Il Dono, conferenza stampa con Paola Perego e Marco Liorni in diretta

Presenti anche il direttore di Raiuno Giancarlo Leone e il capostruttura Azzalini. Leone: “Il Dono si intona col Giubileo? Non la metterei proprio così. Qui ci sono persone che vogliono dire grazie o scusa”.

Leone: “Usiamo un linguaggio diverso, un linguaggio che pian paino si sta affermando in Rai, il linguaggio delle immagini, del montaggio”.

Viene mostrato il promo del programma. Poi prende la parola Paola Perego: “Le storie mi colpiscono tutte, sono racconti di vita, di persone comuni, nelle quali si trova sempre qualcosa che ci appartiene. Girare le storie on the road fanno uscire più le emozioni”.

Nella prima puntata le storie di Sara e Carmine saranno raccontate dalla Perego. La prima è rimasta sotto le macerie, il secondo vuole chiedere scusa alla ex fidanzata, abbandonata ad un passo dall’altare.

Perego racconta che con le persone incontrare durante le registrazioni è ancora in contatto anche via social. Liorni: “Andando lì dove vivono le persone, per loro è più facile tirar fuori le emozioni”.

Liorni spiega che alcune sono mini-storie di grandi storie raccontate dai media. Azzalini: “Spesso non si raccontano le storie dalla parte delle vittime”. Liorni: “Io e penso anche Paola ci siamo divertiti molto nel momento in cui i destinatari del messaggio – all’oscuro di tutto – hanno aperto il dono”.

Maran di Magnolia, che produce il programma: “Storie taroccate o storie tutte vere? Sono tutte verissime. È stato difficile perché il programma non era in onda quando lo abbiamo realizzato. Le storie sono tutte assolutamente vere e reali”.

Il responsabile di Magnolia sottolinea la delicatezza di Liorni e Perego. Azzalini scherza: “Il programma è costata tantissimo, Paola e Marco hanno consegnato i doni con la slitta e sei renne”. Perego a tal proposito scherza: “Sì, io ho le foto di tutte gli alberghi a sei stelle in cui siamo stati durante le riprese!”

Perego: “Non c’è pornografia dei sentimenti, ci si ferma sempre un passo prima, certe cose non sono raccontate. Non si può speculare sui sentimenti degli altri”.

Fine della conferenza.