Il Presidente del Casinò di Sanremo: “Ripensare la cancellazione del Dopofestival”
Nonostante manchi ancora la firma e la conseguente ufficialità le intenzioni dichiarate dal futuribile conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2009, Paolo Bonolis, vengono prese molto sul serio. Il meno contento della novità più controversa della nuova edizione, la cancellazione del Dopofestival, è il direttore del Casinò di Sanremo Donato Di Ponziano che
Nonostante manchi ancora la firma e la conseguente ufficialità le intenzioni dichiarate dal futuribile conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2009, Paolo Bonolis, vengono prese molto sul serio. Il meno contento della novità più controversa della nuova edizione, la cancellazione del Dopofestival, è il direttore del Casinò di Sanremo Donato Di Ponziano che metteva a disposizione il teatro interno per la diretta della celebre appendice festivaliera.
Da parte mia pur rispettando le analisi e i punti di vista anche molto qualificati, auspico un ripensamento dei vertici Rai sulla trasmissione, felice di collaborare come l’anno passato alla realizzazione di un altro grande Dopofestival. Il Festival della Canzone è di Sanremo deve servire alla città, ai suoi operatori e alle sue aziende, prima fra tutte il Casinò
Se da una parte appare piuttosto fastidiosa l’idea che una manifestazione televisivamente decotta, un dinosauro che occupa anacronisticamente uno spazio enorme nei palinsesti, debba “adattarsi” ad interessi localistici è difficile non giudicare come incomprensibile la scelta di eliminare il Dopofestival. Ancora di più dopo l’esperienza dello scorso anno.
In un Festival che naufragava nella noia e pagava in termini di ascolti il piccolo Dopofestival condotto da Lucilla Agosti, animato dal genio musicale e comico di Elio e le storie tese, rimane un piccolo gioiello della programmazione Rai del 2008.
Per rianimare Sanremo sarebbe stato piuttosto il caso di attuare un corposo taglio delle serate, ma evidentemente gli interessi che ruotano intorno al concorso canoro (così come nel caso di Miss Italia) frenano una razionalizzazione in questo senso.
Che male fa il Dopofestival? Mistero.