Il piccolo Mugnaio Bianco
Questo è un post vietato ai minori. Non nel senso che tratta di argomenti scabrosi: è vietato perché va a ripescare – da chissà quale angolo della mia memoria a lungo termine, vi chiederete. Me lo chiedo anch’io – un delizioso personaggio degli spot del Mulino Bianco Barilla prima che arrivasse l’odiosa famigliola perfetta, patinata
Questo è un post vietato ai minori. Non nel senso che tratta di argomenti scabrosi: è vietato perché va a ripescare – da chissà quale angolo della mia memoria a lungo termine, vi chiederete. Me lo chiedo anch’io – un delizioso personaggio degli spot del Mulino Bianco Barilla prima che arrivasse l’odiosa famigliola perfetta, patinata e plasticosa che tutti ricordano. Ovvero, un personaggio di parecchi anni fa, che probabilmente farà sorridere più d’un lettore.
Creato da Grazia Nidasio (nota illustratrice italiana fra cui ci piace ricordare – oltre ai lavori per il Corriere dei Ragazzi e per varie serie animate RAI e Mediaset – La Stefi, di cui vi proponiamo un’immagine), il Piccolo Mugnaio bianco viveva nel Piccolo Mulino Bianco (eh be’) e tentava in ogni modo di conquistare l’amata Clementina. Piccolo particolare: Clementina, rispetto alle dimensioni del Mugnaio (alto più o meno come un saccottino) è un gigante. Il destino del mugnaio è quello di consegnare alla sua bella una brioche diversa e di essere – nel migliore dei casi – schiacciato come una zanzara: ma non si perdeva mai d’animo, l’indefesso panettiere-dolciaro cartonato. Si riprendeva subito e correva nuovamente al mulino, gridando “La prossima volta mi vedrà! Oh se mi vedrà”.
Prodotto, nella serie cartonata in onda dal 1983 al 1986, dalla Ereddia 70, esisteva anche in versione strip. Qui sotto ve ne proponiamo un episodio, l’unico che siamo riusciti a trovare in rete, che pubblicizzava la sempre mitica crostatina. Anzi, eccovi un appello: se disponete di qualche registrazione dell’epoca in cui si vede uno degli spot di questa serie animata, inviatecelo in qualche modo. Come contattarci, lo sapete
Parliamo, ve ne renderete conto, di un’altra era geologica.