Il mercante in fiera ed un bivio sul suo futuro televisivo (Retroscena TvBlog)
Cosa accadrà del game show di Rai2 condotto da Pino Insegno? Vediamo le alternative sulla carta
Alcune volte occorre ridimensionare le pretese per proseguire a rincorrere i propri progetti. Modificare cioè le proprie aspettative nell’alveo del possibile, affinché si possano raggiungere risultati coerenti con le situazioni venutesi a creare. E’ sicuramente stato un atto di coraggio quello di posizionare un game show alle ore 20 su Rai2. Una fascia quella difficilissima, anzi quasi impossibile, schiacciata dai Tg delle ore 20 che acchiappano quasi tutta la platea televisiva. E’ stato ancora più coraggioso riproporre un game del passato, come il Mercante in fiera, che forse oggi non ha più l’appeal che ha avuto nei suoi esordi televisivi negli anni novanta. Televisione quella di altri tempi.
Un game che è stato affidato a Pino Insegno, volto discusso di questo inizio di stagione tv. Personaggio questo accostato alla nuova compagine governativa, la cui amicizia con la premier Giorgia Meloni è nota a tutti. Cosa questa per altro confermata e mai nascosta dallo stesso Insegno. La questione dunque meramente televisiva, che più interessa a questo sito, si è impastata a quella squisitamente politica, generando quell’inevitabile fiume di parole di chi sta da una parte e chi invece sta dall’altra della barricata politica.
Il mercante in fiera e il tempo delle scelte
Tornando qui dunque alla nostra questione televisiva, gli ascolti del Mercante in fiera sono oggettivamente bassi, con dati di media che scendono in alcuni casi addirittura al di sotto del 2% di share. Onta questa evitata poi negli ultimi tre giorni con il giochino dello scorporo. E’ dunque doveroso ed inevitabile un ragionamento da parte della Rai sull’opportunità di proseguire questo esperimento televisivo. Una fascia quella su cui forse non conviene investire su produzioni originali e su cui magari converrebbe posizionare un telefilm sullo stile del caro, vecchio ed indimenticato Happy Days.
In questo la tv pubblica si trova di fronte ad un bivio. O chiudere il programma, oppure cambiarne la collocazione. Su questa seconda ipotesi. ragionando sugli spazi possibili che potrebbero ospitare il programma, ce ne sarebbe uno ora mal utilizzato da Rai2. Ci riferiamo alla fascia oraria 18-19 della seconda rete, ora popolata da lunghissime edizioni di Tg2 e di Tg Sport. Oltre che da un Tg Parlamento che appare poco congruo in quello slot orario. Accorciando dunque le due fasce informative del Tg2 e di Rai Sport, oltre che spostare Tg Parlamento altrove, si troverebbe spazio per il Mercante in fiera. Ma sappiamo tutti quanto sia difficile, se non impossibile in Rai, togliere spazi ormai “usucapiti” dalle testate giornalistiche della tv pubblica. In questo solo Fabrizio Del Noce, durante la sua direzione di Rai1, riuscì a togliere un inutile Tg1 di mezza sera, che spezzava la prima serata di Rai1.
La collocazione
Altra possibilità potrebbe essere quella di occupare parte della fascia attualmente occupata da Happy family. Il game dunque si collocherebbe in una fascia oraria occupata su Rai1 dalla Vita in diretta, proponendo un programma totalmente alternativo al talk di Alberto Matano. Alternativo anche all’offerta di Rai3 che propone Geo a quell’ora. Insomma, un po’ come accade nel film Downsizing di Alexander Payne, in qualche modo ci si “rimpicciolisce” per provare a sopravvivere. In realtà quella sarebbe semplice ottimizzazione ed il fatto che il traino del Mercante in fiera possa essere un programma d’intrattenimento potrebbe aiutare. Le decisioni definitive sono ancora da prendere, ma il bivio al momento appare questo.
Quale strada sceglierà la Rai lo scopriremo entro una decina di giorni. Intanto Il mercante in fiera resta anche per la prossima settimana nella sua collocazione attuale, quella cioè delle ore 19:55 di Rai2. Vedremo che accadrà in seguito.