Il Fabbricante di Lacrime, il film Netflix tratto dal libro è una vera delusione: la recensione
Ne Il Fabbricante di Lacrime su Netflix tutto è già visto e sentito per un film che si inserisce nel genere young adult ma che rispetto ad altri titoli non fa altro che seguire una ricetta ormai nota al pubblico
Fonte: Loris T. Zambelli
Un caso letterario tutto italiano, che ora punta a conquistare anche il mondo dello streaming: Il Fabbricante di Lacrime a partire da giovedì 4 aprile 2024 è disponibile nel catalogo di Netflix con l’obiettivo di bissare il successo letterario del libro da cui questo film è tratto. Ce la farà?
Il Fabbricante di Lacrime, la trama
Tra le mura del Grave, l’orfanotrofio in cui Nica (Caterina Ferioli) è cresciuta, si racconta da sempre una leggenda: quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini.
Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole. Il suo sogno più grande, sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviato le pratiche per l’adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato.
Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel (Biondo), un orfano inquieto e misterioso, l’ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole oscura.
Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile, ma gentilezza e rabbia sono due diversi modi di combattere il dolore per rimanere vivi e per celare le emozioni che devastano i loro cuori, diventando uno per l’altro proprio quel fabbricante di lacrime della leggenda. Al fabbricante non puoi mentire: e loro dovranno trovare il coraggio di accettare quella forza disperata che li attrae uno verso l’altra che si chiama amore.
Il Fabbricante di Lacrime, cast
Il cast del film è composto da giovanissimi attori, poco noti al grande pubblico. Da segnalare in particolare la presenza di Biondo, rapper che ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi mentre, tra gli attori adulti, troviamo Sabrina Paravicini (Un Medico in Famiglia) e Orlando Cinque (Un’estate fa e Vanina-Un vicequestore a Catania).
- Caterina Ferioli è Nica Dover, la protagonista, una diciassettenne rimasta orfana da piccola e cresciuta nell’orfanotrofio Grave;
- Biondo è Rigel, anche lui cresciuto in orfanotrofio, ma noto per il suo carattere ostile e la bravura al pianoforte;
- Alessandro Bedetti è Lionel, ragazzo che Nica conosce nella nuova scuola che frequenta e che si prende una cotta per la ragazza;
- Roberta Rovelli è Anna Milligan, la donna che adotta Nica e Rigel;
- Orlando Cinque è Norman Milligan, l’uomo che adotta Nica e Rigel;
- Sabrina Paravicini è Margaret, l’amministratrice del Grave;
- Eco Andriolo è Adeline, migliore amica di Nica;
- Nicky Passarella è Billie, nuova amica di Nica;
- Sveva Romana Candelletta è Miki, amica di Nica.
Il Fabbricante di Lacrime, recensione
Per un libro diventato best-seller e caso editoriale tutto italiano, onestamente, ci si aspettava molto di più. E non solo: ci si aspettava un prodotto che fosse all’altezza delle aspettative, ovvero capace di diventare un valido biglietto da visita per il pubblico straniero che si ritrova nel catalogo di Netflix quella che è una storia young adult con le atmosfere di una favola moderna made in Italy.
Il Fabbricante di Lacrime, fin dalle pagine del libro di Erin Doom, è una storia estremamente semplice, che non inaugura nuovi generi, ma segue fedelmente una tendenza degli ultimi anni (arrivando anche un po’ in ritardo rispetto ad altri titoli più noti). Lei cerca un po’ di amore nella sua vita; incontra lui che, però, si chiude a riccio e si autopunisce per motivi a noi ignoti. Quando succede un evento tragico, i sentimenti vengono finalmente allo scoperto e l’amore trionfa.
Va detto che era effettivamente difficile proporre sullo schermo qualcosa che riuscisse ad essere più originale. E infatti la versione visiva del racconto di Doom non fa nessuno sforzo e si limita a dare al pubblico ciò che il pubblico vuole: attori ed attrici di bell’aspetto, sguardo pseudo intensi, qualche sottotrama che ricordi anche il valore dell’amicizia ed alcune scene che possano creare il giusto imbarazzo se viste con i genitori.
Colorado Film e Netflix Italia non hanno fatto alcuno sforzo per rendere Il Fabbricante di Lacrime un titolo-evento: piuttosto, hanno voluto salire anche loro sul carro degli adattamenti dei romanzi young adult, seguendo pedissequamente una ricetta già provata altrove, forse con la convinzione che se, appunto, in altre situazioni ha già funzionato, sarebbe avvenuto lo stesso.
Ma è qui che sta l’errore: la storia di Nica e Rigel altro non è che l’eterno adattamento di un genere ormai abusato, sia in libreria che al cinema. E sebbene il film rispetti tutte le regole degli young adult, è intriso di una costante sensazione di già visto: dalle ambientazioni dark agli sviluppi, dalla costruzione degli antagonisti fino ai dialoghi, frasi che hanno l’ambizione di diventare citazioni ma che finiranno con l’essere oggetto di meme.
Se il libro ha avuto il successo di cui siamo a conoscenza, è perché ai lettori ed alle lettrici si chiedeva -come in tutti i libri, del resto- di fare un gioco con la propria immaginazione e, quindi, non avere limiti. In un film, invece, i limiti ci sono, eccome, e bisogna tenerne conto: invece che diventare un’opportunità per cercare nuove idee, nel caso de Il Fabbricante di Lacrime questi limiti sono diventati confini sterili.
Il Fabbricante di Lacrime, regista, sceneggiatori e produttori
Il filmè stato diretto da Alessandro Genovese, che ha anche scritto la sceneggiatura con Eleonora Fiorini. La pellicola è prodotta da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film.
Il Fabbricante di Lacrime, dov’è stato girato?
Le riprese sono avvenute tra la primavera e l’estate del 2023 in varie location. Il Ponte di Ferro di Pescara, ad esempio, è stato usato per una delle scene clou del film, mentre altre scene sono state girate tra Ravenna e Lido di Dante.
Il Fabbricante di Lacrime, il libro
Il film è tratto dall’omonimo libro di Erin Doom (pseudonimo di Matilde, trentenne di cui sono note pochissime informazioni sulla vita privata), diventato il più venduto nel 2022 grazie anche al tam-tam sui social network. In realtà la prima pubblicazione risale al 2017, quando l’autrice lo pubblicò online su Wattpadd.
Tre anni dopo, decise di pubblicarlo a spese proprie, finendo per ottenere così tante vendite che la casa editrice Salani ne ha acquistato i diritti. Erin Doom ha anche scritto “Nel modo in cui cade la neve”, “Stigma” (primo di una trilogia) ed ha partecipato alla raccolta di racconti “Sweet Christmas”, tutti editi da Salani.
Dove vedere Il Fabbricante di Lacrime?
È possibile vedere Il Fabbricante di Lacrime solo su Netflix: è quindi necessario avere un abbonamento alla piattaforma. Ci si può abbonare all’abbonamento Base con pubblicità (5,49 euro al mese), Base (7,99 euro al mese), Standard (12,99 euro al mese) e Premium (17,99 euro al mese).