Il potere, il garbo e l’intelligenza davanti ad uno specchio che riflette il passato
Non sempre picchiare i pugni sul tavolo è dimostrazione di potere
Il vero potere non ha bisogno di tracotanza, barba lunga, vocione che abbaia. Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo, intelligenza.
Questo diceva Oriana Fallaci e pare una frase stupendamente perfetta questa per descrivere il “modus operandi” di un importante direttore di rete Rai. Lei, rimasta per secoli “tumulata” in oscuri uffici nelle cantine degli splendidi palazzi di mamma Rai dall’infinita tracotanza di un potere politico che non ha abbandonato e difficilmente abbandonerà mai la Rai, cambiandone solo il colore della maglietta indossata, ha coltivato in quel periodo una scorza talmente dura, che ora sembrano barzellette le vicende che si trova a dover risolvere per la sua strada.
Tutto appare ai suoi occhi così infinitamente piccolo rispetto al suo recente passato, che le innumerevoli telefonate e gli altrettanti innumerevoli messaggi che ogni giorno le tempestano (o tempestavano) il suo povero apparecchio telefonico (altrimenti chiamato smartphone) sono davvero piccole cose, come il battito delle piccole ali di un insetto sconosciuto che gironzola attorno alla testa di una persona intenta a fare altro.
Agenti di artisti, amici degli agenti, giornalisti, blogger, autori televisivi, amici degli autori televisivi, dirigenti di società di produzione, amici dei dirigenti delle stesse società; tutti alla ricerca di un posto al sole, possibilmente al sole di Rai1 (ma tutta sta gente dov’era gli anni passati? Ah si, dietro la porta dei predecessori dell’attuale capo di Rai1). La risposta e l’atteggiamento del direttore è fantasticamente da copia/incolla, esattamente come nello spirito della frase della Fallaci.
Mai un no vero, ma tanta gentilezza, tanta cortesia, tanto garbo, in un modus operandi di rara intelligenza. Ed allora gli stessi di cui sopra poi spargono nei loro contatti, che siano giornalisti, blogger et similia, assicurazioni sul futuro dei loro artisti. Peccato però che nella realtà delle cose tutto risulterà effimero, senza sostanza ed i loro protetti si sono svegliati presto davanti ad una situazione che ricorda, solo per certi versi badate bene, le rassicurazioni sul futuro lavorativo che Giorgio Bracardi faceva a Gegia nella simpatica gag della prima edizione di Sotto le stelle guidata dal grande Gianni Boncompagni.
In tutto questo ora è arrivato un nuovo governo a guida PD-Cinque stelle e come spesso accade la Rai è la carta assorbente della politica. In questo scenario la direttrice di Rai1 apparentemente sembrerebbe più debole, essendo lei stata accostata al mondo leghista, seppur nata proprio dalla parte politica che ora ha “sostituito” la Lega nel nuovo governo con i Cinque stelle (lei cresciuta al “Manifesto“, con un passato da prima deejay rock alla guida di “Stereo notte“). Alla luce di questo suo legame nato dal passato però potrebbe essere paradossalmente più forte. Un curioso caso quello quindi di Teresa De Santis che con la nuova parte politica al governo, ritorna al proprio ieri, magari vissuto ancora più a sinistra rispetto agli esponenti attuali del Partito Democratico.
Ecco allora che la permanenza della De Santis a Rai1 -una Rai1 più light (e pop) rispetto al passato, se dovesse passare, come pare, il nuovo piano industriale dell’amministratore delegato di viale Mazzini Fabrizio Salini– appare come un gesto di buona convivenza nella Rai che viene e in particolare fra la direttrice di Rai1 e l’AD di viale Mazzini Salini.
Disse Casimiro De Brito :
Mi pesa sulle spalle
il poco di cammino
che non percorsi
Di Kelly Jones, Stuart Cable e Richard Mark Jones gli Sterephonics eseguono “Maybe tomorrow” :