Il Grande Gioco, cast, registi e sceneggiatore raccontano com’è nata la serie Sky sul calciomercato
Francesco Montanari, Giancarlo Giannini ed Elena Radonicich danno forma a un racconto che non si ferma sul campo
Tre di loro sono davanti alla macchina da presa, altri tre dietro. Tutti, però, hanno preso parte al… Grande Gioco di Sky, vale a dire la nuova serie tv che racconta i retroscena del calciomercato, in onda ogni venerdì alle 21:15 su Sky Atlantic e su NOW. Parliamo del cast principale e dei registi de Il Grande Gioco.
Montanari, Giannini e Radonicich: “Il nostro Grande Gioco”
Radonicich: “Elena De Gregorio soffre sì di un dualismo, figlio della paura di non essere amati e riconosciuti per i propri talenti. Tutto ciò che fa è il risultato di quello che mostra e quello che vorrebbe essere. Non è stato difficile guardare al mio passato e vedere qualcosa di simile, ovviamente non con le stesse espressioni. Ma credo che riguardi tutti, il fatto di essere sinceri e capire cosa cerchiamo dalla vita e cosa vogliamo dagli altri. Elena vuole tutto, ma tutto non si può avere e fa qualche casino”.
Giannini: “Dino ha un rapporto normale con i figli, c’è sempre un po’ di rivalità. Il mio personaggio è molto cattivo ma anche buono e sopporta Elena, ma lei mi odia! Sopporta lei e sopporta l’ex marito, anche se hanno ancora una storia… Ma in realtà non ho ben capito, ho capito poco di quello che ho fatto. Ho parlato con un vero procuratore a cui ho detto che non stavo capendo il lavoro che faceva e mi ha detto ‘Non preoccuparti, neanche io lo capisco!’. Mi sono divertito: ho incontrato due amici, con i registi mi sono divertito a maltrattarli, ma sono molto preparati. Ho anche mangiato molto bene nel ristorante di Milano dove vanno tutti i procuratori durante il calciomercato!”.
Montanari: “Questa storia è l’ennesima potenza di ciò che viviamo nella nostra vita. L’ambiente del calcio è performante per antonomasia: ogni funzione è chiamata a performare al suo meglio. Richiede una dimostrazione di valore, a discapito di un’energia che nell’intimo ti mangia. E succede anche nella vita: tutti noi indossiamo una maschera performante”.
Il Grande Gioco secondo registi e sceneggiatore
Giacomo Durzi: “Il calcio in effetti è un droga per tantissime persone. È un anestetico, ti fa dimenticare la tua vita, le tue ansie per gettare tutto nella squadra che tifi. È una fede e come tutte le fedi comporta degli inevitabili dolori, una fuga dalla realtà”.
Fabio Resinaro: “Il titolo stesso della serie chiarisce che per quanto i drammi possano essere reali nel calcio, è sempre un gioco”.
Nonostante la componente “giocosa”, questa è una serie drama. E va detto che il calcio nelle serie tv, in passato, non ha mai portato a risultati particolarmente eccellenti. La sfida era ardua, insomma: come l’hanno affrontata?
Nico Marzano: “Abbiamo sempre messo al centro i personaggi. Stare con loro è seguire i loro ostacoli: per noi è stato importante capire i loro drammi, siano essi giovani calciatori o giovani procuratori. La nostra grande sfida è stata tenere in piedi questi personaggi e seguire dove sarebbero andati. E a volte sono finiti in direzioni che non ci saremmo neanche noi aspettati”.
Durzi: “Sì, è andata così. Abbiamo cercato di calare nel racconto del calciomercato delle figure archetipiche che fossero comprensibili dal pubblico”.
Resinaro: “C’è stato anche un lavoro sul linguaggio: tutte le volte che raccontavano degli elementi calcistici, abbiamo capito che c’era una sacralità per cui dovevamo spiare da lontano cosa succedeva. Ci siamo quindi dati la regola di avvicinarci ai personaggi solo quando l’ambito era più personale”.
In tutto, gli episodi della prima stagione de Il Grande Gioco sono otto. Il finale di stagione è previsto per il 9 dicembre 2022.