Il gol in pubblicità? Gentili si difende, ma il filmato lo smentisce
Bruno Gentili, telecronista Rai per la nazionale maggiore, si difende dopo la messa in onda dello spot che ha oscurato la diretta della rete di Antonio Cassano in Estonia. Secondo il giornalista c’è stato sicuramente un errore, ma anche la “sfortuna” di una sostituzione (fuori Pepe dentro Quagliarella) effettuata velocemente dagli azzurri.I minispot hanno delle
Bruno Gentili, telecronista Rai per la nazionale maggiore, si difende dopo la messa in onda dello spot che ha oscurato la diretta della rete di Antonio Cassano in Estonia. Secondo il giornalista c’è stato sicuramente un errore, ma anche la “sfortuna” di una sostituzione (fuori Pepe dentro Quagliarella) effettuata velocemente dagli azzurri.
I minispot hanno delle regole precise e si chiamano solo sulle sostituzioni o su infortuni con intervento dei medici in campo. Ieri al 60′ non era stato mandato in onda ancora alcun messaggio dei tre previsti. Quando la panchina azzurra ha chiamato il cambio Pepe-Quagliarella, la regia del pullman a sua volta mi ha chiamato lo spot, sette secondi in tutto. Appena Quagliarella è entrato, Pirlo ha battuto: siamo tornati in diretta sul pallone in rete e l’esultanza. Ho esaminato con attenzione le partite: i tempi morti ci sono, in altre situazioni, e sono tanti. Ora siamo legati dal vincolo di penali altissime se mandiamo gli spot fuori dalle situazioni previste: studiamo bene in quali finestre di partita inserirli”.
In realtà basta guardare il filmato (caricato da Digitalsat) per capire che l’incidente sia dovuto solo ad un errore del telecronista e della regia che lo segue. Infatti Gentili ha atteso 15 secondi prima di mandare lo spot, anche un paio in più se si considera il momento in cui il pallone era finito in calcio d’angolo. Un telecronista esperto, non appena vede l’arbitro autorizzare il cambio manda la pubblicità. Difficilmente il gioco riprenderà prima di 10 secondi e nessuna fase di gioco effettivo verrà coperta dal “consiglio per gli acquisti”.
Invece, mentre Pepe si dirige verso il centrocampo per essere sostituito, Gentili si dilunga in un inutile richiamo al risultato e al marcatore estone (classico e comprensibile tic per chi ha commentato in radio per 30 anni prima di essere misteriosamente catapultato in tv nel ruolo più ambito dai telecronisti). Di fatto se, come giustamente ricorda il neo telecronista “i minispot hanno delle regole precise e si chiamano solo sulle sostituzioni“, lui non ha saputo fare il suo lavoro attendendo di fatto tutto lo svolgimento del cambio per andare in pubblicità.
Quando parte lo spot Pepe è già fuori dal campo (ha persino fatto in tempo a dare la mano al CT!!!), di conseguenza Quagliarella è nel rettangolo di gioco ed è difficile immaginare che ci vogliano altri 10 secondi per battere un corner, tanto più in un momento nel quale l’Italia stava cercando di ribaltare il risultato.