici veri che pur pagherebbero per stare al loro posto. Peccato che accettino l’etichetta di pubblico parlante senza nulla in cambio, rappresentando un raro caso di “presenza televisiva” senza compenso.

TvBlog ha deciso di farvi conoscere meglio tre di loro, “scegliendoli” nel mucchio di giovani delatori e signore un po’ attempate per la loro semplicità e simpatia. Si tratta di Simona Bastiani, una “giovane donna saggia” che si distingue sempre per interventi ponderati e ben espressi, Giuseppe Santomauro, il criticone dal ghigno riflessivo, e Massimo Cassanelli, risoprannominato da Maria De Filippi “Bologna” per il suo spiccato accento natale, nonché il “più personaggio” di tutti, uno di quelli che o lo ami o ti urta ma non puoi farne a meno.

Cominciamo con i vostri anni di “servizio”: da quanti anni fate parte del pubblico parlante? E per quanto intendete “resistere” ancora?

Massimo: Io sono il veterano del gruppo. Seguo Amici come pubblico parlante dalla 3a edizione, quella della vittoria di Leon… Lo faccio ormai da 6 anni e sempre con continuità, sono un fedele del programma!! Se lo farò ancora? Non dipende da me, ma se mi inviteranno come ogni anno assolutamente si.

Simona: Ho incominciato nell’edizione 2005/2006 (la quinta, quella in cui ha vinto Ivan). L’ho sempre fatto con continuità e finché mi si darà la possibilità continuerò a farlo.

Giuseppe: Ne faccio parte anch’io dall’edizione del 2005, anno che per me è stato davvero molto emozionante! Sfortunatamente, per il mio caratteraccio, non riesco ad essere costante, complice la distanza perché per chi non lo sapesse io vivo a Torino. Adesso sembrerò superbo ma tutti noi siamo parte integrante delle dinamiche del programma. Spesso ne creiamo di nuove con i nostri commenti, quindi, sì, continuerò anche nei prossimi anni.

Insomma siete un po’ tutti dei gran fedelissimi. Ma un gettone di presenza ve lo danno o no?

Massimo e Simona: Assolutamente no. Per noi che veniamo da fuori Roma, rispettivamente Bologna e Brindisi, c’è solo il rimborso spese per il viaggio che sosteniamo.

Giuseppe: Ovviamente lo stesso vale per me. A tal proposito voglio aggiungere, visto che circolano voci contrastanti, che la produzione, fin dalla prima chiacchierata, non ha mai né promesso né alluso a nessuna forma di ricompensa.

giuseppe amiciEcco, Giuseppe, raccontaci un po’ come sei “arrivato” ad Amici

Semplicemente chiamando il numero che in una delle puntate scorreva in sovraimpressione. Primo viaggio, una chiacchierata con una autrice, giusto
per accertarsi che non fossi un elemento pericoloso e via lanciato nel magico mondo della tv… Tutte le collaboratrici di Maria hanno davvero occhio nel selezionare i loro addetti ai lavori. Sembra quasi che tutto lo staff, compresa la De Filippi, siano a lavoro 24 ore su 24. Il loro capire, osservare, definire è maniacale. Credo sia una deformazione professionale necessaria, infatti come ho detto prima non sono stato provinato ma è bastata una semplice chiacchierata.

Chiedo sempre a te, Giuseppe, che rapporto hai instaurato con la conduttrice e con gli autori dietro le quinte?

Dal primo giorno ho avuto la sensazione di conoscerla. Se dovessi definire Maria in poche parole, direi che è una astutissima sociologa che guarda al di là. Possiamo parlarle in qualsiasi momento, è sempre disponibile. Nonostante le mille trasmissioni ricorda i nomi di molti di noi, ed i rapporti sono stati sempre e solo “amichevoli”. Non ricordo di aver parlato con lei della trasmissione, se non a caratteri generali. Gli autori come Maria sono degli abili mattatori oltre che intelligenti osservatori. Con noi sono sempre molto disponibili, potrei definire il rapporto con loro un’ottima collaborazione.

massimo amiciOra passo la parola a Massimo, l’irresistibile “cattivello” del gruppo. Tu hai una lunga storia nel programma, visto che hai iniziato quando il pubblico parlante aveva ancora più spazio…

Anch’io non ho fatto provini e non ho fatto richiesta di partecipazione come pubblico parlante. Commentai durante la 3a edizione via mail la diatriba che avvenne relativamente alla sfida Catello-Rosaria-Simone…La redattrice storica di Maria lesse la mail e fu colpita da ciò che scrissi. Perciò mi chiamò e mi chiese se avevo voglia di esprimere il mio pensiero in studio. Da lì è partito tutto… mi chiamò sempre!!!

Sbaglio, Massimo, o non rientri tra quelli che hanno spiccate velleità artistiche?

Non sbagli. Io faccio parte del pubblico parlante perchè adoro Amici e Maria e ho la possibilità di esprimere la mia opinione… Sono orgoglioso di avere il privilegio di poterlo fare e di vivere un’esperienza ogni anno superlativa, che mi ha dato e mi dà tanto. Sono cosciente che non porta a nulla. Però non sono un ragazzo ipocrita, se mi presentassero sotto le mani un concreto contratto per un programma ben rodato, che mi permetta di esprimermi e farmi conoscere e aprire qualche porta nel mondo dello spettacolo, non mi tirerei indietro…. Mi ritengo un ragazzo con un forte potenziale e con molte cose da dire, ma so che non succederà. Il mondo dello spettacolo è molto affascinante da un lato, ma molto incerto e superficiale dall’altro. Io sono un ragazzo con un profondo senso della realtà e senza false illusioni!

simona massimo amiciImmagino lo sarai anche tu, Simona, la più saggia del gruppo. Anche “anagraficamente” parlando sei la più atipica e la De Filippi, quando ti dà la parola, tende a darti della “signora” anche se non hai la permanente. Come ti trovi con i tuoi “colleghi”?

Beh, ho un rapporto speciale con Massimo e Alessandro con i quali mi diverto da matti. Diciamo che i gusti di ognuno vengono rispettati perciò si discute in merito ai ragazzi o al programma sempre in maniera pacifica ed educata.

Qual è una vostra giornata tipo da “pubblico parlante”?

Simona: L’incontro è sempre alle 12.00 a Cinecittà, chi viene da fuori come me che parto dalla Puglia fa una levataccia per essere puntuale.Poi si entra nella scuola dove si mangia e ci si prepara per la diretta. Si decide con chi entrare, sempre a seconda della persona con la quale vuoi interloquire, perciò può capitare che si sia presenti alle volte con i blu e altre con i bianchi. Alla fine della puntata ognuno ritorna alle proprie destinazioni!

Massimo: Con i veloci mezzi di trasporto attuali raggiungo Roma da Bologna in sole 2 ore. Un salto in metro comodissima mi porta a Cinecittà sempre puntuale alle 12, orario di convocazione. Lì ci aspetta un bel pranzo offerto dalla produzione. Ci scambiamo gossip fra noi e opinioni. Poi c’è un breve incontro logistico con redazione e autori per sapere con quale squadra vogliamo entrare…. E oplà in studio per la diretta.

Giuseppe: A proposito delle chiacchiere da gossip sui ragazzi, ci sono molte donne quindi i pettegolezzi… vi lascio immaginare! Nel breve colloquio con gli autori, che illustrano grosso modo i temi della puntata, può capitare che ci venga chiesta la natura dei nostri interventi. Poi via verso lo studio dove ci attende un’accoglienza notoriamente non gioiosa, cosa che mi fa molto divertire tra l’altro. Finita la puntata scambiamo ancora due chiacchiere, cercando di evitare il contatto con i prof attaccati in puntata e via in stazione per il rientro.

La prossima settimana pubblicheremo la seconda e ultima parte dell’intervista ai ragazzi del pubblico parlante, che ci diranno il nome del loro preferito a qualche giorno dalla finale, oltre a raccontarci indiscrezioni sul processo del sabato di quest’anno e sul serale che un tempo li vedeva protagonisti…

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