Il Provinciale 2024: ultima puntata 16 marzo in Umbria, conduttore, dove vederlo
Il provinciale, il programma di approfondimento condotto da Federico Quaranta, debutta in prima serata su Rai 3: la guida completa all’edizione 2023-2024.
Da sabato 17 febbraio 2024 Il Provinciale torna nella prima serata di Rai 3. Il programma condotto da Federico Quaranta dal settembre scorso ha debuttato in prima time, aggiungendo al nome classico il sottotitolo “Il Racconto dei Racconti”, ispirato alla raccolta di favole “Lu Cuntu de li Cunti”, scritte nel Seicento da Giambattista Basile.
Il provinciale, puntate
Di seguito i temi e i territori al centro delle puntate de Il Provinciale – Il racconto dei racconti.
16 marzo 2024
Nell’ultima puntata ci si chiede come mai l’Umbria, nei secoli passati, sia stata terra di cambiamenti di vita stravolgenti. Federico Quaranta, insieme ad Angela Rafanelli, cerca di comprendere perché questa regione ha avuto il più alto numero di esperienze eremitiche e monastiche. In compagnia di Angelo Branduardi, Ascanio Celestini e Ambrogio Sparagna, sarà un viaggio “nel mezzo della vita” di uomini e donne che hanno deciso di cambiare completamente la propria esistenza: da San Francesco a Santa Chiara, da San Benedetto da Norcia a Santa Rita da Cascia. Federico Quaranta, inoltre, incontra pellegrini e frati che a quel cambiamento hanno deciso di aderire. Angela Rafanelli si confronta, invece, con realtà laiche per immaginare una possibilità di vita diversa. Giorgio Flamini racconta la sua esperienza di trent’anni di lavoro con i detenuti della Casa di Reclusione di Maiano a Spoleto, utilizzando il teatro come forma di conoscenza e di espressione di sé.
9 marzo 2024
La puntata parte dal cratere del Vesuvio, attraversa Ercolano e Oplonti, per poi raggiungere Napoli navigando tra le acque del suo golfo; fino a spingersi nella pancia anche notturna della città. Il cammino prosegue verso i Campi Flegrei e si conclude sott’acqua, tra i misteri della città sommersa di Baia. Come si fa a vivere sopra ad uno dei vulcani più pericolosi al mondo? Quali sono gli effetti di questo magma che ribolle, sul carattere, le abitudini, i sentimenti e le paure? È proprio questa la domanda ricorrente che accompagna il cammino della puntata. Sono le note dei musicisti, i racconti degli attori, le parole degli scrittori e di numerosi giovani artisti a spiegare al pubblico quanto, la dimensione vulcanica, abbia inciso sulla creatività partenopea. Ognuno con la sua storia, prova a raccontare l’energia di un luogo misterioso e passionale, che riesce a conservare la sua vena ironica anche di fronte ai miracoli o alla terra che trema. Tra i protagonisti, gli attori Lina Sastri e Nando Paone, i musicisti Raiz, James Senese, Mauro Di Domenico, Gnut e Dadà, la giornalista e scrittrice Valeria Saggese, lo scrittore e umorista Amedeo Colella e lo scultore Jago. Quaranta, navigando il golfo a bordo di un barchino da pescatore, andrà a raccogliere tutta una serie di testimonianze; dai personaggi iconici della cultura napoletana, fino ai protagonisti della scena contemporanea. A Rafanelli è affidato il compito di scovare la vox populi; quella scaramantica e fatalista, piena di sfumature e colori; tra vicoli, mercati e rioni che sembrano una scenografia di Eduardo De Filippo. La cornice artistica e paesaggistica è un’ode alla bellezza, quella che scioglie le contraddizioni, cura le ferite e avvicina tutti ad una dimensione divina. Nel golfo di Partenope ogni scorcio, ogni nota, ogni parola sembra un invito a vivere l’istante come fosse l’ultimo, senza guardarsi indietro e senza proiettarsi verso un futuro insondabile. Come se quest’energia vulcanica, attraverso la musica e l’ironia, insegnasse a tutti a vivere qui e ora, senza nessuna paura.
2 marzo 2024
Il Tevere è un fiume che nasce in provincia, sull’Appennino tosco-romagnolo, e resta provinciale fino alla foce, nelle acque del Tirreno, nonostante attraversi la Capitale d’Italia. Le sue sponde sono infatti popolate di donne, uomini e storie che parlano di un territorio ancora saldamente legato alla tradizione e alle sue origini popolari, nonostante il passato leggendario che il fiume evoca. A dimostrarlo sono i tanti incontri che Quaranta fa durante il suo itinerario. Dagli “uncinatori” di Pretola, che ancora praticano la raccolta del legname trasportato dalla corrente con le piene, a un avventuroso equipaggio di pensionati di Marsciano, che si prepara alla discesa via acqua a bordo di un mezzo anfibio costruito con pezzi di risulta. Dai “fiumaroli” dei circoli canottieri, ultimi testimoni di un recente passato, agli esperti di varie discipline che aiuteranno a comprendere lo stato attuale del fiume. Un cammino attraverso quattro regioni fino ad arrivare a Roma, dove Rafanelli raccoglie le storie di chi ancora oggi vive legato, per scelta o necessità, alle sorti del biondo Tevere. Arrivati alla foce, il viaggio termina all’idroscalo di Ostia, ultima delle borgate romane e “luogo febbricitante di attualità”, come lo definì Pier Paolo Pasolini. Un racconto a più voci arricchito da materiali di repertorio e con i contributi di ospiti che illustrano il rapporto non sempre facile tra il Tevere e la città, due mondi ormai costretti a non parlarsi più per via degli alti muraglioni di fine Ottocento, che hanno risolto il problema degli straripamenti ma allo stesso tempo hanno privato i romani del loro fiume. Tra gli ospiti di puntata: il geologo Mario Tozzi, il professor Umberto Broccoli, Carlotta Proietti con un ricordo del padre Gigi, l‘attore Ninetto Davoli, protagonista di numerosi film di Pasolini ed il biologo Francesco Petretti.
24 febbraio 2024
Con la seconda puntata il programma arriva a Genova, per narrare la storia di ragazzi che, partendo dalla loro città, si sono messi in testa di “leggere” il mondo, e perfino di cambiarlo. La storia di artisti che, a volte, con le loro parole, e con la loro musica, ci sono riusciti davvero. Genova, è – essa stessa – una canzone, con migliaia di storie quanti sono i suoi vicoli e ritornelli indimenticabili quanti sono i suoi picchi di luce. Federico Quaranta ed Angela Rafanelli vanno alla scoperta di questi aspetti della città, ricchi di fascino e di sorprese. Da Boccadasse al Cimitero Monumentale di Staglieno, dai vicoli del centro storico ai palazzi dei Rolli, dal Galata Museo del Mare ai sentieri dell’Anello dei forti, si viene guidati dai versi delle canzoni. La storia musicale genovese affonda le sue radici in una tradizione colta e popolare di grande livello che, da sempre, coinvolge tutti, non solo grandi musicisti come Niccolò Paganini, ma anche “insospettabili” grandi personaggi storici come Giuseppe Mazzini: non tutti, infatti, sanno che Mazzini era un grande amante della chitarra, che lo seguì nelle tappe della sua vita e che oggi è conservata nel museo del Risorgimento di Genova. Di Genova erano anche Goffredo Mameli e Michele Novaro, autori del “Canto degli Italiani”, divenuto poi Inno nazionale. Protagonisti della puntata i cantautori della cosiddetta scuola genovese: saranno le loro canzoni a guidare il pubblico alla scoperta dell’identità cittadina. Gino Paoli, Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, protagonisti di un’epoca in cui poesia e musica trovarono un connubio indimenticabile. Il racconto musicale e personale di questi grandi artisti s’intreccia alle vicende della città, grazie al contributo di grandi ospiti come Gian Piero Reverberi, direttore d’orchestra e compositore protagonista della stagione dei cantautori, Morgan, musicista da sempre attento alla canzone d’autore genovese, Franz Di Cioccio e Patrick Djivas che con la PFM hanno segnato, insieme a Fabrizio De André, la storia della musica italiana, Francesco Baccini, cantautore genovese doc, artisti giovani come Guesan e Eames e molti altri, in un racconto corale di grande fascino. Un’ampia pagina è dedicata anche a un altro genovese doc: Paolo Villaggio, con la testimonianza della figlia Elisabetta e il contributo di attori che stanno proseguendo, a loro modo, la sua opera, come Gianni Fantoni ed Enzo Paci.
17 febbraio 2024
Si parte con un viaggio da Parma a Milano, per scoprire come una melodia, quella del coro “Va, pensiero” del “Nabucco” di Giuseppe Verdi, sia riuscita a toccare il cuore di tutti gli italiani e a cambiare il destino di una nazione che stava per diventare finalmente unita. Dal percorso emerge quanto una forma d’arte tanto diffusa alla metà dell’Ottocento fosse intrecciata con gli avvenimenti che stavano stravolgendo la penisola. Ospiti d’eccezione: Elio, di Elio e le Storie Tese, che spiegherà l’importanza culturale di questo genere musicale tutto italiano, e Gene Gnocchi, che farà un ritratto ironico degli emiliani, quel popolo che con il mito di Verdi è cresciuto.
Di cosa parla Il provinciale?
Laghi, fiumi, montagne, ma anche vicoli di città, strade di campagna, piazze di paese, teatri di provincia: l’Italia, in ogni suo angolo più recondito racconta qualche storia che chiede solo di essere scoperta e tramandata. Storie che hanno costruito l’immaginario di tutti, che hanno determinato il carattere del Paese, la sua sensibilità. Storie nate in provincia e poi diventate patrimonio e memoria collettive. Cosa significa amare la propria Nazione? Da dove origina l’identità?
Interrogativi al centro del programma. Ad accompagnare Federico Quaranta in questa esperienza c’è Angela Rafanelli che, parallelamente, compie un viaggio nella contemporaneità cercando di scoprire quali siano i risvolti attuali di quelle tradizioni che hanno radici profonde.
Il Provinciale – il racconto dei racconti è un programma scritto da Andrea Caterini e da Sara Bonetti, Francesco Lucibello, Domenico Nucera, Federico Quaranta e Yari Selvetella. Casting di Mara D’Onofrio. A cura di Georgia Parmegiani. Capo Progetto Ivano Servi. Regia di Andrea Rovetta, Daniele Carminati, Gianmarco Mori, Paolo Alati e Ciro D’Aniello.
Come si chiama il conduttore de Il provinciale?
È Federico Quaranta, è stato inviato per Linea Verde Orizzonti dal 2005 al 2008, ne diventa il conduttore tra il 2008 e il 2009 e dal 2013 al 2016. In seguito anche a Linea Verde orizzonti e Linea Verde (anche nell’edizioni estiva), Linea Verde life, Linea Verde Tour, Linea Verde Radici. Nelle ultime stagioni è stato impegnato con Linea Verde Start, Linea Verde Explora e Linea Verde Discovery.
Nella prima parte della stagione 2023-2024 è impegnato anche nella conduzione di Linea Verde Bike. Nelle sue esperienze passate, anche programmi per Tv2000 e La7.
Quando inizia il provinciale?
Un primo ciclo di tre puntate è andato in onda a partire da domenica 17 settembre 2023 in prima serata su Rai 3. Altre cinque puntate vanno in onda dal 17 febbraio 2024.
Il provinciale su RaiPlay
Il programma è visibile su Rai 3, anche per chi usufruisce del bouquet Sky e Tivusat. In streaming su RaiPlay dal sito ufficiale e app su tutti i device. Sempre su Rai Play è possibile recuperare le puntate una volta andate in onda.
Il Provinciale, puntate autunno 2023
Puntata 1° ottobre 2023
Nell’ultima puntata protagonista è la provincia di Lecce, il Salento: Federico Quaranta va alla ricerca delle origini e della storia del tarantismo, un fenomeno che proprio in questo angolo di Puglia maggiormente si è sviluppato, divenendo una chiave d’accesso per comprendere le radici più profonde di un popolo che ha sempre vissuto di agricoltura. Il viaggio tra le campagne e i piccoli paesi della Grecìa Salentina – Melpignano, Soleto, Galatina, Martano, Cursi e Calimera – permette di incontrare antropologi, esperti e vere icone del territorio, tra i quali Al Bano, che parla del suo rapporto con la propria terra, Ambrogio Sparagna, una delle massime autorità della musica popolare italiana, e poi Antonio Castrignanò e i Sud Sound System, che con la loro musica portano avanti la cultura salentina, e il corpo di ballo e l’orchestra della Notte della Taranta, un evento che ha fatto scoprire la pizzica in tutto il mondo.
Puntata 24 settembre 2023
Destinazione Basilicata per la seconda puntata. Una terra speciale, magica e ancestrale, la cui bellezza è rimasta per troppo tempo esclusa dalle mete di viaggio più frequentate. Il cammino di Federico Quaranta inizia da un libro di fiabe del 1600, “Il Racconto dei Racconti”, in cui l’autore Giambattista Basile, ispirato dal territorio lucano, raccoglie e traduce numerosi racconti popolari. Alcune tra le più importanti fiabe note in tutto il mondo devono proprio al Basile la loro fortuna. Dalla potenza dei racconti si passa alla suggestione dei territori, in un percorso che non vuole descrivere la Basilicata, ma conoscerla. Un’esplorazione antropologica e autentica che permette di godersi gli scorci incredibili del mare di Maratea, le vette selvagge e incontaminate del Pollino, il fascino poco conosciuto del Vulture, lo stupore regalato dai borghi sulle Dolomiti Lucane e molto altro. E dal teatro naturale dei Calanchi – una sorta di studio notturno all’aperto molto suggestivo – cantanti, musicisti e attori si esibiranno in performance di grande valore artistico. Mia Canestrini, inoltre, conduce alla scoperta degli animali fiabeschi di questa regione: la bramea, una farfalla notturna che vive solo nei boschi lucani ed è a tutti gli effetti un fossile vivente; ma anche il lupo, la cicogna nera, gli uccelli rapaci. La tradizione orale si fa identità e le storie profondamente radicate nel passato di un territorio aggiungono una nuova consapevolezza: la chiave per conoscere noi stessi e affrontare le sfide complesse della contemporaneità.
Puntata 17 settembre 2023
La prima puntata esplora il cuore della Sardegna ancestrale e magica, alla ricerca di miti forgiati in epoche remotissime e di antiche tradizioni giunte fino a noi. Un’esperienza immersiva nella storia e nell’attualità dei riti come il carnevale barbaricino a Mamoiada e Ottana in provincia di Nuoro, con le maschere di Mamuthones, Issohadores, Boes e Merdules. A Orgosolo sarà raccontata, con approfondimenti e interviste, la storia recente di un paese che è diventato un simbolo della Barbagia e del suo tentativo di rinascita. Nel territorio tra Orgosolo e Urzulei Quaranta esplorerà le spettacolari Gole di Gorropu, uno dei canyon più grandi e spettacolari d’Europa, luogo di grandi suggestioni mistiche, di creature magiche e di leggende legate al banditismo. Si inoltrerà nel parco di Tepilora fino al Supramonte, con la sua spettacolare notte stellata. Visiterà poi Lollove, borgo abbandonato e oggi oggetto di progetti di riqualificazione. A Sedilo, in provincia di Oristano, i cavalieri dell’Ardia daranno testimonianza della loro devozione e della loro passione per i cavalli. Il programma si occuperà di siti archeologici profondamente legati alla storia sarda come la necropoli Sant’Andrea Priu di Bonorva in provincia di Sassari e il pozzo di Santa Cristina nella Sardegna occidentale, che verrà raccontato da Mia Canestrini.
Tra gli ospiti della prima puntata i musicisti Gavino Murgia, Massimo Bubola, Moses Concas, la fisica e scrittrice Gabriella Greison, gli scrittori Salvatore Niffoi e Matteo Porru.