Il finale di Lost durerà mezz’ora in più. E TvBlog risponde a Macchianera sul “mancato” spoiler dell’ultima puntata
Per una buona notizia che arriva dall’America, un’altra giunge dall’Italia, ed entrambe riguardano il tanto atteso finale di “Lost” del 23 maggio. Andiamo con ordine: la Abc ha annunciato di voler estendere la durata del doppio episodio “The End”, series finale di “Lost”, di mezz’ora, grazie all’inserimento di alcune scene inizialmente tagliate. Da un’ora e
Per una buona notizia che arriva dall’America, un’altra giunge dall’Italia, ed entrambe riguardano il tanto atteso finale di “Lost” del 23 maggio. Andiamo con ordine: la Abc ha annunciato di voler estendere la durata del doppio episodio “The End”, series finale di “Lost”, di mezz’ora, grazie all’inserimento di alcune scene inizialmente tagliate. Da un’ora e mezza, quindi, si passerà a due ore di finale, che andranno in onda dalle 21 alle 23:30 (da noi, in contemporanea, alle sei del mattino su Fox ed Iptv di Telecom Italia).
Il weekend più atteso dell’anno per chi ama i telefilm, in America, sarà quindi composto dalla riproposizione, sabato 22, della puntata di pilota di “Lost”, mentre alle 19 di domenica andrà in onda “Lost: The Final Journey”, speciale di due ore seguito dall’ultimo episodio. Quindi le notizie locali ed a mezzanotte “Jimmy Kimmel Live: Aloha to Lost”.
L’altra notizia a cui abbiamo accennato, invece, arriva dall’Italia. Macchianera, uno dei primi blog italiani ad esordire nella blogosfera, è entrato in possesso di sei pagine del copione dell’ultima puntata di “Lost” (se volete dargli un’occhiata, cliccate qui). Un sito italiano, lontano dai rumors di Michael Ausiello e dagli scoop di Kristin Dos Santos, sarebbe riuscito nell’impresa più ardua di questi ultimi anni. L’autore dell’articolo Gianluca Neri spiega sulle pagine del nuovo Il Post come è entrato in possesso del “Sacro Graal” degli spoiler lanciando una frecciatina anche a TvBlog per non essersene occupato:
“Una mano anonima mi ha inviato sei pagine della sceneggiatura della più misteriosa serie televisiva da che Laura Palmer si è presentata sui nostri schermi ammiccando dentro il sacchetto di plastica. Ora, dovete sapere che il clima sul set di qualsiasi serie americana ricalca quello di un qualsiasi Ground Zero: niente estranei; non si fanno foto; non si usano i telefonini e ogni copione è diverso dall’altro, marchiato indelebilmente con il nome dell’attore o del tecnico cui è destinato. È come essere in Apple prima del mese scorso. Nel caso di Lost, questi accorgimenti raggiungono il parossismo. Mentre, per dire, gli attori di altre serie televisive ricevono i copioni anche in formato digitale e qualche giorno prima, in modo da poterseli stampare e mandare a memoria la parte con un certo anticipo, quelli di Lost sono costretti ad avere a che fare con la carta. Perfino le fotocopie non sono ammesse.
Chiedo alla mano anonima un riscontro, una qualsiasi prova che dimostri che quelle che ho nella casella della posta sono per davvero il Santo Graal del gossipismo televisivo. Mano (chiamiamolo così) mi invia un ulteriore documento: la stessa call sheet pubblicata da Gawker, ma con qualche dettaglio in più, riferita alle riprese delle stesse scene che sono indicate nel copione. Decido per la pubblicazione. E faccio un errore: lo faccio il primo maggio, un primo maggio che cade di sabato, e lo faccio alle cinque del mattino. Sei ore dopo non è ancora successo niente. Nessuno se n’è accorto. Anzi, va detto: se n’è accorto solo il Post. Qui faccio un secondo errore: decido di inviare l’anticipazione della notizia, corredata di tutto il materiale, ai due più celebri blog statunitensi dediti allo spoilering di serie televisive, ovvero “Ask Ausiello” e “Watch with Kristin”. Ignoro, nel momento in cui lo sto facendo, che quello è un altro campionato, e che in quel campionato le notizie che ricevono il nulla osta sono quelle che gli stessi produttori decidono possano essere sacrificate sull’altare del culto dello spoiler. (…) A raccogliere la notizia per primo è invece “DarkUFO”, il tempio ufficiale dei fan di Lost in astinenza da anticipazioni in grado di rovinare la sorpresa. Qualche giorno dopo il mondo si risveglia per quello che è, e cioè un posto, invece, parecchio interessato al pettegolezzo, in particolare su quella serie televisiva. E mentre in Italia tutto tace (escluso, come già detto, il Post, e la versione online de La Stampa), e tacciono perfino i blog tematici dedicati alla televisione (un esempio su tutti: il celebrato TvBlog.it, che preferisce dedicarsi ai casi umani e ai disadattati di “Italia’s Got Talent”) negli Stati Uniti i blog del New York Times, del New York Magazine e di MSNBC riportano la notizia, increduli del fatto che la mano anonima possa aver scelto un blog italiano (provincia, periferia, frazione, eccetera) per veicolare l’anticipazione di alcune delle risposte alle domande che il mondo di cui sopra si pone e continuerà a porsi almeno fino alla sera del 23 maggio prossimo venturo, data nella quale la ABC prevede la messa in onda del capitolo finale di Lost, intitolato “The End”. Adesso vedo Macchianera citato anche su certi blog thailandesi.”
Perchè TvBlog non se n’è occupato tempestivamente? Come dice Neri, lo scoop, se fondato, è un vero colpo basso ai produttori della serie, sempre attenti a non divulgare notizie troppo anticipatorie sui nuovi episodi, figuriamoci sul finale. Ecco che, allora, ci siamo posti una domanda: le sei pagine sono attendibili?
A questo punto non ci resta che dire di sì, quello che ha pubblicato Macchianera è al 99,9% il vero finale di “Lost” (lasciateci una piccola speranza che alla Abc non siano così poco furbi da lasciarsi scappare le pagine degli episodi che molti aspettano da sei anni a meno di un mese dalla messa in onda).
Non possiamo non congratularci con i colleghi (ai quali siamo legati anche grazie alla vittoria ai Macchianera Awards), che sono riusciti ad essere citati dalla stampa americana con una notizia di tale rilevanza. Resta però aperta la questione che ci riguarda: come mai non ce ne siamo occupati prima? Lo stiamo facendo ora, dando il giusto peso alla notizia. Macchianera ha fatto bene a pubblicare lo scoop, ma andiamo un attimo oltre e pensiamo al rischio di overdose da spoiler che i telespettatori rischiano ogni volta che si parla di serie tv.
Quando due settimane fa abbiamo pubblicato la notizia dei call sheet di alcune scene del finale di “Lost” dimenticati in una tavola calda alle Hawaii, scrivevamo:
“Questo post probabilmente sarà letto da poche persone”.
Il motivo ci sembra chiaro: chi ha seguito con passione “Lost” e vuole seguirne il finale senza alcuna consapevolezza di quello che potrebbe accadere, non si sognerebbe mai di andare a leggere anche una sola riga di quelle pagine, sia che si tratti di call sheet o del copione.
Quando il sottoscritto tratta di anticipazioni, cerca sempre di seguire una semplice regola che faccia capo ad un’etica dello spoiler: rispetta sempre chi non vuole sapere. Nel caso di “Lost”, poi, ogni minima informazione, pure quella più sommaria, può diventare deleteria anche per una sola persona. La gara a dare per primi le anticipazioni, che si tratti di un telefilm americano o di una fiction italiana, può diventare così un turbine di notizie nel quale il lettore prima si perde e poi si pente.
Lo spoiler è sempre un’arma a doppio taglio: può appassionare a seguire la puntata successiva o deludere, arrabbiare e farterla prendere con chi te l’ha spifferato. Non esiste la ricetta perfetta per gestirli, ma il buon senso di capire cosa poter dire e cosa no.
Il finale di “Lost” è stato svelato. Ed ora? I fan lo vedranno comunque, chi ha abbandonato durante le stagioni eviterà di perdere altre due ore davanti alla tv (non capendo un bel niente di quello che avrebbe visto, vista l’evoluzione della storia in sei anni), e qualcun altro si divertirà a minacciare gli amici di raccontarglielo da qui al 23 maggio. Noi non abbiamo letto le famose sei pagine, e preferiamo gustarci la sorpresa. Perchè anche lo scoop più grande a volte è meglio che si faccia un po’ da parte.