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Il Futuro della Pubblicita’ in tv

Economia in crisi, DVR, budget ridotti…le revenue pubblicitarie dei network televisivi sono in seria difficolta’, ma le reti televisive americane piuttosto che stare a guardare si stanno dando da fare con nuove idee e strategie per attirare lo stesso gli investitori. Vediamo alcuni di questi stratagemmi e il pensiero che sta dietro ad ognuno di

di corbetz
9 Dicembre 2008 17:33


product placement Fox American Idol
Economia in crisi, DVR, budget ridotti…le revenue pubblicitarie dei network televisivi sono in seria difficolta’, ma le reti televisive americane piuttosto che stare a guardare si stanno dando da fare con nuove idee e strategie per attirare lo stesso gli investitori. Vediamo alcuni di questi stratagemmi e il pensiero che sta dietro ad ognuno di loro.

SPOT PIU’ BREVI
Fox sta tentando una nuova modalita’ per trattenere gli spettatori durante i comunicati pubblicitari creando slot piu’ brevi. Lo spazio pubblicitario chiamato “Remote Free Tv” in onda in forma sperimentale tra Fringe e Dollhouse, taglia circa 5 minuti di spot per ogni ora di programmazione (si tratta di un taglio del 50%). Allo stesso tempo il costo degli slot aumenta del 35-40% dal momento che l’attenzione verso questi spazi e’ maggiore. Per ora – dice Fox – l’esperimento sta funzionando e gli spettatori fanno sapere di non cambiare canale se il proprio show va in pausa solo per 60 o 90 secondi al massimo. Gli inserzionisti inoltre sembrano gradire l’esclusivita’ data ai propri comunicati. La rete prevede di continuare la sperimentazione dopo la stagione natalizia e di estendere questo sistema ad altre serate.

PRODUCT PLACEMENT
Ora piu’ che mai le aziende stanno cercando di far incorporare i propri prodotti negli show televisivi. Pratica proibita dalla legge in Italia (almeno per la televisione), qui invece e’ un’usanza altamente diffusa. Si pensi ai reality show come American Idol con i bicchieri di Coca Cola in bella vista oppure Extreme Makeover Home Edition e la partnership con Sears (arredamento e articoli per la casa). Addirittura qui si arriva a casi estremi: un pizza guy (quelli che fanno le consegne a domicilio) ha recapitato una pizza in diretta al reporter sportivo in onda su KCBS: lo sponsor era proprio una catena di pizzerie. Il telefilm Trust Me trasmesso sul canale via cavo TNT e ambientato in un’agenzia pubblicitaria ha incluso nelle proprie trame brand come Dove, Rolling Rock e Buick.

knight riderCONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE SPECIALE
I network non lo ammettono spesso, ma alcuni show restano in onda nonostante ascolti deludenti solo grazie ad importanti accordi di sponsorizzazione o di product placement. E’ il caso di Knight Rider di NBC (nella foto): i bassi ascolti lo avrebbero condannato, ma un importante contratto di sponsorizzazione con Ford lo ha salvato. Sorte che invece ad esempio non e’ toccata a Pushing Daisies, con nessun santo in paradiso evidentemente. A seconda del contratto di “sostegno” lo sponsor puo’ piazzare nello show i propri prodotti oppure avere in esclusiva i migliori spazi pubblicitari, spesso addirittura in esclusiva. Questo tipo di sussidio sta diventando sempre di maggiore importanza per gli studi di produzione e la presenza o meno di uno sponsor per i telefilm in difficolta’ potrebbe davvero fare la differenza in futuro.

PUBBLICITA’ ONLINE
Le proiezioni prevedono che gli inserzionisti spenderanno qualcosa come 505 milioni di dollari in pubblicita’ in video online per il 2008 e fino a 5,8 miliardi di dollari entro il 2013. Certo, la cifra e’ decisamente inferiore rispetto ai 70 miliardi di dollari della pubblicita’ in tv, ma internet ospita proprio quell’audience giovane che la televisione sta perdendo. Una ricerca di IBM ha rilevato che il 50% di coloro che guardano web tv o comunque consumano prodotti televisivi online guarda molto meno la tv tradizionale. L’89% di coloro che guardano su abc.com le repliche gratuite delle puntate dei propri telefilm preferiti dicono di essere assolutamente disposti a “subire” 4 interruzioni pubblicitarie pur di non pagare nulla.

I network televisivi stanno facendo di tutto per rendere le sponsorizzazioni DVR-resistenti. Tra le altre strategie vi sono la sempre maggiore programmazione di eventi speciali e alcuni canali via cavo stanno inserendo contenuti durante la pubblicita’. Il canale E! durante i break trasmette dei “podbusters” cioe’ pillole di poche secondi di anticipazione e aggiornamento da E! News e The Soup. La scomparsa del formato di sponsorizzazione di 30 secondi sembra comunque ancora molto lontana.