Il meteorologo Paolo Corazzon a TvBlog: “Considero Barbara d’Urso come una cara amica. Futuro? Magari un programma sulla natura e sulla scienza”
Abbiamo intervistato Paolo Corazzon, il meteorologo che viene quotidianamente preso in giro a Pomeriggio Cinque e anche alla domenica a Domenica Cinque da Barbara D’Urso (qui l’intervista esclusiva). In questa lunga intervista Corazzon ci racconta come ha iniziato, cosa pensa della D’Urso e ci svela un desiderio per il futuro. Dovremmo ritrovarlo tra breve in
Abbiamo intervistato Paolo Corazzon, il meteorologo che viene quotidianamente preso in giro a Pomeriggio Cinque e anche alla domenica a Domenica Cinque da Barbara D’Urso (qui l’intervista esclusiva). In questa lunga intervista Corazzon ci racconta come ha iniziato, cosa pensa della D’Urso e ci svela un desiderio per il futuro. Dovremmo ritrovarlo tra breve in “A gentile richiesta” e in autunno probabilmente ancora a Domenica Cinque e Pomeriggio Cinque. In più, per tutti i nostri lettori, da’ un’anticipazione meteorologica sulla prossima estate. Buona lettura!
Sei un grande utilizzatore di Internet: la tua pagina Facebook raccoglie oltre 16.000 fans. Sei praticamente di casa qui a TvBlog.
“E’ cominciato quasi per gioco. Abbiamo creato questo profilo su Facebook, prima solo personale poi la fan-page visto che si era arrivati al limite delle amicizie e non riuscivo più ad accettare nuovi fans. Non avrei mai pensato di avere così tanti amici, non voglio fare il falso modesto, però quando leggo questi numeri resto davvero a bocca aperta”.
Come hai iniziato il tuo lavoro di meteorologo alla Epson?
“In realtà io come appassionato di meteorologia ci nasco, poi ho seguito un percorso di studi che mi ha portato a laurearmi in Fisica dell’Atmosfera e in fase universitaria ho conosciuto il Colonnello Giuliacci. Mi sono attaccato a lui come la cozza allo scoglio e dopo tanti anni da laureato, ma facendo il bagnino per sbarcare il lunario, finalmente un giorno mi ha chiamato chiedendomi se volessi unirmi al gruppo del Centro Epson Meteo, che nasceva proprio nel 1996-97. Sono stato uno dei primi ad unirmi a questa avventura che poi ha avuto fortuna grazie anche alla collaborazione con Mediaset”.
Ti occupi quindi dal 1997 delle previsioni Meteo sui canali Mediaset?
“All’inizio ho fatto una gran gavetta: ci si alzava alle 4 di mattina, si faceva da assistenti al colonnello e niente di più. Poi con gli insegnamenti di Giuliacci sono approdato alla meteorologia e nel 2003 c’è stata la mia prima volta in tv in un’edizione di Studio Aperto (ancora da meteorologo); nel gennaio 2008 con la partenza di Mattino Cinque tutto è cambiato! La mia vita professionale ha subito una svolta che non avrei mai immaginato, grazie a Barbara”.
Sei partito da bagnino e poi sei arrivato a fare il meteorologo. Forse Barbara D’Urso ha visto per prima delle tue doti da showman che nessuno aveva notato…
“Senz’altro! (ride, ndr) Sono entusiasta del percorso di vita che ho fatto e tra l’altro il rapporto con Barbara è nato senza che si studiasse nulla a tavolino e questo l’ha resto vero e per nulla costruito”.
Come è nato appunto questo rapporto di sberleffo continuo tra te e lei in onda?
“Piano piano si è accorta che con me si poteva uscire fuori dagli schemi del meteorologo tradizionale e per me è stato un invito a nozze visto che a me le giacche e le cravatte dei colonnelli dell’Aeronautica dopo un po’ stufavano. Così quando si è presentata l’occasione, è stata una gioia propormi al pubblico in maniera diversa rispetto a prima”.
Hai fatto scuola visto che il tuo modo di porti è ora imitato anche dal figlio di Giuliacci a Mattino Cinque.
“Esatto! A dirla tutta però il vero grande ispiratore è stato papà Giuliacci. In qualche modo come linguaggio, con gag prese da Striscia la Notizia è uscito per primo fuori dagli schemi. Poi ho avuto io l’opportunità di seguire questa strada, Andrea lo sta facendo a modo suo al mattino… Insomma un modo diverso di fare le previsioni”.
Hai notato un cambiamento della gente da quando le previsioni con te e con Giuliacci non sono più gestite in maniera seriosa come accadeva prima?
“Ricevo molte lettere. La gente mi scrive che prima cambiava canale quando c’era il meteo, ora invece facendosi due risate, le segue volentieri. Io sono felicissimo, non credo di aver sminuito la figura del meteorologo, abbiamo semplicemente aperto nuove strade”.
Hai detto poco fa che è stato il col. Giuliacci il primo ad uscire dagli schemi canonici della meteorologia. Ora, se si può dire così, sei tu la star: non gli è dispiaciuto non essere più lui quello con il riflettore puntato addosso?
“Lavoro con lui tutti i giorni, il gruppo del Centro Epson Meteo è molto unito e si lavora tutti bene assieme. Grosse invidie non ce ne sono, anzi non ho mai sentito questo sentimento nei miei confronti, anche perchè lui continua ogni tanto a Mattino Cinque e anche altri miei colleghi si alternano in quel programma. Il colonnello anche con la D’Urso aveva il suo modo di fare alla mano, anche se era ovvio che le cose più stupide tra virgolette Barbara le facesse fare a me. Anche loro avevano le loro gag, per esempio quelle sull’innamoramento. Nessuna invidia, il colonnello rimane un punto di riferimento per me e per tutti i miei colleghi: poi, se vogliamo, con Andrea che tutte le mattine fa Mattino Cinque, la famiglia è salva.” (ride ndr).
E tu invece, non ti sei mai offeso per alcune cose che ti ha detto Barbara?
“Assolutamente no, e non lo dico per fare bella figura ma proprio perchè mi fa ridere! Quando mi da’ del cretino, io le salterei proprio addosso a pastrugnarmela tutta! Mi fa ridere quando mi da’ dell’imbecille come fossimo amici di vecchia data, quando invece non ci frequentiamo mai, non usciamo. Io il suo modo di fare l’ho sempre interpretato così, vedo che alcune persone lo notano di più, però le rassicuro, non mi sono mai offeso, per me è tutto un gioco”.
Te la ricordi la tua prima volta in cui la D’Urso ti prese in giro?
“Ricordo bene l’episodio. All’inizio a Mattino Cinque le mie apparizioni erano abbastanza canoniche, poi un giorno mentre stavo facendo le prove e passeggiavo per lo studio avanti e indietro ripetendo la lezione, sono uscito dall’inquadratura e Barbara si è accorta che avevo le scarpe da ginnastica sotto un abito classico. Quando è partita la diretta, senza che lei mi dicesse niente, mi ha chiesto di farle vedere le scarpe; io sono rimasto perplesso, e dopo un tira e molla di qualche minuto, le ho mostrate e da lì è iniziato tutto. Dal calzino corto, alla cravatta, alla statura fino alla prima volta del cretino. Se dovessi andare a ritrovare quella prima volta, ho riso anche quando mi ha simpaticamente insultato, io le voglio davvero bene”.
Come nascono queste gag che fai a Pomeriggio Cinque? Ti abbiamo visto persino pulire un wc.
“Oh mamma, quella non me la toglierò più di dosso! In realtà, per scelta, quelle poche volte che ci sentiamo io e lei, nessuno sa mai il programma dell’altro. Io non so mai in quale contesto mi chiamerà nel programma, non so gli ospiti che ci saranno e non so cosa mi chiederà e al contrario lei non sa cosa ho preparato io per la mia diretta e quali saranno le grafiche che metterò in onda. Siamo ognuno all’oscuro, non ci programmiamo niente a tavolino perchè abbiamo capito che l’improvvisazione funziona di più, fa divertire di più e anche la gente nota che c’è più spontaneità. Tutto quello che vedete, è farina del mio sacco, nel bene e nel male. Ho un produttore che mi aiuta e mi segue e con lui ho fatto tutte le domeniche in giro per l’Italia a Domenica Cinque. “
Anche le grafiche che vediamo a Pomeriggio Cinque sono opera tua?
“No, quello è merito di un ragazzo che lavora qui da noi e fa parte di questo ristretto gruppo che si occupa sia di Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque e Domenica Cinque: Andrea Giuliacci per il mattino, il produttore Luigi Latini e questo grafico capace che asseconda tutte le mie pazzie. Mi sveglio alla mattina, penso a quello che voglio fare, vado dal produttore e gliene parlo e poi vado dal grafico e gli chiedo se si possa realizzare. A risposta affermativa, il prodotto finale è quello che appare in tv con Barbara vestita da strega o io con il mio avatar.”
Anche a Domenica Cinque i tuoi collegamenti erano farina del tuo sacco?
“Abbiamo deciso di metterci alla prova e abbiamo provato a fare tutto ‘in proprio’ senza l’ausilio degli autori. Con il mio collega ogni settimana contattavamo le amministrazioni locali, cercavamo feste ed eventi popolari dove infilarci, ci inventavamo cartelloni e vestiti. La cosa molto piacevole in questo nostro sforzo è stata quella di trovare la disponibilità di gente comune. Dovunque andassimo non mancava mai l’affetto e soprattutto l’aiuto delle persone: ci mettevano a nostro agio, ci davano l’abito storico da indossare. Tutti cortesissimi: da quello dell’Amministrazione Comunale alla signora del bar che mi portava un bicchier d’acqua. E’ stata una bella esperienza, per noi una scommessa vinta”.
Non hai mai temuto che questo tuo modo giullaresco potesse in qualche modo inficiare la tua credibilità di meteorologo?
“Il rischio c’era e c’è tutt’ora infatti ho ricevuto anche critiche da appassionati di meteorologia e anche all’interno del Centro Epson Meteo c’era all’inizio chi non aveva visto di buon occhio questo mio cambiamento. Devo dire però che a tutti gli effetti, visto che non ho pretese di essere uno scienziato e visto che credo che la meteorologia sia la scienza più alla portata della gente, ho pensato che fosse ora di cambiare questa immagine impostata dei colonnelli. Il mio mettermi in gioco è stato un modo per poter fruire meglio la materia; ovviamente c’è chi critica ma la maggior parte delle persone mi fa i complimenti perchè anche se con un vestito improbabile addosso, le previsioni sono comunque attendibili e le segue attentamente ogni giorno”.
Sembra passato un secolo dai tempi di Bernacca, oggi tra te e Giuliacci e le meteorine di Fede.
“Esatto! Io tra l’altro anche le meteorine le ho sempre appoggiate. Se uno si guarda le previsioni per vedere la bella meteorina, va benissimo. Intanto sente le previsioni, magari c’è un’informazione meteorologica ogni tanto anche un po’ più seriosa. Io non vedo danni di immagine, a mio parere rendere la meteorologia un po’ più spettacolare è un guadagno per la scienza stessa”.
E ora fai anche le telepromozioni, non a caso di Tempotest. Come ti trovi?
“Per quanto riguarda le telepromozioni, l’azienda ha pensato a me come testimonial volendo ideare un messaggio più lungo associandolo al concetto meteo. Tra l’altro questa azienda da anni sponsorizza il meteo alla fine dei tg e aveva in mente di farla condurre ad un meteorologo. La scelta credo sia ricaduta su di me visto che negli ultimi mesi avevo dimostrato che potevo prendermi in giro e non avrei avuto difficoltà a uscire dagli schemi classici. All’inizio avevo molto timore perchè pensavo di non saperlo fare, il risultato in sè è stato tutto sommato dignitoso e credo che sia piaciuta”.
E’ l’inizio per arrivare a condurre un programma tutto tuo?
“Non ho pretese, sono molto legato alla meteorologia, alla natura per studi e mia passione. Mi piacerebbe rimanere in questo campo magari conducendo un programma su questi temi. L’esperienza con Barbara mi ha dato l’opportunità d farmi conoscere un po’ di più, se arriveranno delle altre offerte le valuterò. Andare a presentare un programma che non c’entra nulla con la meteorologia, però credo non sia giusto. Ci sono persone molto più brave di me a farlo”.
Ti vedremo quindi ancora a Domenica Cinque e Pomeriggio Cinque la prossima stagione?
“Anche se nessuno mi ha contattato ufficialmente, l’unica cosa che posso dirvi è che dovrei far parte di A gentile richiesta, me ne hanno parlato e dovrei essere della partita. E’ credibile pensare inoltre che dovrei essere nella squadra con Barbara anche il prossimo autunno, ma non dipende da me. Vedremo quel che sarà”.
Allora in bocca al lupo per tutto. Anzi, visto che abbiamo a che fare con un meteorologo, ci anticipi cosa ci dobbiamo aspettare da questa estate?
“Al nord la fase di maltempo dovrebbe essere finita. L’estate sarà bella, forse l’unico rischio sarà quella che parta in ritardo. Magari il mese di giugno, almeno qui, ci farà ancora dannare ma credo che luglio e agosto saranno due mesi estivi con il caldo mediterraneo che tutti amiamo. Sono ottimista, ma quando arriverà, sarà una bella estate per tutti”.
Grazie anche per questo servizio ai nostri lettori e a presto.
Michele Biondi