Home Rai 1 Il Nostro Generale, il cast della fiction di Raiuno con Sergio Castellitto

Il Nostro Generale, il cast della fiction di Raiuno con Sergio Castellitto

Sergio Castellitto guida un cast davvero nutrito di giovani attori ed attrici pronti a dare corpo alla storia di come si formò il Nucleo Antiterrorimo da lui voluto

8 Gennaio 2023 18:15

Fortemente anticipata alla fine dell’estate scorsa (e poi rimandata causa imminenti elezioni Politiche), giunge finalmente in tv  (da lunedì 9 gennaio 2023, anche su RaiPlay) la fiction Il Nostro Generale, che Raiuno dedica alla figura del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, qui interpretato da Sergio Castellitto. Ma il cast non si ferma, ovviamente, al protagonista ed alla sua famiglia.

La miniserie, infatti, si focalizza sul lavoro dei ragazzi del Nucleo Antiterrorismo fortemente voluto da Dalla Chiesa per combattere l’attacco allo Stato delle Brigate Rosse. Un gruppo di giovani carabinieri che rinunciano alla propria vita fidandosi del Generale che, a sua volta, si fida di loro in questa importantissima missione. Ecco che, dunque, il cast della serie è molto nutrito e composto da numerosi attori ed attrici. Scopriamoli insieme.

Il cast de Il Nostro Generale

Il protagonista

Sergio Castellitto è il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Una vita per l’Arma. Carlo Alberto dalla Chiesa ha istituito tutto il suo percorso, le sue scelte professionali, la sua morale, la pedagogia dei figli, fino al proprio estremo sacrificio, sui valori dei Carabinieri: integrità, rispetto delle istituzioni, patriottismo. Non per questo la sua personalità è stata meno ricca e complessa. Nella serie è un militare che esige dai sottoposti lo stesso rigore che comanda innanzitutto a sé stesso. In guerra -e quella del Nucleo contro il terrorismo lo è stata senz’altro- la diplomazia nel governo della truppa non serve: ci vuole polso, autorità e carisma. Allo stesso tempo, il generale riesce a tenere vivo un lato umano vibrante e sincero. Sa ascoltare i suoi uomini poco più che ventenni scaraventati in una trincea di cui loro per primi non capiscono fino in fondo le proporzioni, ne comprende i dubbi, i tentennamenti, le paure. In qualche modo quei ragazzi sono tutti figli suoi. Soffre con loro, trema con loro, anche se non può darlo a vedere e per questo ne soffre.

Il nostro Generale cast dichiarazioni
Leggi anche:
Il nostro generale, la conferenza stampa della fiction di Raiuno su Carlo Alberto Dalla Chiesa: il liveblogging
Ma i suoi soldati lo sentono e per questo gli sono fedeli. Dalla Chiesa è un misto peculiare di rigore e empatia, di autorità e umanità, che riesce a aprire squarci di inaspettata leggerezza anche lì dove ci sono solo piombo e morte. Soprattutto, è un uomo di visione: la caratteristica che storicamente lo distingue è la sua straordinaria capacità strategica. L’ha imparata durante gli anni da colonnello a Palermo, la mette pienamente in pratica contro il terrorismo: fenomeni complessi come la mafia e l’eversione vanno affrontati secondo logiche di sistema. Non si tratta di arrestare il singolo mafioso o il singolo brigatista, ma di ricostruire la rete. Da questa intuizione si genera un complesso di tecniche investigative -pedinamenti, analisi dei dati con i primi strumenti informatici, infiltrazioni- che fanno di Carlo Alberto dalla Chiesa uno dei più lucidi innovatori dell’intelligence della storia d’Italia.

Il ragazzi del Nucleo Antiterrorismo

Antonio Folletto è Nicola

Personaggio ispirato alle biografie reali di diversi sottufficiali che hanno preso parte, in vari momenti, al Nucleo. Pugliese, scappato dal Sud per non dover scegliere “tra la zappa e la tonaca”, è idealmente il primo dei ragazzi, cioè dei sottufficiali, del generale, quello che più di tutti compie un deciso percorso di trasformazione. La vicenda di Nicola è analoga a quella di tanti ragazzi della sua generazione che, in un momento storico che ha sfiorato la guerra civile, si sono ritrovati a combattere contro i loro coetanei che avevano scelto la militanza. Un romanzo di formazione che passa attraverso la perdita dell’innocenza, la consapevolezza politica, la scoperta dell’amore adulto e alla fine il più tragico dei riti di passaggio: la perdita di un padre, quel padre che il generale a tutti gli effetti era stato per lui.

Flavio Furno è Sechi

Ispirato alla figura del Capitano Gian Paolo Sechi, che ha preso parte alla prima fase del Nucleo antiterrorismo, Sechi è un sardo dai modi spicci e dall’intuito sveltissimo. È il primo ufficiale del generale, l’uomo che gli è sempre al fianco nei momenti difficili. È tagliente, controllato, infaticabile. Protettivo verso i sottufficiali, rispettosamente polemico con il generale quando è in disaccordo. Nonostante il carattere asciutto, rivela doti inaspettate di diplomazia, riuscendo a interfacciarsi anche con i superiori del generale in vece sua.

Andrea Di Maria è Trucido

Giovane campano, è un personaggio ispirato a uno dei membri del Nucleo antiterrorismo. Flemmatico, spiritoso, pieno di una pacata ma solida sicurezza nei propri mezzi, Trucido sa far sorridere gli altri e sa partecipare alle azioni più pericolose con la stessa leggerezza. A sorreggerlo è un equilibro innato e un autocontrollo che dà sicurezza a tutti. Spetta a lui gestire Patrizio Peci (Valerio Di Benedetto), il capo colonna di Torino che, scegliendo di collaborare -primo brigatista nella storia- consentirà a dalla Chiesa di ferire a morte le Brigate Rosse.

Viola Sartoretto è Minnie

Personaggio di invenzione, rappresenta le donne che in anticipo sui tempi dalla Chiesa volle all’interno del suo Nucleo. Poliziotta, abituata a lavorare alla Buoncostume, si integra bene coi giovani colleghi carabinieri. Sa che per ora il suo ruolo non può essere equiparato a quello dei colleghi maschi e le pesa vivere in ufficio, collegata a una radio, i momenti di azione. Ma non ha nessun complesso verso gli uomini del gruppo. Ironica, sicura di sé, sa che la strada della piena emancipazione delle donne nelle Forze dell’ordine è ancora lunga. Ma la sua presenza è comunque un passo importante.

Romano Reggiani è Funzionario

Visino da studente e amante della bella vita, a volte sembra che sia capitato a fare il carabiniere per caso. Del resto il Generale l’ha scelto un po‘ anche per questo: perché non diresti mai che è un carabiniere. Chi meglio di lui, allora, può essere speso per appostamenti e ricognizioni negli ambienti contigui al terrorismo?

Stefano Rossi Giordani è Tedesco

Originario del Nord, il Tedesco è quello del gruppo che a un certo punto decide che non ce la fa più: i turni massacranti, il rischio di rimetterci la vita, il peso della paura diventano più forti dell’attaccamento ai colleghi.

I brigatisti

Nella serie emergono le figure dei capi brigatisti. Renato Curcio, Alberto Franceschini (Ascanio Balbo) e Mara Cagol (Marina Savino), leader storici; i primi due vengono arrestati, la terza muore in uno scontro a fuoco.

E poi Patrizio Peci (Valerio Di Benedetto), tra i capi dell’organizzazione in una fase successiva, diventerà il primo pentito e pagherà la sua collaborazione con la morte del fratello Roberto, ucciso per vendetta dalle Brigate Rosse. Infine Giovanni Senzani, leader feroce nell’ultima fase dell’azione terroristica.

La famiglia Dalla Chiesa

Teresa Saponangelo è Dora Dalla Chiesa: figlia di un carabiniere, conosce giovanissima Dalla Chiesa. Si sposa con lui nel 1946. Insieme formano una coppia solida e affiatata. La vita di Dora non è facile, sa che suo marito vive esposto a rischi continui, eppure nasconde ogni moto d’ansia dietro un sorriso. Dora è una donna intelligente, colta e con una forte personalità, capace di comprendere il mutare dei tempi. A spezzarla è un infarto improvviso, che la porta via nel febbraio del 1978, a soli cinquantadue anni, poche settimane prima del rapimento di Aldo Moro. Un dolore enorme per il Generale e i suoi figli.

Camilla Semino Favro è Rita: la primogenita, è forte e non ha paura di confrontarsi -anche di scontrarsi- con il padre che adora.

Luigi Imola è Nando: studia a Milano e poi diventerà professore di Sociologia, ama i libri e con lui il padre parla di politica, per capire la rabbia e i pensieri dei giovani di sinistra.

Cecilia Bertozzi è Simona: la più piccola, è l’unica che all’inizio della serie vive ancora in casa con i genitori. È dolce ma determinata e con un grande senso di pulizia morale.

Emanuela Setti Carraro: nata nel 1950, crocerossina, incontra Dalla Chiesa nel suo ultimo anno di vita e riesce nel miracolo di farlo innamorare per la seconda volta. Più giovane di lui di trent’anni, porta nella sua vita freschezza ed entusiasmo. È consapevole dei rischi che la attendono, della minaccia mafiosa e della sua solitudine politica, ma insiste ugualmente per seguire il marito a Palermo. Trova la morte con lui, il 3 settembre 1982, in via Carini.

Altri personaggi

Roberto De Francesco è il Col. Enrico Riziero Galvaligi
Alessio Praticò è Umberto Bonaventura
Renato Marchetti è Mario Sossi
Matteo Lai è Gustavo Pignero
Rosario Lisma è Felice Maritano
Lorenzo Gioielli è Superiore Dalla Chiesa
Francesco Wolf è l’Appuntato Risso
Orio Scaduto è il Maresciallo Garofalo
Daniele Mariani è Silvano Girotto
Alessandro Averone è Giancarlo Caselli
Carmen Pommella è la mamma di Nicola
Ilenia Ginefra è Emilia, la moglie di Nando
Eleonora Romandini è Lucia
Luca Lazzareschi è Giorgio Bocca
Francesco Siciliano è Virginio Rognoni
Massimo De Santis è Giuliano Turone
Ninni Bruschetta è Tommaso Buscetta
Enrico Lo Verso è Pio La Torre

Rai 1