Il fulgore di Dony, Avati non dà lezioni ma racconta una favola dentro il mondo vero
Su Raiuno va in onda Il fulgore di Dony, film-tv scritto e diretto da Pupi Avati, una storia con protagonista una ragazza e la sua decisione di stare accanto ad un giovane con dei problemi
Pupi Avati torna in tv con un nuovo film che, sempre supportato dalla location della sua Bologna, affronta temi attuali dentro una società, come la nostra, sempre frenetica. Il fulgore di Dony, in onda questa sera alle 21:25 su Raiuno, è la storia di due giovani ragazzi e delle loro famiglie, incredule di fronte ad una scelta tanto coraggiosa quanto dolce.
Il fulgore di Dony, la recensione
Pupi Avati torna in tv con una favola dal sapore dolceamaro. Quella di Dony, infatti, è una storia dal finale dalla doppia interpretazione, a seconda di chi ha visto il film: si può scorgere la vittoria dell’amore sul pregiudizio e sulla diffidenza, ma anche la paura di ciò che è diverso, come una relazione tra una ragazza promettente ed un giovane bisognoso di cure.
Avati non dà risposte, e da bravo regista si limita a raccontare una storia originale ed insolita per la tv. La sua preoccupazione è che il pubblico entri nel mondo di Dony e provi a capirne il punto di vista suo e di chi la circonda, offrendo una vasta gamma di sentimenti che danno interezza a tutta la storia.
Senza urlare e senza colpi di scena, Avati ed il cast si lasciano avvolgere dal fulgore della protagonista, la cui ambiguità nella ricezione diventa cardine per lo svolgimento del film. Il regista si occupa di una società contemporanea senza troppi giri di parole: non usa metafore ma semplicemente fa calare la sua idea in un contesto attuale e, per questo, dirompente.
Il pubblico non può far altro che restare immerso nel racconto e farsi una propria idea: vedere nelle scelte della protagonista una pazzia o un grande sentimento. Il film, così, ha portato a termine il proprio lavoro, ed in quel fulgore ha trovato il proprio senso.
Il fulgore di Dony, la trama
La protagonista è Donata Chesi (Greta Zuccheri Montanari), giovane studentessa che preferisce farsi chiamare Dony. La sua vita la inserisce all’interno di un’ordinarietà che andrebbe bene a tutti: è bella ma non la più bella della classe, è brava a scuola, se la cava a danza.
E’ proprio lei a raccontare cosa sia successo, ad uno psichiatra (Alessandro Haber), che deve valutare le condizioni della ragazza. Dony, infatti, qualche tempo prima, per caso, ha fatto la conoscenza di Marco Ghira (Saul Nanni), uno dei ragazzi più popolari della scuola. Marco, durante le vacanze di Natale, ha avuto un incidente sugli sci.
Il ragazzo sembra essersela cavata, ma nei giorni a seguire rivela alcuni problemi che lasciano intendere che la situazione sia peggiore: non è più lo stesso ed inizia a sragionare, assumendo processi cognitivi simili a quelli di un bambino.
A chiedere a Dony di stare accanto a Marco è la madre del ragazzo (Lunetta Savino), che vede in Dony la possibilità di dare a Marco qualcuno che possa seguirlo con affetto. Dony si avvicina così al giovane, stringendo con lui un forte legame che, però, non viene compreso dai genitori di lei (Giulio Scarpati ed Ambra Angiolini). Così, mentre la madre di Marco deve fare i conti con il marito (Andrea Roncato), neurologo accusato di aver sottovalutato la gravità della situazione, Dony deve confrontarsi con lo psichiatra, che deve valutare se la sua scelta, che ha comportato una serie di conseguenze, sia stata influenzata da qualcuno.
La regia di Pupi Avati
Il fulgore di Dony, prodotto da Rai Fiction e da Duea Film, è stato scritto da Tommaso e Pupi Avati. Il regista ha voluto spiegare perché ha scelto una parola abbastanza poco utilizzata nella lingua comune come “fulgore” per questo film-tv:
“Scoprii all’improvviso che la commozione che provavo nel fissare la mia Dony mi derivava da un suo fulgore. Dalla compulsazione dei dizionari di sinonimi che posseggo ne ebbi la certezza, la lingua italiana non mi avrebbe offerto alcuna alternativa. Questa la sfida del film, rendere vera, credibile, azzardare addirittura che diventi condivisibile la scelta di Dony. Una scelta probabilmente anacronistica, contro tutto e tutti, in un presente che pare premiare solo l’egoismo. Non sapremo mai se Dony Chesi abbia letto il discorso della montagna del Vangelo di Matteo o abbia ascoltato le sollecitazioni di Papa Francesco, tuttavia in quel ‘beati i misericordiosi perché troveranno misericordia’ c’è tutto il fulgore della sua scelta”.
Il fulgore di Dony, streaming
E’ possibile vedere Il fulgore di Dony in streaming sul sito ufficiale della Rai, mentre da domani si potrà vedere in Guida Tv/Replay o in Fiction.