Il Palio d’Italia gioca con i borghi più affascinanti dello stivale: l’inno al belpaese
Nel pomeriggio di Rai 3 esordisce “Il palio d’Italia”. Tra gioco e cultura, una curiosa vetrina sulle bellezze – spesso nascoste – del paese
Su Rai 3 è arrivato Il Palio d’Italia. Da ieri, lunedì 9 ottobre, alle 15:20 e per tre volte alla settimana (il lunedì, il martedì e il venerdì), Angela Rafanelli porta gli spettatori in una sorta di viaggio nei Borghi d’Italia, ma rivisto in salsa talent.
Una sfida che è il pretesto per andare alla scoperta delle bellezze del nostro paese magari poco conosciute, ma non per questo meno prestigiose di altre.
Il Palio d’Italia, il format
Si tratta di un racconto insolito del nostro Paese che dura 33 puntate. Ironico e giocoso e al contempo divulgativo, così Il Palio d’Italia vuole offrire allo spettatore una visione del territorio più curiosa tramite un meccanismo di gioco che ogni settimana metterà in sfida due piccoli paesi appartenenti alla stessa area geografica.
Le squadre, composte da tre abitanti ciascuna, si sfidano sul campo dell’enogastronomia, della tradizione e del folklore. Dalle ricette tipiche (nella puntata del lunedì) ai quiz sulla storia e sugli usi e costumi del paese ospitante (martedì) passando per i giochi popolari come la corsa con i sacchi, il tiro alla fune e gli scacchi giganti (venerdì).
La gara avrà luogo in un territorio neutro, l’arena del Palio, un terzo paese della stessa zona, dove tre “giudici” locali valuteranno di volta in volta le diverse prove e stabiliscono quale dei due paesi porterà a casa la coppa del Palio.
Il territorio neutro della Valle d’Itria, in Puglia e più precisamente a Ceglie Messapica (BR), ospita la prima sfida della settimana. Si tratta della sfida tra Locorotondo e Cisternino.
Il racconto dell’Italia delle bellezze che gioca in TV
Il format, apparentemente ricorda altri programmi passati per le reti Rai.
La gara tra borghi negli ultimi anni vede già un programma a loro dedicato, Il Borgo dei Borghi (sempre in casa Rai 3), trasmissione che ha una sua struttura – totalmente diversa da questa – ma pur sempre con, al suo interno, una gara. In passato, ancora, a La prova del cuoco venivano riservate delle competizioni amichevoli tra piccoli paesi che si sfidavano a colpi di leccornie. Per non parlare di Mezzogiorno in famiglia, la storica trasmissione di Rai 2 chiusa nel 2021 in cui grandi città (o località più ristrette) erano le protagoniste di diversi giochi.
La sostanziale differenza su questi esempi storici, è che Il Palio d’Italia mette perennemente al centro le bellezze d’Italia potendo svolgere tutto il programma fuori da uno studio, in esterna. La gara è spalmata in più appuntamenti settimanali e con un tipo di prova differente in ogni puntata. Un modo anche per poter conoscere quanti più aspetti dei due borghi coinvolti.
Il Palio d’Italia, il programma
Il Palio d’Italia (presentato dalla Direzione intrattenimento Day Time) è una produzione Stand by me, condotto da Angela Rafanelli.
A cura di Francesco Sturlese. Scritto da Giuseppe Bosin, Simona Iannicelli, Sara Lorenzini, Luca Pellegrino, con Francesca Frizzi e Michele De Angelis. Produttore esecutivo Stand by me Claudia Santilio.
Regia di Jovica Nonković. Delegata Rai Elena Ferrara Granai.