Il Giovane Montalbano 2, seconda puntata 21 settembre 2015: riassunto e foto

Il Giovane Montalbano, seconda puntata

Salvo e Livia sono alle prese con i preparativi di nozze, iniziando dal corso prematrimoniale, che Montalbano non ha però alcuna voglia di frequentare. Anche in commissariato c’è grande attesa per questo imminente matrimonio, tanto che Catarella si è messo a ricamare un corredo per il suo adorato commissario.

Anche Mimì è in trepidante attesa, e si aspetta che Salvo gli chieda di fare da testimone e di aiutarlo a organizzare quanto necessario per l’evento. In realtà Montalbano ha altri progetti; ritiene Augello un “fimminaro”, non adatto al ruolo del testimone, preferendogli il vecchio Fazio.

Quando Mimì lo scopre va su tutte le furie e tiene il broncio all’amico, fino a quando Livia non riesce a sistemare la situazione chiedendo ad Augello di essere il suo testimone di nozze.

Il commissariato, intanto, è alle prese con un nuovo intricato caso: quello dell’incendio dell’albergo Panorama, in cui ha perso la vita un uomo. In un primo momento le indagini si concentrano sul proprietario dell’hotel, Aurelio Ciulla, che potrebbe aver appiccato l’incendio per impossessarsi del premio dell’assicurazione.

In realtà il proprietario è estraneo al fatto, che risulta però assolutamente doloso. Chi ha appiccato l’incendio? E perché? Anche la strada del pizzo non porta da nessuna parte. Come la pista mafiosa, legata a chi frequentava l’albergo.

Nel frattempo altri due casi si intrecciano a questo, impegnando il commissario su più fronti: da una parte una questione di corna di un omicidio per gelosia sventato, dall’altra un omicidio d’onore, che ha però evitato una sanguinosa guerra di mafia tra i Cuffaro e i Sinagra.

Risolti i due casi, Salvo può concentrarsi solo sull’incendio, arrivando poi alla verità: è stata la stessa vittima ad appiccare il fuoco all’hotel, dove si incontrava l’ex moglie, di cui era gelosissimo, con un noto avvocato della zona. Salvo dovrà però tenere riservato quanto scoperto, per proteggere i figli dell’uomo da una verità troppo amara.